10 sequenze - 10 pezzi di Cinema

Inviato da  Calvero il 1/12/2009 20:30:02
Questi momenti che ho colto di quest'Arte, li porto sempre con me. Ci inventiamo un Oscar personale, possiamo no? Ho raccolto dei momenti/sequenze che possono anche esulare dall'opera nella sua totalità. Ognuno avrà le sue opinioni in merito. Ho classificato i miei primi DIECI [comandamenti] come seguono. E spero vi incuriosiscano abbastanza. Ognuno di noi credo si può inventare il << miglior questo..>> o il << miglior quello...>>; quali regole dovrebbero mai mettere parametri fissi nei gusti? e allora ..mi lancio, sperando di non annoiare.

1) Miglior tensione psicologica e montaggio perfetto di un omicidio:

The Godfather.
La sequenza in cui Michael Corleone uccide Sollozzo e Il capo della polizia McCluskey nel ristorante. L'aria si taglia con un coltello.


2) Accoltellamento più spietato:

The Village.
Adrien Brody infila Joaquin Phoenix guardandolo negli occhi, e negli occhi di Joaquin ..i nostri.

3) Rabbia, disprezzo, furore meglio espressi in una recitazione:

La sottile linea rossa. Nick Nolte.
... si infuria con il suo sottoposto via radio al negarsi di procedere per un azione di guerra che porterebbe i soldati al macello. Un uomo e il suo codice, la guerra e i suoi poteri, le briglie maledette della gerarchia... [soltanto in lingua originale. Punto.]

4) Piano sequenza meglio elaborato tecnicamente in una scena d'azione:

ne - i figli degli uomini - ..tensione e dramma, disperazione e morte, destino e fuga, tutto dall'interno di un abitacolo di una vettura... ineccepibile, dinamico, stravolgente, geniale.

5) miglior climax raggiunto, reso tale da un protagonista:

The Matrix.
Neo "resuscita" al bacio di Trinity. L'agente Smith non comprende ; Neo si allinea alla sua realtà; i muri si deformano; i codici si svelano; i suoni implodono; gli agenti esterrefatti puntano e sparano; Neo alza lo sguardo.. gli occhi si schiudono e nella lucentezza di una verità esplosiva il suo respiro profondo diventa un.. NOOO. Gli spettatori sono sospesi..
Il mondo ha un nuovo eroe

6) momento più toccante nella storia del cinema:

Luci della città. Charlie Chaplin.
Tra i marciapiedi e un negozio di fiori. Il vagabondo non vuole dare la mano per ricevere la carità; la donna una volta cieca, che grazie a lui ha riacquistato la vista, insiste e lo chiama a sé. Lei non può immaginare chi sia, e ora ha una vita nuova. Lui si ritira, non vuole farsi riconoscere, ma lei è gentile e lui si perde nella felicità di averla guarita. Lei gli prende la mano per... tocca quella mano.. i suoi occhi tremano come foglie in autunno.. e il respiro si ferma; il vagabondo si arrende e capisce che lei ha capito; lei riconosce il suo benefattore in una coincidenza che fa fermare il tempo; la comicità diventa vita, e la vita si piega agli emarginati e a tutta la loro forza... da quel momento la magia ha un nome, per sempre.

7) miglior movimento di camera:

C'era una volta il West. Claudia Cardinale..
...lei giunge in città ..dalla banchina della stazione ferroviaria, si avvia verso gli uffici. Il nostro sguardo la segue come volesse venirci incontro, la prospettiva sinuosa si sposta negli uffici e come da lontano.. un dialogo silenzioso ci fa credere di non poterla seguire più, dai binari ad un ingresso; da un ufficio attraverso una finestra curiosiamo la protagonista come in una pantomima; da una finestra al tetto di uno stabile... L'arrivo e una ri-partenza; le valigie e le speranze corrono su una musica che adagia il sole del West al crescendo dell'altezza di una ripresa.. tutta in punta di piedi; lei, la perdiamo di vista.. ma il movimento della cinepresa continua il suo viaggio e dal tetto ormai sorvolato, il paesaggio si apre come un fuoco d'artificio sul brusio cittadino; eccola, è lì, l'abbiamo ritrovata mentre si perde insieme al traffico e agli accompagnatori. In pochi momenti il suo viso e i suoi occhi ce l'hanno descritta. Poi, da un piano intimista, si vola a una descrizione oggettiva.. l'intuito ci dice cosa accade ma nulla è spiegato.. tutto è suggerito da un movimento che ci lascia interdetti tra protagonista e panorama; tra vicenda e racconto visivo... e la favola del West continua. Grazie Sergio, grazie poeta delle immagini.

8) miglior momento horror:

Un lupo mannaro americano a Londra.
Il plenilunio è scattato. In un salotto di una casa borghese. Niente cigolii. Niente ombre sinistre. L'urlo è in contralto con le musiche. E' una fiammata nel petto del protagonista. Gli effetti speciali poco conta come giudicarli, anche se eccezzionali e meravigliosi.. ("81) il disturbo è insito invece nel raccapriccio di una fotografia che non vuole sottolineare niente nella penombra. Anche il mostro soffre. E di brutto. Il male non è morboso, è la rinascita; un parto, un atroce sofferenza di un licantropo che subisce sé stesso. Da poco, con una fascinosa infermiera, una storia d'amore lo stava rinnovando. Gli spettatori lo sanno, lo sapevano.. doveva capitare.. ma Landis, in un film che definire Horror non sarebbe pienamente corretto, sputa l'alchimia del cinema in una metamorfosi spietata che a ogni sussulto, insieme ci somministra una nota di dolore per la sorte del ragazzo. Tra il bene e il male.. i vertici di un "Horror" mai più recuperati...

9) miglior climax:

Il mucchio selvaggio. William Holden.
La gola del ragazzo è stata appena tagliata. Furente si innesca la prima e breve sparatoria. Il mucchio si ferma.. l'orda di militari è freddata nel silenzio surreale, gli sguardi, pistole e fucili alla mano, sono tutti infuocati ..scatterà di nuovo la sparatoria?.. il mucchio si guarda, tutti si scrutano, le molle dei grilletti stanno per scattare.. e i nemici pare quasi potrebbero farla finire qui. Holden sà, sà che il prezzo dell'attimo fuggente si respira tra il ghigno dei suoi compari.. è un momento soltanto, e lo zoom di Peckimpah perfora l'espressione di Holden. E' fatta. Che l'inferno si scateni. Chi sono i cattivi? non ci sono.. e non ce n'è per nessuno. Questo il prezzo. E le pistole fumanti sono la rabbia che scatena e distrugge ogni buonismo del cinema crepuscolare. <<Tutti sognamo di tornare bambini, anche i peggiori di noi. Forse i peggiori lo sognano più di tutti>>.

10) Miglior sequenza magica:

Lady in the water.
Lei ha compiuto il suo destino. Quelli del condominio (l'umanità) hanno salvato lei. Ora però l'aquila deve riprenderla.. portarcela via, così è il suo destino. Sotto il temporale e la notte del Fato, ognuno di loro ha trovato la sua strada. L'abbraccio tra lei e lui è ripreso attraverso l'acqua della piscina. Un lampo illumina di più la notte.. e tra le sfocature frastagliate della pioggia, i contorni dei protagonisti appena riconoscibili sono sovrastate dall'arrivo della gigantesca aquila. La musica quasi si ferma alle ali che si piegano su Story.. e il nostro cuore si apre con gli occhi al cielo della notte; anche i più scettici sono fermi nel sogno che li ha appena toccati. La realtà si trasfigura sotto il tocco magico di Shyamalan. L'oscurità del buio non è più tale, e si rivela come un portale per una nuova Era in arrivo. Sulle note di un panorama che si fà sempre più piccolo da lassù.. la cinepresa ritorna su Cleveland che non balbetta più, mentre la sua figura va scomparendo insieme alla gioia e alla malinconia che sappiamo lo coinvolge. Questa favola della buona notte, lascia gli spettatori il con il naso all'in-sù. Anche noi crediamo a Lady in the water.

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