Re: metallo fuso ...altra prova da 16 tons?

Inviato da  Jck il 29/12/2005 11:38:26
Più passa il tempo e più mi convinco che la battaglia che sta portando avanti il prof. Jones è forse l'unica che ha qualche speranza (minima) di portare a qualche risultato. Per questo credo che il prof. Jones abbia bisogno di tutto il sostegno possibile.

L'indagine sui fatti dell'11 settembre è, per così dire, nata sottobanco. E' stata portata avanti da "migliaia di investigatori in pantofole" - come dice Mazzucco - e ha oggi raggiunto risultati di un certo livello. Su internet letteralmente fioccano i siti che hanno per oggetto la divulgazione delle incongruenze della versione ufficiale dei fatti del 9/11. E' possibile trovare una quantità impressionante di dati che, come minimo, dovrebbero far sorgere il dubbio nelle menti più scettiche.

Tuttavia io ritengo che, allo stato attuale, si sia arrivati ad un punto cruciale. Credo che sia concreto il rischio che tutte queste informazioni, tutte queste ammirevoli indagini portate avanti da semplici cittadini che nulla hanno a cuore se non la verità, rischiano di rimanere definitivamente ghettizzate sul web. Ne parlai, dati alla mano, nel vecchio articolo "pelle di leopardo" qui su LC.

Mettiamo comunque il caso che io mi sbagli. Mettiamo cioè il caso che, come dice Massimo, si arrivi, con la semplice divulgazione costituita dal passa parola, alla famosa massa critica di persone indignate che, a voce alta, chiedono alle istituzioni che venga fatta chiarezza sui fatti dell'11 settembre. Mettiamo dunque il caso che, come è effettivamente auspicabile, tutto ciò si verifichi. Cosa credete che possa accadere? Che una nuova indagine, questa volta veramente indipendente, venga avviata? Che la "nostra" verità venga riconosciuta ufficialmente dai vari governi del mondo? Che venga avviata una procedura di impeachment per i responsabili di quegli eventi?

Io credo proprio di no. Una eventuale nuova indagine, per nulla indipendente, nulla di nuovo porterà se non a confermare tutto ciò che di ufficiale è stato già detto. La risposta ufficiale a questo coro "indignato" dunque sarà qualcosa del genere: "Avete visto? Ve lo avevamo già detto che siete semplicemente dei visionari. Ma vi perdoniamo. D'altronde non avevate le competenze. Siete stati abbagliati in buona fede. Siete soltanto delle mamme e dei papà, dei semplici commessi o dei banali impiegati, degli umili fattorini o degli inutili insegnanti. Cos'altro potevate fare se non rimanere abbagliati? Fatevi servire da noi. Ascoltate le parole dei nostri scienziati [compiacenti]. Accettate una volta per tutte la nostra verità e, cortesemente, non rompete più le balle".

Questo è ciò che io credo possa (al massimo) succedere proseguendo per questa strada. Ne sono convinto a causa della "sufficienza" con cui vengono trattati tutti coloro che invocano la verità sui fatti del 9/11. Già il solo fatto che ci abbiano affibbiato l'appellativo di "complottisti" implica, a mio avviso, un'accezione negativa; un qualcosa che, nel modo comune di intendere la parola, molto ha a che vedere con l'etichetta di visionari. Veniamo etichettati come schizzati paranoici che vedono complotti in ogni dove.

Ecco perché ritengo che la battaglia del prof. Jones, la battaglia di quest'uomo coraggioso che sta mettendo a repentaglio la propria carriera, sia di vitale importanza. Quest'uomo non è un pescivendolo o un insegnante, non è un meccanico o un programmatore, non è un panettiere né un gommista. Quest'uomo è uno scienziato, cazzo! Quest'uomo è uno scienziato che sta facendo domande a cui i suoi colleghi non stanno rispondendo. E' un uomo che sta catalizzando su di se l'attenzione non solo dei media, ma anche di tutta la comunità scientifica veramente indipendente; la comunità scientifica che ha come unico interesse quello del perseguimento della verità. Non si può trattare quest'uomo, e tutti coloro che con le loro competenze tecnico-scientifiche lo appoggiano, con sufficienza. Non si può dargli dell'incompetente e sperare poi di mantenere la credibilità nei confronti del pubblico. A quest'uomo devono darsi risposte concrete.

A quest'uomo, tuttavia, va fornito tutto il supporto possibile.

P.S. Nell'articolo, Jones cita due rapporti ufficiali. Il primo è quello del NIST e il secondo è quello della FEMA. Io ho trovato il secondo su Internet e l'ho scaricato integralmente. Qualcuno, per caso, sa se è possibile reperire sul web anche il rapporto del NIST?

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