Re: Instabilità da carico di punta

Inviato da  manalive il 21/9/2006 22:29:31
Nel rapporto del NIST ci sono delle incongruenze e delle fumosità (non è una battuta) quando si viene alla domanda sulle cause del crollo delle torri.

Si parla genericamente di cedimento strutturale dovuto ai postumi dei danni provocati dall’impatto degli aerei, e si fa un po’ di confusione tra la temperatura ambientale durante l’incendio del kerosene e quella delle colonne scoperte ad esso esposte.

Nelle mappe termiche che mostrano della zona dell’impatto, con i risultati delle loro simulazioni, si vede chiaramente che le colonne sono fredde, come comanda il conto che ho mostrato prima. Tuttavia a questo fatto non si fa riferimento nei loro discorsi, anzi, si dice che la causa del cedimanto va ricercata nello snervamento delle colonne causato dal riscaldamento.

Insomma, la storia del NIST non regge!

Perché?
Perché quelli del NIST, essendoci una spiegazione plausibile a portata di mano, si sono arrampicati sui vetri nel loro report finale dando l’immediata sensazione di soffiare fumo negli occhi, con le loro spiegazioni fumose?

Non sarebbe stato più logico da parte loro, specialmente se davvero le torri sono state demolite intenzionalmente, offrire una spiegazione plausibile e difendibile come questa invece di menare il can per l’aia?

Me lo sono domandato a lungo, e non sono riuscito a fare altre ipotesi al di là della seguenti:

1) I sapientoni del NIST non hanno pensato al meccanismo che vi ho esposto. Questo è possibile, per carità, ma in tutta sincerità mi sembra poco probabile. Infatti quelli del NIST, almeno in campo tecnico-scientifico, non sono certo degli sprovveduti.

2) Hanno fatto intenzionalmente del fumo per evitare il rischio di offrire alle compagnie di assicurazione un appiglio per svicolare dalla liquidazione delle polizze, sulla base del fatto che in fondo se le cose stanno così la colpa dei crolli può essere in qualche modo addossata ai progettisti, colpevoli di non aver previsto il collasso per carico di punta da sbilanciamento termico.
Questa mi pare un po’ più verosimile, e potrebbero addirittura averci pensato da soli, quelli del NIST, essendo avvezzi ai bizantinismi legali e politicamente accorti nel muoversi.

3) Sono stati in qualche modo indotti dall’alto a non divulgare le vere cause dei crolli e ad essere fumosi ed in qualche misura sospetti, con l’intento subdolo di focalizzare l’attenzione pubblica e, insomma, gli attacchi dei nemici sul punto sbagliato dello scenario, in modo da poterli più facilmente screditare.
Questa è sicuramente un’ipotesi inquietante, ma se davvero i servizi segreti hanno orchestrato tutto l’attacco dell’11 settembre, potrebbe essere vista come l’attuazione di una strategia alquanto classica e sperimentata nella storia: usare la disinformazione per indurre il nemico ad attaccare dove è più facile la difesa.

HO FINITO

Voglio dire, se volete entro nel dettaglio con le formule e con i calcoli, ma l’idea generale dell’unica ipotesi plausibile che riesco a formulare per spiegare il crollo delle torri senza chiamare in causa esplosivi penso di avervela illustrata.

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