Re: Instabilità carico di punta

Inviato da  manalive il 4/10/2006 17:38:43
Dunque, il termine “funzionicchia” l’ho usato per indicare che anche a questo livello di approssimazione (il secondo) il mio modello già è in grado di spiegare perché e per come le torri siano collassate così velocemente, e perché il rapporto tra i tempi di collasso delle due sia stato quello che è stato.

Ovviamente rimane il punto interrogativo sull’aiutino, ma questo lo potremo risolvere solo quando avremo una stima adeguatamente accurata dell’energia necessaria per distruggere.

A questo proposito rispondo subito ai tuoi dubbi.

Mi va bene che l’energia prodotta da un esplosivo possa essere più efficace nel distruggere di quanto non sia l’energia fornita da altre fonti: come tu noti è anche importante la potenza, cioè l’intervallo di tempo durante il quale l’energia viene consegnata. Allora a questo proposito mi permetto di farti ancora notare che la potenza sviluppata dall’eventuale carica esplosiva va confrontata con il livello di potenza al quale l’energia potenziale viene trasferita in energia di distruzione.

Per esempio, nel primo secondo di caduta il troncone alto si abbassa di un piano, e quindi la Ed in quel caso viene trasferita in un secondo, cioè alla potenza di 1 GW circa, che è la potenza di una grossa centrale nucleare funzionante a pieno regime.

Se poi consideri un piano più basso, ovviamente questa potenza aumenta perché Ed viene lavorata in un tempo più breve. Prendiamo ad esempio un piano intorno a metà altezza per la torre nord, che va più adagio. Al 50-esimo piano, dopo 34 piani di caduta che sono sui 130 metri, il troncone viaggia ad una quarantina di m/s e quindi ci mette un decimo di secondo a fare un piano!! In questa situazione la potenza a cui trasferisce Ed è dalle parti di 10 GW, cioé quella di 10 centrali nucleari a pieno regime!

Insomma, quello della potenza non mi sembra un gran argomento a favore delle bombe!

L’unica cosa che potrebbe indiziare le bombe sarebbe, come già detto, un debito consistente di energia tra quella che si può calcolare sia stata ceduta dall’energia potenziale all’opera di distruzione (cioè Ed.auto) e quella che si valutasse con esattezza essere necessaria per distruggere.

Sarà pur vero che gli esplosivi servono a spaccare, ma per dimostrare che devono necessariamente esserci stati degli esplosivi devi dimostrare che l'energia fornita dalla caduta, ed il livello di potenza a cui fu fornita, NON ERANO SUFFICIENTI ad operare la distruzione.

In mancanza di questo non puoi dimostrare che sono stati usati esplosivi, anche se fosse vero.

Seconda osservazione: non è vero che “segui la tempistica che preferisci”, cioè, lo puoi fare, se vuoi, ma NON è quello che è successo nelle torri. Infatti non si vede nulla di simile nei filmati. Non vorrai mica tirarmi fuori la storiella di quelle tre scorreggine che escono dalle finestre?

Ultima domanda: quanta energia è andata in calore?
Se consideri tutto l’evento compreso l’atterraggio ti direi subito: quasi tutta.
Se vuoi sapere lì per lì ad ogni piano quanta energia è andata in calore tenderei a rispondere: quasi tutta quella che non è andata in energia cinetica.

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