Re: Cinema e nuovo ordine mondiale

Inviato da  audisio il 13/7/2010 14:48:51
Nun me toccate Taxi Driver che m'incazzo!
Scherzi a parte, ieri ho visto Shutter Island sempre di Scorsese.
Avevo già letto il libro e il dubbio sul finale si è confermato anche nella
visione del film.
Ad un certo punto, il lettore/spettatore è indirizzato verso un'ipotesi di
MkUltra poi però alla fine viene spiazzato (oddio, si capisce già poco
dopo la metà) con una virata sulla follia del protagonista.
Però...c'è un però.
La frase finale del protagonista che non si capisce se risprofonda nella
follia o fa finta di farlo (l'atmosfera del film fa propendere per la seconda
possibilità) avviandosi per questo verso la lobotomia che porrà fine alla
sua condizione di essere umano cosciente.
Le sue ultime parole sono:
"Posti come questo (il carcere-ospedale) mi spingono a chiedermi se sia
meglio vivere da mostro o morire da persona perbene".
E la reazione del suo finto collega-agente federale (in realtà psichiatra
dell'ospedale) fa capire che il protagonista sta fingendo, scegliendo
deliberatamente il proprio autodissolvimento.
Quella frase mi fa pensare perchè per buona parte del film il
protagonista crede che il carcere-ospedale sia una struttura che mira a
costruire uomini-automi in grado di fare ciò che gli si ordina senza
neanche saperlo, insomma assassini inconsapevoli esattamente
l'obiettivo del MkUltra II.
E quella frase fa pensare che il protagonista scelga di essere annientato
mentalmente piuttosto che mostrarsi adatto al progetto perverso.
Ma la cosa è ambigua, perchè il protagonista può essere veramente il folle
omicida da neutralizzare come dicono gli psichiatri e dunque il credere
nuovamente di essere un federale sarebbe la prova dell'incurabilità del
soggetto.
Oppure il protagonista può essere veramente un agente federale e
allora il non credere di essere un folle dimostrerebbe l'inutilizzabilità dello
stesso per i fini voluti dal Governo Occulto.
Propendo per il messaggio cospiratorio perchè il protagonista fa esplicito
riferimento al posto (ossia il carcere-ospedale) e non alla propria
condizione esistenziale.
Per spiegarmi meglio, è plausibile che uno scelga la lobotomia per non
continuare a vivere sapendo di aver ucciso la propria moglie (anche se il
suo è tutto sommato un comportamento umano, la moglie ha ucciso i
loro tre figli).
Ma cosa c'entra con questo il riferimento al posto?

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