Re: Progetto proiezione IG a Napoli

Inviato da  GreatGig il 21/11/2006 0:04:47
E allora: il progetto del titolo del topic, si è realizzato venerdì sera.
E' andata davvero molto bene, sono molto soddisfatto.

Alle 19 in punto il manipolo di rappresentanti di Luogocomune era già sul posto, battendo il traffico e ogni difficoltà nel localizzare il nostro circolo.
L'ora successiva, spesa assecondando il fisiologico (o forse patologico ) ritardo degli amici e dei compagni, vedeva già fiorire le discussioni, neanche quasi il tempo di presentarsi.
Se devo individuare una caratteristica della serata, scelgo immediatamente l'enorme varietà dei temi toccati nelle discussioni "preliminari" e nelle 2 ore abbondanti del dibattito seguito alla proiezione. A prescindere dalle divergenze di opinione, dalle differenze di storia e di cultura, è stato evidente lo spessore e quasi l'avidità nel confrontarsi.
E' partito in quarta shevek parlando delle origini del partito nazionalsocialista, abbiamo finito discutendo di Israele ed Hamas e della situazione dell'università italiana. Passando per la storia della sinistra in italia, il movimento pacifista, Prodi o non Prodi, il ruolo dei partiti, la storia di praticamente tutti gli attentati dal dopoguerra ad oggi, ogni sorta di complotto

Nel mezzo, Inganno Globale e l'11/9, lo stupore, le bocche aperte, le risate sull'impresa di Silverstein, lo sgomento sulle immagini degli squibs delle Torri. Quanto mi aspettavo, perciò sono contento.
Eravamo oltre le 20 persone, forse 25. E molto eterogenee. (Il Circolo è abitato dalla "vecchia guardia" dei rifondaroli doc e da un nutrito gruppo di ragazzi, vicino sì al partito, ma che usa i locali come posto per stare insieme, e che è più a digiuno di politica). Tutti quelli che hanno visto il video non hanno avuto più dubbi che sotto la coltre della storiella che ci hanno raccontato, c'è molto, ma molto di oscuro e di losco.
(Ho dovuto promettere svariate copie del film )
(Posso dire di aver avuto ragione, nella mia breve introduzione al film, nel dire che il punto che più colpisce e che più ci deve spingere alla ricerca e alla diffusione della verità è il rendersi conto di aver accettato una verità preconfezionata a poche ore dall'accaduto, senza aver mai avuto un dubbio, senza aver mai pensato, mentre si parlava del 5 processo per la strage di piazza Fontana, che era davvero strano che il più grande attentato terroristico della storia avesse una soluzione così facile e immediata? Da telefilm, dopo 2 ore sapevamo tutto)

Quindi, il dibattito, le domande sugli spetti tecnici, dove sono finiti i passeggeri, cosa dicono i parenti delle vittime. Shevek risponde con prontezza e la via verso un dibattito più profondo, più politico, diventa in discesa.
I dubbi e i timori di floritzel sulla funzione dei partiti e sulla possibile via d'uscita immaginata dall'Impero o dai suoi antagonisti al momento della venuta alla luce della verità sull'11 settembre, ci turbano e infiammano il dibattito. Mi accorgo purtroppo che molte unità informative hanno per noi del Prc il valore della rivelazione (le agenzie di stampa che in realtà sono un solo gruppo, la società di traduzione dall'arabo in mano a un ex dirigente del mossad...) e che fanno istintivamente sorgere la diffidenza (che forse è sana, intendiamoci) verso una discussione così "avanzata".
Qualche accusa di "dietrologia" è forse anche volata, ma la conclusione della serata tutti in pizzeria e la promessa di tornare a incontrarsi e a discutere insieme dimostra il buon esito di questo progetto.

Oddio, mi avevano chiesto un breve resoconto

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