Re: Progetto proiezione IG a Napoli

Inviato da  florizel il 16/11/2006 23:26:46
Citazione:
Del Wtc7, della cronologia di quella mattina, dei giudizi degli istruttori di volo sui dirottatori etc non sapevamo nulla. Nulla. E fino a prova contraria ritengo che, che so, Migliore o Bertinotti non avessero conoscenze migliori delle mie al riguardo.

Difatti, il ruolo di Bertinotti o di Migliore è quello di discutere di eventuali notizie, non di diffonderle.
E’ per questo che ho citato “Liberazione”, un organo informativo del prc, scritto da giornalisti inequivocabilmente a conoscenza di quanto già da anni circola in rete sull’11/9, e a cui molti lettori hanno anche scritto, a riguardo.
Immagino che un minimo di interscambio tra partito e organo informativo sia ancora vigente, o mi sbaglio?
Citazione:
Fammmi capire, pensi che io non mi sia mai chiesto nulla sull'11 settembre perchè sto in un partito? E gli altri 56 milioni 999 mila etc italiani?

La situazione di stupore che si è manifestata ad ogni proiezione di IG ti dà ragione. Quello che intendo dire è che non credo affatto che una classe dirigente strettamente istituzionalizzata non fosse a conoscenza dei “dubbi” sull’11/9, considerando anche che essi non sono stati espressi solo dalla società civile, ma anche da autorevoli personaggi, come Griffin, ad esempio, i cui scritti difficilmente sono ignorati.

Quello che dovrebbe farti riflettere, è proprio la rinuncia (o scelta programmata? O cambio di rotta strategico?) del prc, e dei partiti in generale, a cogliere ciò che avviene “dal basso”.
Che si salti un quotidiano nazionale, passi. Ma delle associazioni dei parenti delle vittime si sapeva già da un pezzo, dai quotidiani statunitensi, ad esempio.
Citazione:
Rigiro la domanda a te: quale credi che isa lo strumento per intervenire in maniera efficace sulla società, sui mezzi di comunicazione, sulle decisioni politiche, sulla cultura?

Per risponderti, devo necessariamente ribaltare il tuo punto di vista.
Non credo che qualcosa o qualcuno debba intervenire sulla società civile, è semmai il contrario.
Un’analisi più globale, ed approfondita con occhio disilluso, della storia della sinistra istituzionale mette in evidenza dei “cambi” di linea politica determinanti il suo ruolo di oggi, e la condizione di immobilismo a cui è stata condotta la società civile.
Mi spiego meglio (ci provo, il politichese mi urta): negli anni in cui il “partito” trainava le “masse”, quella determinata linea era funzionale all’intermediazione tra esse e le istituzioni, le quali erano l’approdo, e non il punto di partenza, come già prima aveva, con evidente fallacia, prospettato la rivoluzione sovietica.
Con il tempo, abbiamo assistito ad un graduale ed irreversibile arroccamento della sinistra su posizioni stataliste (non entro nei dettagli, seppur necessari, oltre che intuibili, perdonami) tali da ribaltare completamente le premesse politiche precedenti: il “partito” non era più il portavoce di quegli ideali, e l’elemento di congiunzione capace di veicolarli in ambito istituzionale, ma è passato a sua volta ad essere interlocutore istituzionale della società civile. Debitamente a distanza da essa.
Personalmente, la mia scelta anarchica scaturisce da una riflessione che prescinde e travalica la contingenza del “partito comunista italiano” e la sua storia. Semplicemente, credo che il “socialismo” sia solo, e NON necessariamente, un passaggio verso qualcosa di sempre dinamico, che deve necessariamente prescindere dall’idea di uno STATO. “Sociali” sono gli individui, non le istituzioni. E gli individui non sono SOLO “socialità”, ma anche altro. e che non sia necessario organizzarsi in un partito, per organizzare la propria e l'altrui esistenza.
Citazione:
Io credo che possano ancora essere le grandi strutture organizzate della società civile: partiti, sindacati, associazioni.

Certo, questo si è verificato anche durante la Rivoluzione anarchica di Spagna del 1936. Ma quelle organizzazioni erano un mezzo, non un fine.
Onestamente, possiamo considerare tali i partiti, i sindacati e le associazioni di oggi?
Citazione:
Non conosci il mio partito, la sua organizzazione. Ho esperienza per Napoli, che peraltro è la più grande federazione d'Italia.

Ci ho militato per circa 15 anni, tra vari “lascia e prendi”, e quello che vedo oggi è esattamente quello che già in molti temevamo. Se potessi, oggi, tornare indietro, ti giuro che non darei un’oncia della mia energia a quella gente.

Continuo dopo, con calma.
Ciao.

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