Re: Progetto proiezione IG a Napoli

Inviato da  florizel il 8/12/2006 23:51:58
Ciao, GreatGig. Confesso che a leggerti mi sta venendo il sangue amaro, e prima che un vago senso di angosciante impotenza si impadroni di me vorrei tentare di dissuaderti dalle tue convinzioni di cui ammiro la tenacia, molto meno i contenuti. E lo faccio offrendoti qualche spunto di riflessione.
Tu dici:
Citazione:
In ogni campo l'umanità agisce organizzata

Ed indichi nel “partito” lo strumento dell’organizzazione. Cioè: il partito al servizio dell’umanità.
Se questo fosse vero, dovrebbe essere altrettanto vero che il tuo partito non dovrebbe porre veti alla necessità di fare luce sulla tragedia dell’11/9, ma anzi essere in grado di raccogliere l’esigenza della verità e farne motivo di lotta sociale. Invece, cosa ci troviamo di fronte? Delle “condizioni” da rispettare, con cui barattare la richiesta della verità su circa 3000 morti, due guerre, e progetti di sterminio sistematico;
e questo, nel nome di “accordi politici” che ieri avrebbero arginato la rabbia e la protesta di un’intera società civile, e che oggi garantiscono la “tenuta” di questo governo responsabile come quello precedente della più totale omertà ed indifferenza verso quelle carneficine. Senza volersi pronunciare sugli aiuti “concreti” dati da entrambi al “nemico imperialista”.
E’ questa l’organizzazione di cui parli? E’ l’umanità ad organizzarsi, o è il “partito” ad organizzare la società civile secondo i suoi scopi e le sue mire?
Parli del Pci:
Citazione:
Rivendico invece la sua capacità di vivere nella società italiana, di fare elaborazione politica e culturale indipendente, di innervare un tessuto sociale che parlasse il linguaggio della solidarietà, della collettività.

C’è molto poco da rivendicare, credimi. L’ elaborazione politica e culturale “indipendente” era necessaria a tenere per le palle e a bada forze sociali VIVE , ed a garantirsi una penetrazione politica all'interno delle realtà lavorative e sociali che impedisse lo sbocco verso un’agitazione destabilizzante per le istituzioni e per l’economia.
Citazione:
A patto di non teorizzare un'anarchia perfetta, non capisco come si possa essere contrari aprioristicamente alla divisione dei ruoli.

L’Anarchia non è perfetta nelle sue forme di attuazione, ma nel suo continuo aspirare ad essa, lo è nella tensione alla libertà e nel rifiuto delle gerarchie, e nel suo presupposto alla responsabilità diretta di ognuno. E, soprattutto, nell’aspirazione ad eliminare ogni forma di coercizione e di potere di esseri umani su altri esseri umani.
E la divisione dei ruoli non è un crimine. Può essere uno strumento organizzativo valido, volendo. Diventa però un’insidia ed una menzogna quando i ruoli sono gerarchizzati, quando le tue richieste devono essere passate al vaglio delle esigenze di una classe dirigente il cui rapporto con la “base” non è vicendevole, ma a senso unico.

Si può affermare, ad esempio, nel caso di un qualsiasi partito, che la “minoranza” della classe dirigente sia “sottomessa” alla maggioranza dei membri del partito? Non si è mai visto. E mai si vedrà.
Guarda che paradosso:
Citazione:
La maggioranza della popolazione, che oggi è oppressa, sfruttata e umiliata da una piccolissima minoranza, ha bisogno di rappresentanza politica.

Allo stesso modo, la maggioranza nel “partito” oggi soffre il disinteresse cronico della minoranza “dirigente” che promette di rappresentarla “politicamente”.

Mi rendo conto di aver saltato diversi argomenti che hai riportato nei vari post, ma mi si sta annodando l'intestino a forza di vedere tanta buona volontà e tanta passione ancora una volta "incanalata" in trappole abilmente tese e difficili da scorgere.

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