Una protesta "di massa" (nel senso deteriore) non può essere che innocua, nel suo complesso.
Però, rispetto ad altre sterili ribellioni, ha fatto grandi cose (sempre relativamente, ben inteso). Molti messaggi impensabili sono passati grazie al '68, che si è fondato anche sulla musica: diritti civili, libertà personali e nuovi orizzonti per i più aperti.
Sono cresciuto in una famiglia che considera l'omologazione un sacramento e la mediocrità una virtù: credo di poter immaginare cosa poteva essere vivere il '68 sulla propria pelle, per chi era ragazzo all'epoca. Io, da postero, posso solo ringraziare gli artefici di quel cambiamento.
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