Come uscire dalla crisi: il segreto più nascosto

Inviato da  temponauta il 8/3/2013 13:59:56
L’Italia potrebbe uscire facilmente dalla crisi economica e finanziaria che la attanaglia (direi da sempre) usando quello che è il suo tesoro nascosto: il PETROLIO.
Parto da un link a caso, neanche troppo simpatico, ma che almeno ha il pregio di dare sicuramente valori per difetto:
petrolio italiano
A fronte di un fabbisogno di circa 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno, produciamo circa 100 mila barili al giorno, pari a circa il 7%, dagli impianti di estrazione sul territorio nazionale e dobbiamo ricorrere alla importazione dall’estero per ben il 93%, con gravissime ripercussioni sulla nostra bilancia dei pagamenti e, indirettamente, sul debito pubblico.
In realtà, la sola Basilicata, a detta della fonte, ha un giacimento accertato di 1,4 miliardi di barili (il più grande in Europa) e un altro individuato e stimato di oltre un 1 miliardo.
Già tali dati sono eclatanti in quanto, anche con uno sfruttamento non intensivo, si potrebbero assicurare al Paese 300 milioni di barili all’anno (più o meno il 30% del fabbisogno) per quasi 10 anni, consentendo alle nostre aziende di risparmiare sui costi dell’energia e tornare competitive senza alcun bisogno di delocalizzare: da cui, prezzi delle merci convenienti, aumento delle esportazioni e ritorno del lavoro in Italia (magari assistito dalla misura civile del salario minimo garantito).
Ma la realtà è molto più ampia di quanto detto finora.
In realtà i giacimenti nazionali, oltre la Basilicata, sarebbero diversi e consistenti (Sud Sicilia, costa adriatica, pianura padana e Appennino romagnolo), in misura tale da consentire all’Italia di divenire un paese produttore di petrolio fino all’esportazione.
Questo sarebbe il segreto più nascosto per cui è morto Enrico Mattei: un’Italia produttrice di petrolio non sarebbe più una colonia angloamericana di matrice giudeo-massonica e probabilmente non avrebbe alcun bisogno né della Nato né dell’Europa unita, ma anzi potrebbe assumere una leadership in una alleanza dei paesi mediterranei.
Ma anche non volendo sognare, questo bisognerebbe dire a Grillo e al suo 5*: se volete davvero cambiare il Paese in meglio, infrangete il segreto e dotatevi delle risorse che vi consentono di cambiare le cose fino alla radice, cominciando da un piano energetico che ci porterebbe in 10 anni a dotarci per almeno il 50% del fabbisogno di energie pulite rinnovabili (ed è una visione cui non servono neppure due generazioni per attuarla).

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