Re: Una 'tesi alternativa'...

Inviato da  sigmatau il 24/9/2007 10:56:22
Prima di procedere nel discorso mi permetto di consigliare, per farsi una sia pur grossolana idea sulla complessità della fissione nucleare, la lettura seguente…

http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/nucene/u235chn.html

Alla pari della maggior parte di voi [suppongo…] chi scrive non ha specifiche conoscenza dei ‘meccanismi’ della fisica nucleare… anzi devo confessare molti suoi ‘concetti’ ancora oggi non riescono a ‘fissarsi’ bene nella mia testa…

A titolo di esempio sapevo fin dai [lontani ahimeh!…] anni del liceo che la scoperta più ‘devastante’ di Enrico Fermi [‘scoperta’ che si è ‘concretata’ poi nella bomba atomica e che con grande ‘entusiasmo’ lo stesso Enrico Fermi non esitò a ‘vendere’ agli Stati Uniti poco prima dello scoppio del conflitto mondiale… ben sapendo che essa avrebbe potuto un giorno essere usata contro l’Italia…] è avvenuta negli anni ’30 a Roma. Bombardando con neutroni l’elemento chimico conosciuto come uranio, Fermi e i suoi collaboratori scoprirono tracce di un nuovo elemento che più tardi venne chiamato ‘plutonio’. La reazione in sé è assai ‘semplice’…

U238 + n= U239 -> Np239 -> Pu239

Dall’elemento uranio [numero atomico 92…] si passa da prima al nettunio [numero atomico 93…] e quindi al plutonio [numero atomico 94…]. Quello che per molto tempo ha faticato ad entrarmi in testa è il ‘meccanismo’ in base quale un elemento può trasformarsi ‘spontaneamente’ in un altro avente lo stesso peso atomico ma numero atomico ‘più alto’ [il che implica che uno o più neutroni del nucleo, privi di carica elettrica, divengono protoni, aventi carica positiva…]. Poi ho imparato che questo fenomeno non è limitato al solo uranio ma a tutta una serie di isotopi di altri elementi ed noto col nome di decadimento beta. Lo stesso fenomeno causa la ‘trasformazione’ della maggior parte degli elementi prodotti di una reazione di fissione nucleare in altri di numero atomico sempre maggiore fino a che non si arriva ad un elemento ‘stabile’. Nel caso dell’uranio le ‘vicissitudini’ delle due ‘famiglie’ più numerose [non sono però le uniche…] di elementi prodotti dalla fissione sono le seguenti…

Xe -> Cs -> Ba -> La -> Ce -> Pr -> Nd

Kr -> Rb -> Sr -> Y -> Zr

La prima ‘famiglia’ è composta di elementi aventi peso atomico da 140 a 146 e l’elemento finale ‘stabile’ è il neodimio. La seconda ‘famiglia’ è composta di elementi aventi peso atomico da 90 a 96 [più ‘leggeri’ dunque…] e l’elemento finale ‘stabile’ è lo zirconio. Ciascun elemento delle due famiglie è caratterizzato da un proprio ‘tempo di dimezzamento’ [ossia il tempo nel quale la ‘popolazione’ si riduce della metà in conseguenza del decadimento…]. Più lungo è questo tempo, più un certo elemento sarà presente. I due elementi più ‘longevi’ di ciascuna famiglia sono rispettivamente bario e stronzio e di essi abbiamo esaminato in dettaglio la ‘presenza‘ in una serie di campioni di polveri e rivestimenti di travature prelevate dai detriti della ‘Torre nord’. Osserviamo di nuovo il diagramma della analisi spettroscopica dei campioni e della mutua correlazione…



La correlazione rilevata è evidente e già questo è un chiaro indice di avvenuta reazione nucleare. Vi sono tuttavia alcuni punti non chiari che necessitano di ulteriore esame e sono…

a) i valori assolutamente ‘anomali’ di concentrazione di bario e stronzio presenti nel campione Wtc1-16 [rispettivamente 3670 e 3130 ppm…]
b) i valori relativamente ‘anomali’ di concentrazione di bario e stronzio presenti nei campioni Wtc1-08 e Wtc1-09 [sono campioni non di polveri bensì di ‘rivestimenti di travatura’…]
c) l’assenza completa di dati su neodimio e zirconio, gli elementi finali delle due catene

Per quanto riguarda i punti a) e b), in [temporanea…] assenza di ipotesi altrettanto valide, ipotizziamo che i valori anomali siano dovuti al fatto che tali campioni sono stati analizzati anteriormente agli altri. In tal caso il naturale ‘decadimento’ può essere la causa dei valori ‘anomali’ riscontrati [come può essere stato causa del resto di ‘dispersione statistica’ anche nei rimanenti campioni di polveri…]. Per quanto riguarda il punto c) al momento non siamo in grado di fornire una valida spiegazione e per il momento il problema è ‘accantonato’. Ripetendo l’esame della correlazione tra bario e stronzio escludendo i campioni Wtc1-08,Wtc1-09 e Wtc1-16 si ottiene il seguente diagramma…



Come si può ben constatare la correlazione in tal caso è notevolmente aumentata. Sempre escludendo i campioni Wtc1-08,Wtc1-09 e Wtc1-16 sono state rilevate la correlazione tra cerio e lantanio [appartenenti ai ‘prodotti pesanti’ della fissionie…] e la correlazione tra stronzio e ittrio [appartenenti ai ‘prodotti leggeri’ della fissione…]. I risultati sono compendiati nei due diagrammi seguenti…





La correlazione tra cerio e lantanio è praticamente ‘perfetta’. Meno buona ma assai significativa è la correlazione tra stronzio e ittrio. Questi per il momento sono le conclusioni ricavabili dai dati che abbiamo raccolto nel sito governativo indicato a suo tempo. Fermo restando il fatto che alcuni punti debbono essere ‘chiariti’, essi appaiono comunque ‘avvaloranti’ il fatto che nel crollo della ‘Torre nord’ [e non solo ovviamente…] ha avuto luogo una reazione di fissione nucleare. Prossimo step sarà quello di cercare [se ci sono…] altri ‘elementi avvaloranti’ la ‘tesi’ che mi sono proposto di esaminare…

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