Due testimoni preziosi

Inviato da  wells il 27/10/2007 10:53:32
È raro che una qualsiasi affermazione abbia il potere di farmi sobbalzare sulla sedia, in materia di 11 settembre, tanto più a sei anni dai fatti e dopo aver sentito ogni genere di teorie.
Ci è riuscito il capofila dei debunkers italiani, Paolo Attivissimo, pure di solito molto misurato, fin quasi a risultare monocorde, nel suo argomentare.
E ci è riuscito con una versione di sé che si potrebbe definire truculenta.

Paolo Attivissimo dice...
21/9/07 20:03
Non ci sono soltanto le immagini. Ci sono i testimoni. C'è Mike Walter, giornalista, che ha visto l'impatto con i suoi occhi e ha identificato l'aereo come un jet della American Airlines. E ci sono molti altri testimoni.
Ci sono i rottami sul prato e dentro il Pentagono.
Ci sono i soccorritori che hanno preso in mano pezzi dei poveri passeggeri
.

Di qui (siamo in settembre, come si vede) è partita una vera martingala di novità, di particolari, di dettagli per me inediti, e via via più strabilianti.
Perché la prima cosa che viene da domandarsi, di fronte ad affermazioni di quel genere (prendere “in mano pezzi dei poveri passeggeri”), con tutto il sacro rispetto dovuto all’argomento, è: ma come si fa a distinguere i resti dei passeggeri da quelli delle altre vittime, ossia gli impiegati del Pentagono, i militari ecc.?
Questa la scioccante risposta:

Paolo Attivissimo dice...
26/9/07 12:54
Un brandello di divisa da pilota o hostess della AA credo sia un segno distintivo sufficiente.


Confesso di aver sentito nominare quei dettagli per la prima volta.
Chiesto, perciò, dove avrei potuto trovare quei reperti di natura così particolare, la risposta è stata più o meno: ma vergognati, il tuo interesse è morboso, «Se ci fosse morto qualche tuo parente, ti piacerebbe che i complottisti di mezzo mondo si scambiassero la foto del suo cadavere sbudellato e cotto?», ecc. ecc.
Ma come, tu, di punto in bianco, vieni fuori con i pezzi dei poveri passeggeri, e io sarei quello in preda a interessi morbosi?
Ad ogni modo, dopo un’altra bella ramanzina, è arrivata la rivelazione.

Paolo Attivissimo dice...
27/9/07 00:14
La tua ironia è seconda soltanto al tuo buon gusto. Se vuoi, ti mando il link al video di uno schianto di un aereo acrobatico russo. Grande palla di fuoco, tanti piccoli rottami, e tanti monconi di persone sparsi sulla pista. Tanti, ma propri tanti. Se avrai lo stomaco di guardarlo, noterai che in caso di impatto, non tutto si vaporizza o brucia. Anche i brandelli di vestiti. Se comunque non ti dovesse bastare, puoi discutere della tua ironia con chi ha tenuto in mano i brandelli di equipaggio del 757. Si chiama Allyn Kilsheimer. Credo troverebbe interessanti le tue parole.


Fonte di Attivissimo è dunque Allyn E. Kilsheimer, capo dell’impresa che ha avuto l’incarico della ricostruzione del Pentagono, e già consulente del governo americano dopo gli episodi del World Trade Center nel 1993 e di Oklahoma City nel 1995.
Questa la sua dichiarazione, fedelmente ripresa da Attivissimo (e a sua volta da qualche debunker di complemento):


It was absolutely a plane, and I'll tell you why. I saw the marks of the plane wing on the face of the building. I picked up parts of the plane with the airline markings on them. I held in my hand the tail section of the plane, and I found the black box. I held parts of uniforms from crew members in my hands, including body parts. Okay? («Popular Mechanics», marzo 2005)


E questo è il primo dei due testimoni preziosi.
Nei prossimi post ne valuteremo l’attendibilità.

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