Effetti dello spargimento di alluminio

Inviato da  Zret il 29/6/2006 13:39:29

Articolo di Zret su Scie Chimiche (Chemtrails)



In seguito ad analisi chimiche, è stato possibile accertare la presenza anche dell’alluminio, tra i metalli diffusi nell’atmosfera con la perversa, infame operazione “scie chimiche”. L’alluminio è un metallo bianco argenteo, leggero, duttile e malleabile, eccellente conduttore termico ed elettrico. Ha una grande affinità per l’ossigeno e, se finemente polverizzato, brucia a contatto con l’aria. Questo metallo ha proprietà altamente elettropositive ed è perciò un energico riducente, ossia perde elettroni in caso di reazione con un’altra sostanza che, invece, li acquista ed è detta ossidante.

Credo che le conseguenze della dispersione di questo elemento ricavato dalla bauxite siano piuttosto semplici da comprendere anche sulla base di osservazioni empiriche: infatti chiunque può osservare che i fogli di alluminio, usati per avvolgere e conservare alcuni alimenti, riflettono la luce. Per mezzo della funesta attività legata alle scie velenose, si assiste ad una riduzione dell’irraggiamento solare: la luce irradiata dalla nostra stella è intercettata da una coltre biancastra densa ed assai estesa, mentre, contemporaneamente, l’energia termica che si sprigiona dalla Terra resta intrappolata nell’atmosfera, accentuando l’effetto serra. Come i vetri di una serra, alcuni componenti dell’atmosfera (vapore acqueo, polveri sottili, biossido dii carbonio, allume di alluminio…) assorbono e riverberano verso il basso le radiazioni infrarosse emesse dal suolo sotto forma di calore, ostacolando così la dispersione dell’energia dalla Terra verso lo spazio.

In questo modo si ottengono vari scopi: attenuando l’irraggiamento solare, si danneggia la fotosintesi clorofilliana, che è alla base della produzione di ossigeno e della trasformazione del carbonio inorganico, inservibile per gli organismi eterotrofi, in carbonio organico assimilabile; si aggrava l’effetto serra con l’estremizzazione dei fenomeni climatici (siccità, uragani…); si influisce sull’umore degli esseri viventi per i quali la luce è necessaria non solo sul piano biologico, ma anche sotto il profilo psicologico.

I fini ultimi degli aguzzini dell’umanità, con cui spesso collaborano “ambientalisti”, “economisti” ed “esperti” a vario titolo, sono i seguenti: causare danni irreversibili agli ecosistemi ed all’agricoltura che non si avvale di sementi geneticamente modificate; incidere pesantemente sul bilancio idrico (diminuzione delle precipitazioni); far aumentare i consumi di elettricità durante i lunghi periodi torridi, a causa dell’uso abnorme di ventilatori e di condizionatori d’aria; creare l’ambiente di coltura adatto alla proliferazione di virus e batteri; colpire le attività turistiche…

Non è da escludere che i prestigiatori presto trarranno dal cilindro la risoluzione per l’accresciuto fabbisogno energetico: il nucleare! Essi creano i problemi e, per fingere di risolverli, ne creano altri ancora più gravi.

Fonti:

Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005 sotto le voci alluminio, effetto serra, fotosintesi clorofilliana
Zret, Scie chimiche: un fenomeno inquietante

Ringraziamenti

Ringrazio per la consulenza scientifica Phantom XIII e, per quella iconografica ed editoriale, Straker.

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