Re: Filmati Speciale TG1

Inviato da  gandalf il 7/6/2006 11:34:29
Ciao a tutti i patrecipanti a questo che è tra i thread più interessanti di LC. Vorrei apportare il mio piccolo contributo sulla diatriba del momento.

Straquoto Lestaat.
“Non si DEVE trovare la compatibilità di un aereo o della fusione dell'acciaio se si vuole arrivare alla verità, si deve cercare COSA E' SUCCESSO e dopo aver messo insieme tutti i dati giungere alla conclusione più ovvia, rigettando qualsiasi principio di parte.”

Ora, a parte il fatto che apprezzo molto la passione e la dedizione che emergono dai post di Henry62 (tanto di cappello per la competenza e la passione, davvero…) credo che la premessa di fondo che fa notare Lestaat ci stia tutta. Un conto è provare scientificamente (o meglio balisticamente) che l’impatto al Pentagono è “compatibile” con l’impatto di un Boeing 757, un conto è, allargando il discorso, capire cosa può aver causato quei danni e quell’esplosione. In tutta l’analisi di Henry62 c’è l’attenta e accurata ricerca dei particolari (magari macroscopici) e dei documenti che danno compatibilità all’ipotesi dell’impatto di un 757 sul Pentagono (e per sgomberare il campo da ogni possibile fraintendimento via via che mi documento, che cerco e che ci ragiono sono sempre più dell’avviso che potesse davvero essere un 757 ciò che si è schiantato sul Pentagono…). Con questo non voglio minimamente intendere che vi sia ALCUNA MALAFEDE, voglio semplicemente fare presente una lacuna che per me, volgare umanista, esiste nell’approccio scientifico al problema: provo a spiegarmi meglio: facciamo questa ipotesti surreale ma che può servire a rendere più chiaro il mio pensiero: se tu henry62 fossi un’extraterreste esperto in balistica proveniente da un pianeta in cui le leggi della fisica coincidono con quelle del nostro pianeta e fossi stato catapultato sulla terra quella mattina dell’11 settembre davanti al Pentagono pochi istanti dopo lo schianto, senza sapere nulla dei dirottamenti, del WTC, del volo 93, del crollo delle torri….se insomma non avessi avuto alcun contatto e alcuna contaminazione informativa esterna la tua indagine sarebbe stata la stessa o si sarebbe mossa su altri sentieri? Ti sarebbe subito venuto in mente un 757?
Lo stesso discorso lo si può fare (secondo me con ancora maggiori possibilità di successo) per il crollo del WTC: non sono un chimico ma forse la mente di chi ha stilato il rapporto di analisi che tu hai citato doveva muoversi (più o meno inconsciamente) dentro i paletti di ciò che avevano visto, sentito, ascoltato….. Forse lo zolfo potrebbe avere una spiegazione che è fuori dal perimetro in cui il perito “deve” ragionare…..
Se il tuo ragionamento ha dei paletti che non siano solo le leggi della natura (fisiche, chimiche, ottiche o dinamiche che siano) ma anche di compatibilità (come può essere lo zolfo compatibile con crolli spontanei da “pancaking”?) io qui vedo un problema di metodo grande come una casa (con buona pace del pensiero laterale, di De Bono, di Nietzsche, del “ragionare fuori dagli schemi…) Ragionare fuori dagli schemi vuol dire non avere pre-concetti sulla materia che si deve esaminare e il concetto di “compatibilità” in se ne racchiude già parecchi.

Spero di essere stato chiaro e non noioso……

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