Re: Filmati Speciale TG1

Inviato da  Henry62 il 22/5/2006 11:24:49
Ciao RedDragon (un nickname che incute... rispetto),
a parte le battute, ti ringrazio per la tua partecipazione al dibattito.
Io penso che innanzi tutto il Pentagono é l'unico bersaglio militare colpito nel giorno dell'attentato e di conseguenza, anche per scongiurare altre offese simili, é immediatamente scattata la fase militare di sterilizzazione dell'informazione, seguita da una tipica di disinformazione e minimizzazione dei danni, tesa a tutelare sia l'immagine delle forze armate (che ne escono molto malconce in termini di efficienza dimostrata, sia nel caso di attentato vero che di cospirazione interna), che nel voler proteggere caratteristiche costruttive e di protezione di un edificio che comunque ha un ruolo determinante nella struttura organizzativa e decisionale della catena di comando, coordinamento e controllo.
E' del tutto normale che siano state sequestrate tutte le documentazioni in mano a privati, anche per evitare speculazioni commerciali, con il motivo della sicurezza nazionale.

Per quanto riguarda il profilo di volo, ti parlo da profano in termini di volo ma con il comune buon senso che chiunque abbia un'esperienza militare può avere, credo che se l'aereo fosse picchiato dall'alto, avrebbe provocato molti più danni e, forse, avrebbe creato seri problemi a livello di piani sotterranei... Quindi il profilo di volo che, secondo l'ufficialità, si é concluso con un impatto orizzontale, non credo sia dovuto ad un caso ma ad un preciso intento di mettere fuori gioco eventuali difese di punto antimissile, che avrebbero abbattuto in volo l'aereo.
L'inviluppo di protezione di un edifico militare circondato da abitazioni civili deve per forza di cose avere delle falle a livello del suolo - immaginate cannoni gatling sparare contro grattacieli per abbattere un aereo in volo a bassissima quota?
Quindi emerge chiaramente da un'analisi di questo tipo che un attacco al Pentagono non può essere scongiurato "all'ultimo momento", perché impossibile da realizzare a meno di scatenare un danno inimmaginabile da fuoco amico sui sobborghi circostanti - senza considerare che comunque si aprirebbero sempre i problemi della saturazione della capacità di intervento delle difese (immaginate 2 o più aerei che convergono sullo stesso bersaglio da parti differenti).
Quindi l'ipotesi di protezione del Pentagono non può che essere basata sull'intercettazione a distanza di eventuali aereomobili considerati aggressori, ma i corridoi aerei hanno abbastanza tolleranza per evitare abbattimenti "accidentali" di normali liner fuori rotta per guasti o errore umano?
Il problema vero, come dicevo, é che se tutto é giustificabile con l'impatto di un grande aereomobile, compatibile per dimensioni con quelle di un Bo757/200, il problema dei rottami é l'unico che non mi riesco di spiegare.
Questo, ribadisco, non vuol dire che necessariamente si debba concludere che non é accettabile, ma in questo momento mancano precedenti che consentano di capire quale sia la dinamica della frattura delle strutture di un aereomobile con un impatto ad alta velocità ed in presenza di conseguente incendio.
E' vero che nel caso del WTC non risulta che all'esterno della facciata dell'impatto siano caduti rottami di grandi dimensioni (ali o impennaggi di coda) e che anche in quei 2 casi tutto sia stato distrutto nell'impatto contro le travi di acciaio; é vero che almeno uno dei motori é stato trovato alcune centinaia di metri oltre la zona dell'impatto... ma le Torri erano edifici molto diversi dal Pentagono ed é impossibile fare paralleli fra i 2 tipi di attentato.
Ciao


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