Re: Film e propaganda

Inviato da  yarebon il 13/2/2014 17:50:14
Scelgo un film semplice semplice (cioè spudorato nella propaganda):

1)Forrest Gump di Robert Zemeckis (guarda caso uno dei pupilli di Spielberg, comunque c'è da dire che ha regalato diverse perle negli anni 80 come la trilogia di Ritorno al Futuro e Chi ha incastrato Roger Rabbit)
2) Tutte le scene in cui il portatore di handicap Forrest Gump primeggia, dalla guerra in Vietnam, fino al suo successo negli affari. Anche le scene con l'attrice Robin Penn Wright, personaggio nel film contro il razzismo, hippie, anti sistema quindi sballata, pericolosa, sovversiva e che rischia di morire, e viene salvata da Forrest (l'americano medio) che è perfettamente integrato nel sistema (lessi un'analisi su internet di come quel personaggio fosse un modo per screditare una persona realmente esistente).
3)Mostrare come il sogno americano sia aperto anche ai più deboli e ai "diversi", come ogni parte della storia americana anche più oscura (omicidio Kennedy e guerra del Vietnam) abbia un retrogusto di leggenda dove i buoni trionfano sempre e le poche mele marce periscono. Soprattutto l'America è sana e supera i suoi traumi non censurandoli, grazie ai buoni cittadini americani e ai suoi governanti che vogliono il benessere della società.
4) L'America è stata da sempre tra gli stati più razzisti del mondo dove l'integrazione del diverso non ha avuto un cammino semplice; il film preferisce lo strumento della favola per raccontare la storia della seconda metà del ventesimo secolo americana, fatta di accrescimento di lotte sociali, uccisioni di presidenti e leader politici, guerre genocide ecc.- Tutto viene fatto mostrando sotto un'ottica positiva la sua storia recente, senza un'autocritica. Lo strumento della favola è una buona intuizione, ma qui si utilizza per assolvere e mostrare in una luce favorevole tutti i traumi americani. Sarebbe stato meglio avere un approccio più critico, senza rinunciare all'impianto "favolistico". Anzi in questo senso il film è molto furbo, perché nasconde il suo intento di propaganda giustificandosi col fatto che la visione fatata e limpida della realtà americana, dipenda dalla mente semplice ed ingenua di Forrest, ciò non cambia tutto il discorso fatto in precedenza.
5) il regista sicuramente, con qualche imbeccata. Zemeckis rimane un follower più che un leader.
6) Gli americani e la loro immagine nel resto del mondo, si rafforza il loro patriottismo.
7) Anche questo come film non è brutto e lasciando stare tutto l'impianto sociologico culturale, può essere preso come una bella favola sul fatto che la diversità non deve essere un ostacolo nel raggiungere i propri scopi. Se si chiudono gli occhi davanti al contesto americano, tanto male il film non fa.

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