Re: DJANGO

Inviato da  Det.Conan il 23/7/2013 1:39:46
Qualche estratto :

"Ma Tarantino non si ferma qui. Egli offre anche una dura critica dell’identità ebraica, tracciando un paragone tra i protagonisti ebrei e nazisti.

A differenza dei protagonisti ebrei animati da una vendetta unidimensionale (I Bastardi Senza Gloria e Shoshanna), i nazisti di Tarantino sono più complessi e multidimensionali.

Per cominciare, essi presentano una dualità e perfino una contraddizione tra individualità e ruolo collettivo. Mentre i protagonisti ebrei presentano una convinzione che unifica il personale e il tribale nella ricompensa, il col. Landa, il “Cacciatore d’Ebrei” delle SS rimbalza tra edonismo e asservimento omicida nazista. Il col. Landa è anche un austriaco molto ben educato, un uomo colto e affascinante. Eppure, in pochi secondi potrebbe trasformarsi in una bestia mostruosa. Interpreta il suo comportamento in termini di produttività; sta 'facendo il suo lavoro'. Alla fine della giornata, è un detective e il suo compito è quello di individuare gli ebrei nei loro nascondigli. Il col. Landa è persino disposto ad ammettere che lui è bravo a farlo perché è in grado di 'pensare come un ebreo': può prevedere in che modo le persone che ‘mancano di dignità' potrebbero comportarsi. A differenza dei protagonisti ebrei che non sanno parlare nessuna lingua straniera, il col. Landa è immerso nella cultura occidentale. Parla correntemente l’inglese, il francese e l’italiano, oltre al suo nativo tedesco. A differenza dei protagonisti ebrei che sono concentrati su nient’altro che la vendetta, Landa tradisce infine il Terzo Reich solo per porre fine alla guerra e avere la pace in Europa. Inutile dire che riesce anche a garantirsi, allo stesso tempo, il suo futuro, negoziandolo con un ' pezzo grosso' americano.

Fredrick Zoller (Daniel Brühl), è un altro esempio di identità nazista multidimensionale. Zoller è un giovane eroe di guerra della Wehrmacht tedesca protagonista nell’ultimo film di propaganda di Joseph Goebbels Malgrado Zoller sia una macchina per uccidere decorata, egli è ben lungi dall'essere fiero di esserlo. L'aveva fatto per legittima difesa. Il suo affetto reale è il cinema. E' al cinema che incontra Shoshanna e si innamora di lei, ignaro del suo retaggio e del suo piano di vendetta. Mentre Zoller riesce facilmente ad allontanarsi dal suo ruolo di eroico soldato nazista o addirittura di macchina per uccidere, Shoshanna non è pronta neppure a prenderne in considerazione la possibilità. Lei è programmata per compiere la sua missione. Finirà per sparargli alla schiena e distruggere il comando nazista."

---------------------------------------------------------------------------------------------

"Con un racconto fantastico senza alcun interesse nei confronti di alcun tipo di veridicità storica o per quanto riguarda l’attenersi ai fatti, nel suo ultimo capolavoro Django Unchained, egli riesce a riportare alla luce i segreti più oscuri della Schiavitù. Elimina ciò che è occultato e, a giudicare dalla reazione di un altro genio cinematografico, Spike Lee, è riuscito a scavare abbastanza a fondo. Fa scendere in campo uno spettacolo stilistico sullo stile del Western e Tarantino riesce a scavare sotto ogni aspetto che solitamente ci consigliano di lasciare intatto. Abborda i concetti di determinismo biologico, di supremazia dell’uomo bianco e della crudeltà. Tuttavia, orienta la prospettiva anche sulla sottomissione, subordinazione e collaborazione degli schiavi. Il regista “ateniese” ha concepito una serie di personaggi ad immagine e somiglianza degli dei della mitologia greca. Django (impersonato da Jamie Fox), è un turbolento re della vendetta e Schultz (Christopher Waltz), un dentista tedesco che si ritrova a fare il cacciatore di taglie, è il maestro della perspicacia, della gentilezza e dell’umanità, ed ha un dente del giudizio gigante e scintillante posto sul tettuccio della propria roulotte. Calvin Candie (Leonardo DiCaprio) è il Padrone hegeliano (razzista) e Stephen (Samuel L. Jackson) è il Servo hegeliano. Quest’ultimo risalta in quanto personificazione della trasformazione sociale. Da un certo punto di vista, il rapporto tra Candie e Stephen potrebbe essere visto come una delle riprese cinematografiche più profonde e sovversive sulla dialettica servo-padrone di Hegel."

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=36&topic_id=7280&post_id=238247