Re: Modelli di trasferimento quantità di moto per il WTC1

Inviato da  virgilio il 9/7/2006 13:08:32
x i 16 piani:
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giusto, ma fare 16 piani all'inizio (partendo da velocità nulla) è diverso da farli alla fine dell'impatto (in velocità): metterli all'inizio allunga leggermente i tempi; comunque valgono tutte le vostre considerazioni per cui ok partiamo dalla cima ma, quando cronometriamo, il crollo dobbiamo essere sicuri che sia arrivato a terra anche l'ultimo piano

tempo di caduta:
il video ( http://www.911research.com/wtc/evidence/videos/docs/n_tower_ne.mov )

dura 15 secondi? sì

all'inizio il crollo è già iniziato? sì, la ciambella di fumo alla sommità lo indica; (da quanto boh! il commneto dice tre secondi facciamo anche due ma se volete toglierne di più guardiamo un'altro video)

alla fine è caduto a terra l'ultimo piano? boh! c'è polvere non si capisce ma per me no: solo a vista gli darei ancora un po' di tempo ma soprattutto quello che noi vediamo non il livello del suolo: siamo a livello dei grattacieli più piccoli, si vedono i tetti, a fianco dell'edifico rosso c'è un aspecie di campanile, prima di arrivare al suolo mancano ancora almeno una decina di metri: io minimo un secondo glielo darei ancora all'ultimo piano per toccare terra:

quindi ribadisco: tempo di caduta, per me, MINIMO 18 secondi!
(vedo che comunque da 12 sei già arrivato a 15 )

urto anaelastico:
<<è proprio l'energia cinetica persa che rompe la torre !>>
è quello che dico anch'io! Se nell'urto perde la massima energia cinetica la caduta sarà la più lenta possibile, la caduta calcolata così è la più lenta!
se ne perdesse di meno avrebbe più energia cinetica quindi andrebbe più veloce

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non ne sarei tanto certo
secondo me:

corpo A urta e se è tutto perfettamente rigido trasferisce senza perdite a B e niente si scalda (A eB si fermano e ripartono impulsivamente)

oppure i corpi non sono rigidi ma si deforma elasticamente in modo perfetto allora impattano, si deformano A rallenta e la sua energia cinetica viene immagazzinata elasticamente poi si "dedeformano" senza perditee l'energia elastica immagazzinata ritorna energia cinetica nel corpo B

oppure urto completamnete anaelastico i corpi si deformano come prima ma quella che prima era l'energia elastica si trasforma tutta in calore e non viene restituita;

nella realtà ci trovermo nel mezzo un po' energia elastica viene restituita ma non tutta (per una specie di isteresi)

modello domino di Judy Wood di certo non elastico! l'energia cinetica si conserva tutta e il primo piano a toccare il suolo lo toccherebbe contemporaneamente ad un grave in caduta libera: il piano sotto ferma il piano sopra ovvero si deforma decelerando il piano che gli cade addosso ma se così fosse il pinao colpito avrebbe resistito quindi il non dovrebbe ripartire ma tutto si fermerebbe
---edit: quest'ultimo paragrafo su wood non so neanche io cosa dice, comunque si avvicina al contrario di quello che intendevo! (grazie Max per avermelo fatto notare) vedere poi---

inizio: bella domanda Redazione!
comunque in generale per il motivo scatenante del considererei:
1 che mancano delle colonne (probabilmente più di quelle per cui era stata progettata: l'impatto è avvenuto a velocità più elevata con una forza distruttiva di tot volte (leggevo se ricordo bene, qui su LC, 3-10).
2 quando si calda la struttura non solo dimuisce le sue propreità "resistive" ma visto che l'acciaio si vorrebbe dilatare ma oltre un tot ne è impedito dal resto della struttura si creano azioni interne molto forti (es: se suna trave si vuole allungare di 2 cm ma non può e come se è soggetta ad una forza che l'accorcia di 2cm, che non sarà poca cosa!) adesso non so quantificare ma non penso sia trascurabile.

comunque non ti ho risposto lo so, il problema che poni è non tanto sul perchè ma sul come.... bisogna pensarci con calma!

saluti

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