Re: LET THEM KNOW!

Inviato da  Jck il 8/3/2006 12:51:54
Sul possibile coinvolgimento di docenti di ingegneria strutturale nelle ricerche sui fatti dell'11 settembre io sono molto pessimista.

Vado riflettendo su questa possibilità ormai da parecchi mesi.

Il motivo del mio pessimismo è fondamentalmente legato ad un fatto ben preciso: l'ASCE (American Society of Civil Engineers) è coinvolta al 100% nella strategia di insabbiamento dei fatti avvenuti l'11 settembre.

Questo è il link alla copertina (formato pdf) del documento prodotto dalla FEMA in cui si analizza (eufemismo) il crollo delle torri gemelle e del wtc7.

Guardate nell'angolino in basso a destra della copertina e troverete in bella vista il simbolo dell'ASCE.

Quella che avete visto, tanto per intenderci, è la copertina del documento dove è possibile trovare l'ormai mitica frase (la cito così come la ricordo): "...ad oggi non è ancora chiaro il motivo per il quale il wtc7 sia crollato".

Minchia! E meno male che sono gli esperti.

A questo link, se volete farvi quattro risate, potrete scaricare l'intero documento. Il capitolo sul wtc7 è il numero 5 e la frase incriminata dovrebbe essere nelle conclusioni.

Ora provate a vedere quante sono le riviste scientifiche pubblicate dall'ASCE a questo link. Provate a scorrere il cursore della finestrella dove c'è la lista delle pubblicazioni ed avrete un'idea del "peso" di questa associazione.

Per chi non fosse addentro al mondo accademico, mi permetto di portare alla sua conoscenza il fatto che una via obbligata per fare carriera è quella di produrre pubblicazioni scientifiche e di riuscire a farsele pubblicare. Tanto più importante è la rivista dove si riesce a pubblicare un lavoro scientifico (il prestigio deriva fondamentalmente dall'altisonanza dei suoi revisori), tanto più quell'articolo sarà "pesante" nel curriculum del ricercatore in carriera.

Le pubblicazioni dell'ASCE sono, almeno per quanto riguarda il ramo dell'ingegneria civile, le più prestigiose in assoluto. Precudersi la pubblicazione in quelle riviste significa, in soldoni, dire addio alla propria carriera universitaria.

Ecco perché la vedo nera sul coinvolgimento di un qualche "accademico" del ramo dell'ingegneria strutturale.

E' vero che si stanno un po' per volta attivando accademici di varie discipline (prof. Jones in testa) per chiedere a gran voce la riapertura delle indagini sui fatti del 911, ma è anche vero che scorrendo la lista degli associati non ho mai visto nessuno del campo dell'ingegneria strutturale. Almeno fino ad oggi.

Mi pare di aver già postato da qualche parte un commento proprio su questo fatto, ma non ricordo esattamente dove.

Anche se ho lasciato l'università già da qualche anno per un più sicuro posto da insegnante, sono comunque rimasto in contatto con alcuni ricercatori e professori del ramo strutturale. Ogni tanto ci scappa una collaborazione.

Proprio in questo periodo sto portando avanti una di queste collaborazioni. Neanche un paio di settimane fa ho avuto l'occasione di lanciare un sassolino. Dopo aver a lungo discusso con un prof. sul lavoro che stiamo portando avanti, al momento del saluto mi sono sentito chiedere: "... ma tu cosa fai nel tempo libero?". Io ho risposto che stavo interessandomi al crollo delle torri gemelle. Silenzio. E poi lui mi fa: "... fai ricerche anche su internet, vero?". Io rispondo di si e lui, serio in viso, saluta, si gira e se ne va.

Probabilmente ci tornerò su in futuro, ma mi sono fatto l'idea che lui già sa. Anzi, a questo punto credo proprio che lo sappiano già in molti ma che, per i motivi che ho sopra specificato, nessuno farà mai il primo passo.

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