Re: Comando Gesuita - Priorato di Sion

Inviato da  Maksi il 3/7/2013 22:12:07
(Seconda parte)

II Congresso Sionista di Basilea fu un Congresso Giudaico-Massonico. Potrebbe essere stato anche un Congresso Giudaico-Cattolico o Giudaico-Protestante, poiché è la stessa cosa.

In quanto all’idea fissa, come obbiettivo, di raggiungere il fine della restaurazione di un “Re d’Israele”, “ Sovrano del Mondo”, un “Messia d’Israele”e che si e voluto addurre come ulteriore prova di non autenticità, perché andrebbe contro il giudaismo ortodosso, ed anche moderno, che non aveva re, dobbiamo ricordare che fino al secolo scorso (epoca dei “Protocolli”), seguitava a circolare in for­ma sotterranea la leggenda del Re del Mondo, nella persona del “Prete Gianni” ed anche di Melchisedek, pure in seno alle logge.

I giudei negarono l’autenticità dei “Protocolli”, apportando testimoni di dubbia personalità, al pari che ora nella cospirazione del “genocidio delle camere a gas”, dell’“olocausto dei sei milioni”, attraverso la stampa, la radio, la televisione ed il cinema. Nel 1933, la Lega Israelitica Svizzera, congiuntamente alla comunità giudaica di Berna, presento una querela al Tribunale Cantonale contro i librai svizzeri che avevano venduto “I Protocolli dei Savi di Sion”.

Dopo quattro anni, la Corte di Appello di Berna, il 27 ottobre del 1937, emise sentenza in base alla quale i querelanti giudaici persero la causa.

Ne “II Cordone Dorato” riproduco la copertina del libro del Tenente Colonnello in congedo dell’esercito tedesco Ulrich Fleischhauer, con i Documenti giudiziali per il Processo di Berna, in cui prova l’autenticità dei Protocolli. Questo libro è oggi introvabile.

Rene Guenon fa l’osservazione seguente: “Nessuna organizzazione reale è veramente segreta, qualsiasi sia la sua natura, lascia dietro di se documenti scritti”. Non lo fecero i Templari, ne le SS, perche' non si trovarono i loro Archivi.

Per questo, il punto rilevante su “I Protocolli dei Savi di Sion”, e non la loro autenticita', bensi la loro veridicita', come hanno dichiarato Giovanni Preziosi, nella prima edizione italiana dei Protocolli, durante l’era fascista, e Julius Evola, autore della prefazione dell’edizione italia­na del 1938.

“Soltanto procedimenti induttivi possono determinare l’importanza e la portata del testo”, scrive Julius Evola, “anche supponendo che i “I Protocolli” non siano autentici nel senso ristretto del termine, possono considerarsi come se lo fossero”. E cio per due ragioni:

- i fatti dimostrano la loro veridicita' (l’abbiamo visto con i testi dei I Protocolli che sono applicabili al nostro paese, cosi', come ad altri luoghi del mondo)
- rispondono indiscutibilmente alle idee fondamentali del giudaismo tradizionale e moderno.

Riproduciamo alcuni paragrafi presi dallo studio di Julius Evo­la, “L’autenticita dei Protocolli provata dalla tradizione ebraica”, edizione degli stessi curata da Claudio Mutti nel 1976. II lavoro di Evola e dell’epoca fascista:“La fonte piu antica della tradizione giudaica e la Torah, la Legge mosaica, il Deuteronomio, o Quinto Libro, attribuito a Mose, sebbene certamente Mose non l’abbia mai scritto. Ecco alcuni paragrafi: “Tu sei un popolo santo per il Signore. Egli ti ha eletto affinche tu sia il suo popolo tra tutti quelli che si trovano sulla terra”.

“Io faro di te un popolo grande, ti benediro e rendero grande il tuo nome e tu sarai benedetto ed io benediro quelli che ti benediranno e malediro tutti quelli che ti malediranno.
Egli porra i re degli altri popoli nelle tue mani e tu estirperai i loro nomi sotto il cielo. Nessuno ti potra fronteggiare, finche tu non li avrai distrutti.

Tu presterai a molta gente, ma non prenderai mai niente in pre­stito. II Signore ti porra in testa, mai in coda. Sarai sempre in cima, mai in basso. Divora tutti i popoli che il Signore ti offrira… Oggi comincerai a produrre terrore tra le nazioni sotto il basso cielo, tanto che esse si terrorizzeranno soltanto a sentire il tuo nome”.

Questo e il tema della “Torah”. Se essa realmente si possa at­tribute a Mose non lo sapremo mai. Sappiamo certamente che Mo­se non era giudeo, bensi un sacerdote egiziano di Osiride, sposato con una donna abissina. II “Quinto Libro di Mose” è uno scrit­to falsificato dai giudei, inventato (come hanno fatto con il Diario di Anna Frank).

Ne “II Cordone Dorato” ci riferiamo a questo te­ma, sospettando che Mose possa essere stato fatto sparire dalla tribu come Herzl da Achad Haam, alias Ginsberg.

Lo stile non cambia attraverso le epoche, al contrario, sembrerebbe essere confermato. Grazie alia “Torah” i giudei sono arrivati a sentirsi il popolo eletto dell’Altissimo che dovra “divorare” tutte le nazioni della terra. Come una prova che questa tendenza non si riferisce unicamente al popolo giudaico dell’esodo, Julius Evola riproduce un paragrafo di Daniele: “II regno, il potere e la grandezza del re­gno, sotto tutto il cielo (pertanto, non soltanto in Palestina, ma su tutta la terra) sara consegnato al popolo santo dall’Altissimo; questo regno sapa un regno etemo e tutti gli imperi lo serviranno e gli obbediranno”.

“Chiedimelo ed io ti daro tutta la gente fino agli ultimi confini della terra in tuo possesso. Tu lo farai con un bastone di ferro…”.

“I figli degli stranieri edificheranno le tue dimore ed i loro stessi re ti serviranno..(Questo spettacolo degradante lo possiamo ve- dere oggi nella persona del fiammante Re di Spagna, che nell’assumere il suo regno, con un gesto pieno di simbolismo, andd a ren- dere omaggio al gran rabbino nella Sinagoga.

II suo tradimento massonico e anche verso i suoi antenati, i Re Cattolici, che espulsero i giudei dalla Spagna, nonostante che il Re Ferdinando fosse un giudeo da parte di madre. I re d’Inghilterra lo stanno realizzando dall’antichita, avendo mescolato il loro sangue con l’antisangue giu­daico, vale a dire, introducendo la Sinagoga e la Torah nelle loro vene, affinche sia permesso loro di continuare a regnare. (Si mormora che gli eredi al trono dell’orgogliosa Albione siano circoncisi. Per “motivi d’igiene”, si aggiunge).

Da Geremia si deduce che, mentre Israele puo divorare tutti, esso non puo essere toccato dagli altri. Comprendendosi cosi il ca­so presente che gli unici che hanno sofferto nella Seconda Guer­ra mondiale, i soli morti che contano, sono i giudei. Le decine di milioni di altre vittime sembrerebbero non esistere.

Vediamo nel Talmud, nella sua parte principale, chiamata “Ghemara, che vuol dire “compimento”, considerata come il perfezionamento dell’antica Legge della Torah, e nella Quabbala, o Ca­bala, che vuol dire “tradizione”, come il mosaismo, nell’opinione rabbinica, costituisca solo una parte embrionale ed imperfetta. Ascoltiamo un poco da questi testi, redatti dopo l’apparizione del cristianesimo:

“Voi israeliti, siate chiamati uomini, mentre le nazioni del mon­do non sono da chiamarsi uomini, bensi bestie” (Talmud, Baba Met- zia, fol. 114, c. 1).

“Proclamiamo che e lecito fare uso della menzogna e dello spergiuro se si tratta di condannare in giudizio un non giudeo” (Ba­ba Kama 113 b). Cosi vediamo i processi contro le SS ed i nazisti sopravvissuti condannati alia prigione ed alia morte mediante lo spergiuro, la menzogna e la falsificazione dei giudei come il “cacciatore di nazisti” Wiesenthal ed altri. “II giudeo che assassina un goym offre a Dio un sacrificio gradito” (Sepher Or Israel 177 b). A Norimberga, a Dresda, nel Libano. “Considera il goym come be- stia ed animale feroce e trattalo come tale. Adopera il tuo zelo ed il tuo ingegno nel distruggerlo” (Tomo 3, libro 2, cap. 4, art. 5).

“Che cosa significa Har Sinai, ossia Monte Sinai? Vuol dire il monte dal quale si e irradiato Sina, vale a dire, l’odio contro i po­poli del mondo” (Shabbath, fol. 89, c. 1).

“La dove i giudei arrivano devono diventare sovrani dei signori” (iSanhedrin, fol. 19, c. 2).

“II Messia dara ai giudei il dominio del mondo e saranno sog- giogati tutti i popoli” (Sanhedrin, fol. 88, c. 2, fol. 99, c. 1).

II Santissimo parlo cosi agli israeliti: “Voi mi avete riconosciuto come l’unico dominatore del mondo” (Chaniga, fol. 3a e 3b).

“II migliore tra i non giudei ammazzalo!” (Aboda Zar, 26b, To- sephoth) -Assassinio dei giovani nazisti cileni.

“E proibito prestare ai non giudei senza usura” (Sanhedrin, fol. 76, c. 2).

“Chi e una prostituta? Ogni donna che non sia giudea” (Eben ha Eser, 6, 8).

“La dove arrivano i giudei e necessario che diventino padroni e finche non otteniamo il dominio assoluto dobbiamo considerar- ci come esiliati, come prigionieri; finche non ci siamo impadroni- ti di tutto, non dobbiamo cessare di gridare: Che tormento! Che in- degnita!” (Sanhedrin, fol. 104, c. 1).

Dopo questa lettura puo esistere qualcuno che si meravigli del fatto che i giudei, dopo essere stati ricevuti generosamente in tutte le nazioni molto presto debbano essere considerati indesiderabili, perseguitati ed espulsi? La ragione dell’antisemitismo nel­la Germania anteriore ad Hitler ed in Austria si dovette al fatto che tutte le professioni ed il commercio si trovavano nelle loro mani. Ed ancora gridavano: “Che tormento! Che indegnita”. L’istinto di conservazione spinse le nazioni a difendersi. Oggi quell’istinto e morto.

“Quando il Messia, il figlio di Davide verrà, sterminera tutti i nemici” (Majene jeshua, fol. 76, e. 1). La guerra atomica.

“II profeta (Isaia) annuncia che il Signore lo ha unto per dire agli israeliti che ad essi saranno soggetti tutti i popoli e che la gente stra- niera dovra lavorare in modo che i figli d’lsraele non tocchino nes- sun lavoro pesante e cosi possano servire Dio unicamente pregan- do. Affinche possano avere tempo di servire Dio benedetto, dovranno impadronirsi dei beni del popolo” (Mashmia jeshue, fol. 89, c. 4).

“Soltanto Israele giustifica la creazione del mondo” (“Abramo Seba”, Zeror hammor, fol. 6, c. 4).

“Nell’avvenire, i giudei possiederanno il mondo ed i popoli si troveranno in rovina, mentre i giudei sopravvivranno in etemo”. Dopo la guerra atomica.

Leggendo questi paragrafi estratti da antichi e piu modemi scritti giudaici, si comprende che i “Protocolli” sono un esatto riflesso degli stessi e pertanto, assolutamente veraci. Inoltre i fatti della storia recente, passata ed attuale li comprovano.
Julius Evola trascrive una lettera del giudeo Baruch Levi a Karl Marx, il cui vero nome giudaico era Mardochai:
“II popolo giudaico, considerato nella sua totalita sara lo stes­so suo Messia” [tema molto importante, sul quale ritomeremo].

II suo dominio sul mondo si otterra mediante l’unificazione delle altre razze umane [Si legga mescolanza, meticciato provocato. II punto in cui ci troviamo oggi].

Si otterra grazie all’eliminazione delle frontiere e della monarchia, che sono i bastioni del particolarismo e mediante l’istituzio- ne di una Repubblica Mondiale [Nazioni Unite, mondialismo, eccetera], che accordera in ogni luogo i diritti civili ai giudei. In questa nuova organizzazione dell’umanita, i figli d’lsraele arriveranno ad essere, in tutte le parti e senza incontrare alcuna opposizione, l’elemento dirigente, soprattutto se otterranno di portare la massa proletaria sotto la direzione di qualcuno di essi [si legga Unione Sovietica, in cui tutti i suoi dirigenti portano nomi falsi, essendo giudaici i nomi autentici].

La Repubblica Mondiale cadra' sen­za difficolta nelle mani dei giudei. La proprieta privata si trovera in mani giudaiche, amministreremo in tutte le parti il patrimonio statale. Cosi la promessa del Talmud sara realizzata, ossia la promessa che i giudei, venuti i tempi messianici possiederanno la chiave dei beni di tutti i popoli della terra”
(Revue de Paris, 1 giugno del 1928, n. 11, p. 574).

In relazione con I’assunto del Messia che, secondo i “Protocolli” si starebbe preparando (in seno alle sinagoghe e alle logge massoniche), del “Re del Mondo Giudeo”, e interessante conoscere an­che cio che significava per il rabbino francese, Isidoro Loeb, segretario dell’Alleanza Universale Israelitica, nel 1869. Nel suo li­bro La literature des pauvres dans la Bible, pubblicato a Parigi, nel 1892, alia pagina 218, scrive:
“Non si pud affermare con certezza se Isaia penso o non all’apparizione di un Messia personale… Certo e che, con o senza un Re- Messia, noi giudei costituiremo il centro dell’umanità, intorno a cui si aggrapperanno, dopo la loro conversione, i non giudei. I popoli si uniranno per rendere omaggio al Popolo di Dio.

Tutte le ricchezze delle nazioni passeranno al popolo giudaico. I non giudei si getteranno ai nostri piedi. I re ed i principi, le loro spose, saranno nostri servitori, s’inchineranno e leccheranno la polvere dei nostri piedi” (Isaia, 49,23). “Dio stabilirà con il popolo giudaico un’eterna Alleanza, e, come con Davide, il popolo giudaico comanderà i popoli. Inoltre, e chiaro che la restituzione di Gerusalemme e del­la Terra Santa al popolo giudeo realizzerà un grande ruolo!”.

E molto importante in questa citazione, come nella precedente, il suggerimento che il Messia ben potrebbe non essere personale. Questo Messia, o re dei giudei, potrebbe essere costituito da un’entità collettiva, dalle mille braccia e dalle mille teste, l’ldra o Piovra del Giudaismo Interazionale, ripartito mondialmente nelle istituzioni che controlla dovunque: il marxismo, i soviet, il capitalismo, le multinazionali, il Vaticano, le altre chiese, i centri dell’occultismo, la massoneria, le Nazioni Unite, eccetera. E tutto questo diretto da un centro occulto, segreto. Neppure si deve scartare l’ipotesi di un Messia individuale, che, come abbiamo detto, e stato preparato dall’origine nel seno delle sinagoghe e delle logge, una specie di mostruoso Golem, senza sangue, un’entità aritmetica, immaginaria, cibernetica, trans infinita. Forse potrebbe essere persino un cervello elettronico, un robot che essi manipolano.

Neppure si deve scartare l’instaurazione di un Papa giudeo a Roma. Tutto ciò e ormai possibile a questi livelli di realizzazione del piano millenario.

Come dice Claudio Mutti, il giudaismo delle origini si forma con l’incorporazione di una serie di elementi alieni, a quel popolo supermescolato.

Abbiamo visto che Mose non era giudeo, neppure Giuseppe, un sacerdote egiziano di nome Touiya. Neppure lo!!!!! fu Giosue, un generale filisteo, che fermo il sole, successore di Mose. Salomone sarebbe stato un assiro, di nome Salmanazar, o un ariano amorita, iniziato ai Misteri egiziani di Hator. Anche il Re Davide e Saul. Dall’Egitto i giudei prendono l’idea del Messia – di cui si puo leggere sulle stele dei templi egiziani – anche dall’Iran.

Lo stesso termine “ebreo” non appartiene ad essi. Durante alcune conversazioni nella Germania del Nord il pastore Jurgen Spanuth, instancabile investigatore della storia degli iperborei e delle loro invasioni nell’Asia Minore, fino in Egitto, mi conferma che il nome “ebreo” appare per la prima volta sulla stele di un tempio egizio, potendo significare gigante.

Anche Spanuth afferma che l’idea del “popolo eletto” e' nordico-ariana, arrivando in Asia Minore con gli iperborei, dall’Iran, dopo con i filistei, con gli iksos, con gli amoriti. I giudei se ne appropriarono.

Si appropriarono anche di diversi segni runici, come il pentagono, la Stella a sei punte di Davide e il Sigillo di Salomone, che in verità e la Runa Hagai, del Dio Odino.

Li adulterarono. Neppure Giacobbe e un nome giudeo e la sua lotta con l’Angelo è una prova iniziatica iperborea. Giacobbe era nipote di Abramo, che non era semita. Lo stesso nome Israel, che l’Angelo da a Giacobbe, vuol dire “colui che lotta con Dio” e si riferisce al Mistero del Gral iperboreo, che secoli dopo rivivra nella leggenda di Parzival.

Tutto questo veniva dal nord, come il Re Sacerdote del Centro Polare, Er, Irmin, Atlante, Poseidone, Apollo, Melchisedek. Come Salem – (pace) – Salomone.

II simbolo si completa con la Regina di Saba, che vuol dire Sud, significando l’unione di entrambi i Poli, del Nord e del Sud, nel Cantico dei Cantici.

E pensare che tutta questa meraviglia di simboli, di misteri, di leggende, di sapienza iperborea, è stata adulterata, al pari della Cabala Orfica, da una tribù di bastardi e di schiavi, posta al servizio di un terribile sentimento di peccato razziale, nella realizzazione dei fatidici disegni di un Archetipo Planetario, del Signore delle Tenebre e del Caos, del padrone delle Ombre, che hanno chiamato Jehova!…

Alla formazione del popolo giudaico, che neppure era un popolo, concorrono agli inizi, molte tribù diverse, in mescolanza male assimilata: cananiti, edomiti, madianiti, aramaici, moabiti, amoriti, samaritani, galilei, fenici, e filistei. Le tribù spariscono, lasciando alla fine come unica, per poter realizzare la grande falsificazione e distruzione di tutte le tracce, la tribù di Giuda, la più primitiva, con il minor coefficiente intellettuale, fanatica e razzialmente degenerata.

Da li, a poco a poco, inizia il cammino con un intento di limpidezza genetica, di purificazione dei geni, pretendendo di fare sparire le prove della degradazione razziale delle origini (per questo, “la loro verità e la menzogna organica”, come diceva Rosenberg).

I documenti antichi saranno adulterati con la menzogna e la falsificazione. In questo modo, e da li', si afferma sulla terra la cospirazione cosmica.

Si cancellano tutte le tracce dei legami originari delle razze superiori con un altro Cosmo, distruggendo le prove della loro discendenza divina, extra universale. Comincia anche la distruzione sistematica delle razze superiori (che essendo le più nobili, sono le più fiduciose) e dei loro testimoni.

Per terminare con queste citazioni che estraiamo dal commento a “I Protocolli dei Savi di Sion”, di Claudio Mutti, che corrispondono a lavori di Julius Evola, di H. de Vries de Heekelingen e dello stesso Mutti, trascriviamo il seguente brano del giudeo Mar­us Eli Ravage, apparso in due articoli, nei numeri 3 e 4 di “Cen­tury magazine”, del 1928, e che noi riproducemmo nel numero 12 del 4 dicembre del 1941, de “La Nueva Edad“:
"Ci accusano di aver fatto la rivoluzione comunista. Bene, accettiamo l’accusa. E che cos’è questo? Comparato con ciò che il giudeo Paolo di Tarso fece a Roma, la rivoluzione russa non fu niente più che un piccolo scandalo di palazzo.

Gridate tanto per l’influenza giudaica nel vostro teatro e nelle vostre pellicole. Molto bene! Accettato, i vostri lamenti sono giusti. Ma che cosa può significare questo contrapposto all’influenza illimitata che noi esercitiamo sulla vostra Chiesa, sulle vostre scuole, sui vostri governi e forme di vita, su tutto il vostro mondo intellettuale? Supponiamo che “I Protocolli dei Savi di Sion” siano autentici. Che cosa potrebbe significare ciò di fronte all’innegabile azione storica dei cospiratori che abbiamo sviluppato? Voi non siete capaci di conoscere il principio dell’inizio della nostra colpa.

Noi siamo invasori, distruttori, sovversivi. Noi abbiamo preso possesso del vostro mondo naturale, dei vostri ideali, del vostro destino e ci facciamo gioco di tutto questo. Noi siamo stati i promotori non solo dell’ultima guerra, bensì di quasi tutte le vostre guerre. Siamo stati i promotori non solo della Rivoluzione Russa, ma anche di tutte le altre grandi rivoluzioni. Noi abbiamo suscitato e continuiamo a promuovere i disordini delle Città [il terrorismo di oggi], nelle strade e nella vostra vita privata. Noi abbiamo cambiato l’intero corso della vostra storia. E tutto questo senza necessita di armi. L’abbiamo realizzato unicamente con la propaganda.

II nostro piccolo paese di un tempo e divenuto la vostra Terra Santa. La nostra letteratura nazionale e arrivata ad essere la vostra Bibbia. Una giovane giudea il vostro ideale della matemita e della femminilità. Un profeta giudeo ribelle sta al centro della vostra devozione. Le rivoluzioni moderne, la francese, l’americana e la russa, che cosa sono, se non un trionfo dell’idea giudaica?… E con sollievo scopriamo che il goym (il non giudeo) mai scoprirà la nostra colpa..."


E' tale il disprezzo che il giudeo sente per il non giudeo che si concede il lusso di dirgli tutto questo in faccia, ben sapendo che la sua codardia, o la sua stupidità sono tali che continuerà come se non niente fosse, facendo ciò che egli vuole, ciò che egli ordina. Già nel 1928, ed ancor prima, il giudeo era tanto sicuro del proprio dominio mondiale, da parlare così, senza sotterfugi. Non dimentichiamo che il giudeo pensa che il goym non sia un uomo, bensì un animale a due zampe, assolutamente disprezzabile.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=42&topic_id=7418&post_id=237209