Re: La velocitá del Boeing al Pentagono

Inviato da  madmats il 19/2/2007 7:58:14
Citazione:

Pier69 ha scritto:
Citazione:
Penso di saperle allo stesso modo di come tu sai che stava mirando proprio in quel punto.


Ma abbi pazienza e non ti scaldare. Chiunque decida di colpire un target deve mirare con la sua arma e i suoi occhi. Sia che sia una pistola, un arco, le freccette, uno sputo o un Boeing. Significa prendere un punto di riferimento e cercare di andare verso di esso. E' semplicemente un esercizio obbligatorio da parte della mente che porta tutti gli sforzi e la concentrazione su quel punto al fine di ottimizzare al massimo la riuscita dell'intento. Se così non fosse non saremo in grado di muoverci con le nostre gambe da un punto A ad un punto B. Non mi pare sia così difficile da capire no? Non ho detto che s'era fatto il disegnino su un quaderno, ma tutta la discesa, la manovra, comprensiva della virata, lo hanno portato in approccio verso quella macroporzione di edificio all'interno della quale ha cercato un punto ed uno solo. Se così non fosse non sarebbe un comportamento umano....
Quindi dal momento in cui il pilota ha visto l'edificio (condizione obbligatoria per ambire a colpirlo no?) ha avuto pochissimi secondi per "mirare" in quel punto avendo la grandiosa e PAZZESCA capacità di evitare lo schianto imminente con tutto e di più. Il pilota di un 757 ha sotto il suo punto di vista 3,5 metri di aereo più due metri (in progressiva e fulminante diminuzione) di raso terra dell'approccio finale. In questi secondi il pilota lavora di occhio e di "sentire" non di certo di strumentazione o di automatismi. Quindi caro Sir s'è trattato di mirare un punto preciso e di tenere l'aereo a pochi metri dal suolo a 450knots....Non puoi smontare anche gli atomi Sir....non ne sei in grado ne tu ne nessun altro.

Per colpire si prende la mira fino alla fine.

Ciao.

Pier Paolo

EDIT:

Fra l'altro l'assetto dell'aereo (rollio) negli ultimi 500 metri era orizzontale (prima di colpire gli ultimi ostacoli) e quindi la mira era proprio in quel punto con un range verticale di 20 metri da beccare con un perforatore di 4 metri di diametro sul quale sei seduto ed imbrigliato.
Se poi aggiungi le spole di cavo intatte, nessuna strisciata, nessun auto centrata....rimane cosa? Una mira della madonna altro chè.



Aritanghete.
Pier tu pensi quindi che per atterrare basta guardare per bene un punto della pista, mirarlo fino alla fine e tocchi su quel punto? FALSO non funzionano così le tecniche di pilotaggio di aerei di linea. Se fai così atterri in tutt'altro punto. C'è di mezzo l'assetto dell'aereo, l'inerzia, la posizione del sedile, gli effetti ottici dovuti a una varietà di fattori ambientali diversissimi. Lui come ha detto giustamente Sir prima voleva prendere il Pentagono da quel lato e il punto di impatto è stato casuale secondo me.

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