Re: dimostrazione che il carburante degli aerei NON puo' aver indebolito l'acciaio

Inviato da  ruggero_20 il 29/10/2007 23:27:27
Citazione:

Bambooboy ha scritto:
ciao rruggero_20
e ben tornato.
PS: ti ricordo il tema del thread...IL CARBURANTE DEL BOEING: QUANTO E' RIUSCITO A ARROVENTARE IL WTC?


Ciao,
purtroppo il week-end non mi ha lasciato molto tempo. Ma chiedendo un po' di aiuto magari raggiungiamo qualcosa prima.
A mio avviso e' scontato che il solo carburante non basta per alzare la temperatura di "tutto" l'acciaio (ma neanche lo devi scaldare tutto, visto che l'incendio non e' uniforme), quindi e' ovvio in partenza che dobbiamo includere i mobili. (Ripeto questa cosa perche' siccome riscrivendo il titolo hai ripetuto "il carburante del boeing" non vorrei che ci mettiamo a parlare di cose diverse).

Se guardi il secondo calcolo in cui hai incluso anche il combustibile presente nei piani, vedrai che il grosso dell'energia viene usato per scaldare il materiale stesso (ultimi passaggi), e solo una piccola parte va a finire nell'acciaio.
Questo e' il punto che piu' mi lascia in dubbio...

A questo punto ammetto che non mi ricordo come si calcola il potere calorifico durante una reazione chimica. Con questo intendo dire: nel momento in cui rompendo i legami molecolari dei reagenti e formando quelli dei prodotti di reazione ottieni energia, a che temperatura abbiamo i nostri prodotti?
Si potrebbe obbiettare che questo e' gia' nella definizione di potere calorifico inferiore, ma da alcuni conti che mi sono fatto mi sembra troppo poco anche nel caso di un treno a vapore (che certamente funzionava...), quindi devo pensare bene a quanta energia realmente viene trasferita ai gas prodotti. E da li' poi quanta di questa energia viene rilasciata all'ambiente esterno...
Questo e' il punto che mi sta rallentando...

Seconda cosa che devo fare e' prendere per uno di quei quattro piani la composizione di tutte le colonne. E dai codici identificare l'effettivo volume e quindi la massa di acciaio presente al piano nel core.

Ciao,
Ruggero

P.S.
Per nottrz
Riguardo alle protezioni, non c'e' niente di frettoloso, e' sicuro che alcune siano state rimosse, semplicemente per via della traiettoria di impatto. Ma qui comunque stiamo discutendo solo del bilancio energetico non del tempo necessario. Quello potra' essere un secondo step. E l'isolante non cambia che il tempo.
Gli incendi non sono durati 15 minuti, o ricordo male? Forse parli di qualche test del Nist.
Comunque, che piaccia o meno, il NIST non e' parte in causa, e' un istituto neutrale. Poi se uno vuole sospettare che abbiano mentito per coprire qualcosa e' un altro discorso, ma non c'e' nessuna ragione per pensare che siano una parte in causa.
Sono stati molto onesti nel discutere i limiti dei loro studi, e non ci sono molte imprecisioni nella pubblicazione. Chiaramente non rispondono a tutto quello che uno si potrebbe chiedere, ma non e' che siano mai stati colti a dichiarare il falso.
La torre Windsor invece e' collassata. Non importa se tutta la torre sia crollata, per due motivi. Primo, perche' in questo posto stiamo semplicemente analizzando la possibilita' di rendere instabili le strutture d'acciaio, e non analizzando il collasso totale. Secondo perche' la torre di Madrid era strutturalmente molto diversa dalle torri gemelle, ed e' palese che comunque l'acciaio non ha retto al peso stesso del palazzo. E qui stiamo parlando solo di acciaio e di temperature, non di cose complicate come un collasso.
Grazie comunque per il rimando al Nist....

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