...presunta dinamica di AA 77

Inviato da  shm il 25/6/2008 19:57:25
Laddove si sviluppi l’ipotesi della dinamica di un impatto, coerenza vuole che le conseguenze scaturite da tale ricostruzione, vengano studiate successivamente.

Cioè:
- prima la ricostruzione della dinamica
- …in seguito, s’ipotizzano le conseguenze

Ma i “debunker”, evidentemente, non sono coerenti…
Un articolo di uno di loro, Henry62, intenderebbe, con spunti e assunti (…da cartoni animati), fare chiarezza sulle dinamiche d'impatto di AA 77, su alcuni danni alla facciata del Pentagono e ipotizzare che fine abbia fatto la fantomatica “coda” del velivolo.

...come spunto di questo topic, quindi, il suo “parto”:
http://www.google.it/search?sourceid=navclient&aq=t&hl=it&ie=UTF-8&rlz=1T4GGIC_itIT251IT251&q=henry62
(Avverto che per comprendere a fondo ciò che esprime la persona, bisogna leggerselo diverse volte… ma occhio ai mal di testa!)

Poiché è con la logica (e non la pseudo-logica) che si potrebbe affrontare l’argomento, illustrerò prima la dinamica dell’aereo e poi le conseguenze.

...tra virgolette riporto alcuni estratti dell’articolo di Henry62:

"...l'aereo ha impattato la facciata dell'edificio con un angolo di inclinazione rispetto alla normale alla facciata di circa 42°, con l'ala destra più alta rispetto alla sinistra.
Ricordo anche che il motore destro avrebbe impattato il generatore, facendolo ruotare su sé stesso, per effetto del violento urto, in senso orario e lasciando su di esso dei danneggiamenti compatibili dimensionalmente con il motore ed il profilo di un attuatore dei flap.
Una immagine di un passaggio ad alta velocità e a bassa quota di un bimotore di linea ci consente di apprezzare l'entità del fenomeno di deformazione elastica delle ali (l'aeroplano non è un Bo757, ma il concetto è il medesimo).



(metto il video in luogo dell’immagine)


Se consideriamo semplicemente per confronto la maschera del rettangolo giallo (la foto è sul post di Henry62), è possibile apprezzare il comportamento dinamico delle ali, in particolare delle porzioni esterne che l'inflessione verso l'alto porta ad una notevole variazione delle distanze da terra rispetto alla posizione statica.
E' quindi evidente che non sia possibile prescindere da questo fenomeno nell'analisi dell'impatto di AA77 al Pentagono, dato che anche minime differenze di quota possono costituire elementi di calibrazione del tipo "passa/non passa" per validare o meno ipotesi di ricostruzione.
Credo sia davvero importante concentrare l'attenzione sulla deformazione verso l'alto del terzo esterno delle ali.

...............



…questa è l’introduzione piuttosto confusionaria che, irrimediabilmente, anziché soffermarsi ad argomentare una dinamica prosegue addentrandosi immediatamente allo “studio” delle conseguenze di questa.

Quindi, per coerenza, continuo con la dinamica lì esposta, per valutare se le ipotesi conseguite sono corrette oppure no.

Bisogna arrivare quasi alla fine dell’articolo per avere, infatti, un cenno grossolano della dinamica ipotizzata della traiettoria seguita da AA77, estratti:

“Avendo le idee più chiare su come è fatto lo stabilizzatore verticale, è necessario ora valutare la dinamica dell'impatto per capire dove andare a cercare la traccia eventualmente lasciata dallo stabilizzatore verticale.
L'aereo colpì il palazzo proveniendo da una traiettoria inclinata, nel piano orizzontale da destra verso sinistra, e nel piano verticale con l'ala destra più alta della sinistra.
Nel piano verticale lo stabilizzatore ruota perciò in senso antiorario, mentre nel piano orizzontale la composizione del moto di oggetti che impattano in tempi successivi comporta un ulteriore piccolo shift verso sinistra.
Per questo motivo è del tutto errato cercare danni sulla verticale del punto di impatto della fusoliera.
E' importante invece evidenziare che il contatto avviene fra la facciata e la parete destra dello stabilizzatore verticale, per cui il vertical fin viene colpito nella sua zona meno resistente agli urti e, allo stesso tempo, in maniera tale da determinare una insostenibile flessione accompagnata da avanzamento verso la facciata.
In pratica si crea uno sfregamento progressivo, più che un vero urto, il tutto in pochi istanti di secondo.
Questa dinamica comporta che i danni sulla facciata non possano che essere degli sfregamenti superficiali, frammisti a zone delimitate di maggior danneggiamento puntuale create dall'impatto degli attuatori e degli elementi più resistenti.
Non si deve dimenticare poi che l'entrata della fusoliera nel palazzo, con la creazione di un foro in cui la fusoliera si è completamente infilata fino alla coda, ha creato una sorta di guida (una specie di imbuto, per dirla in termini molto più terra terra), in cui il bordo superiore del foro ha praticamente distrutto tutto ciò che, progressivamente con la penetrazione/destrutturazione della fusoliera, arrivava ad impattare (anche in virtù dell'inclinazione della traiettoria dell'aereo nel piano verticale).”

............


Henry62 si sofferma ad ipotizzare che il reattore possa essersi distrutto all'impatto con il generatore.

I dati presi in considerazione da Henry62 sono:
- il presunto aereo si dirigerebbe verso la facciata con un'angolazione di 42°
- l'assetto, rispetto all'asse di rollio, sarebbe inclinato, per cui l'ala destra risulterebbe più alta rispetto a quella sinistra
- Il reattore di destra dell'aereo colpirebbe un generatore in prossimità dell'edificio, che per effetto dell'urto si sposterebbe su se stesso in senso orario...
- Nel piano verticale lo stabilizzatore ruota perciò in senso antiorario, mentre nel piano orizzontale la composizione del moto di oggetti che impattano in tempi successivi comporta un ulteriore “piccolo shift verso sinistra”. Per questo motivo è del tutto errato cercare danni sulla verticale del punto di impatto della fusoliera.”



Nell’ipotesi di Henry62, il punto determinante un’erronea interpretazione della dinamica è costituito dal quarto punto elencato.

Sulla traiettoria seguita dal velivolo avverrebbero diversi impatti che ad un aereo normale procurerebbero una qualche instabilità, dovuta sia alle forti vibrazioni conseguite e sia a delle sollecitazioni influenti sulla traiettoria stessa.

Ad una velocità di 850 km/h, attribuita ad AA77 in avvicinamento, ipotizziamo che i presunti impatti sui pali non provochino nessun danno e soffermiamoci all’urto del reattore destro sul generatore.

Il generatore è immobile…

Per effetto del passaggio dell’aereo subirebbe un brusco spostamento in senso orario.

Il generatore pesa diverse tonellate, dalle 12 alle 15, al passaggio dell’aereo verrebbe spostato come un nonnulla, dal reattore “appeso” sotto le ali dell’aereo… e ruoterebbe di alcuni metri su se stesso.

La velocità di 850 km/h sembra, oltre che pari ad una velocità impossibile, rendere una struttura delicata come quella di un aereo di linea, un oggetto indistruttibile e indifferente alle sollecitazioni e impassibile agli urti…

Elenco ora una serie di dati non considerati da Henry62:
- L’assetto a picchiare del velivolo nella traiettoria ricostruita dai “debunker” è stata corretta da 3,65° a 4,9°…
http://debunkerfakeblog.blogspot.com/2008/06/fake-blog-undicisettembre-quanto-fa-2-x.html

- Non sono state prese in considerazione, nella giusta maniera, le sollecitazioni che ha subito l’aereo, non solo dal punto di vista strutturale ma anche dinamico

- È erroneo credere che vari impatti costituiscano soltanto un “piccolo shift” in seno alla traiettoria di un velivolo a tutta velocità


Le sollecitazioni sono costituite dall’urto del generatore: a meno che, non si voglia credere che il generatore si sia spostato, ma l’aereo non abbia subito influenze sulla traiettoria...

In effetti il generatore si è spostato di alcuni metri in senso orario, non si spiega perché l’aereo non debba risentirne di questo urto.

Senza entrare nel merito degli urti dei pali che da soli avrebbero determinato seri danni al velivolo, è utile descrivere l’effetto indicato da Henry62 nell’introduzione, in cui si accenna alla “deformazione elastica delle ali”.

La comprensione di questo, sarà utile anche in seguito.

Nel video da me segnalato e nella foto indicata da Henry62, dove si può osservare questo fenomeno, il pilota sta facendo un volo radente.

La portanza è la forza responsabile del sostentamento di un aereo.

Nel caso specifico, il pilota sta dando pieni motori.

… l’aereo dando potenza acquisisce velocità verticale (…prendendo quota).
http://www.aeronautico.net/lt03.htm

Per effettuare tale volo, dato l’effetto portante, sostentante l’aereo verso l’alto, il pilota si trova a spingere sul volantino(cloche), per non fare alzare il muso dell’aereo (…e non fargli prendere quota) in modo da ottenere un volo in piano…

Le ali generano portanza tramite le forze aerodinamiche agenti su di esse, perciò, mentre l’aereo viene spinto verso l’alto, la fusoliera viene tenuta abbassata tramite il comando sulle superfici mobili…

La conseguenza di tali azioni produce l’effetto visibile nella foto e nel video sopra…

Questa sequenza determinerebbe l’azione che si presume abbia dovuto conseguire Hanjour in approccio alla facciata del Pentagono…

In fase di detta manovra, un impatto tremendo subito dall’aereo procurerebbe sollecitazioni alle ali non certo trascurabili. Una di queste porterebbe all’immediato abbassamento della portanza. Nel video seguente è mostrato un disastro in cui ben si può notare come si comportino le ali in caso di forti sollecitazioni. Nel caso specifico l’impatto è verticale, non orizzontale e di lato (…impatto del reattore destro) come quello accorso ad AA77. Le sollecitazioni, sono dovute al pesante atterraggio contro il suolo e all’improvvisa diminuzione di velocità.



Ad AA77, dopo il passaggio tra i pali, gli si attribuirebbero due impatti: uno pesante del reattore destro sul generatore ed un altro, del reattore sinistro, che più che un impatto, si potrebbe ricondurre ad un infinitesimo sfioramento del muretto rasoterra della vent-structure che causerebbe il distaccamento di una parte di muratura.

Il confronto dei due danneggiamenti dimostrerebbe chiaramente quale tra i due potrebbe aver influito di più sulla traiettoria del presunto velivolo e quale tra i due avrebbe meglio caratterizzato un freno in seno alla direzione della parte colpita dall’aereo.

In questo video ci sono dei particolari utili a spiegare alcuni particolari relativi allo svolgimento delle dinamiche in questione:



Nel video si vede che l’aereo plana inclinandosi, sull’asse di rollio, verso sinistra (ala destra più alta rispetto all’ala sinistra), e sempre a sinistra sull’asse d’imbardata.

Anche qui ci sono due impatti di cui uno più pesante rispetto all’altro…
- Impatto primario:
L’ala sinistra, si “appoggia” pesantemente impattando disastrosamente il suolo. Tale punto d’appoggio, costituisce un perno di rotazione della cellula dell’aereo, che grazie all’ala destra più veloce influenzerà oltremodo la traiettoria del velivolo in una rotazione più segnata verso sinistra.

- Impatto secondario:
il reattore dell’ala destra colpisce frontalmente le barriere sistemate a terra senza costituire un’influenza significativa, se non parzialmente correttiva, sulla traiettoria del velivolo…

L’impatto più pesante ha costituito per il velivolo un perno di rotazione importante…

Nella traiettoria presunta seguita da AA77 il perno è costituito dal generatore...

...la direzione dell'aereo viene quindi influenzata da questo impatto.


Nella dinamica ipotizzata da Henry62, secondo la sua ricostruzione, gli impatti avrebbero causato un “piccolo shift” verso sinistra, in realtà tali impatti avrebbero dovuto causare un “piccolo shift” dalla parte opposta!
Il muso si sarebbe dovuto dirigere a destra!

EDIT:
volevo mettere una foto ma non ho ancora capito come si fa..

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