Re: FILM ITALIANO sul Nuovo Ordine Mondiale

Inviato da  Calvero il 2/10/2012 1:56:40
Citazione:
Ma per correttezza devo dire: io lavoro per la gloria e non per il vile denaro.
Voglio inaugurare una nouvelle vague: il cinema della decrescita ma non so se puntare su quella felice o quella infelice.
Penso che dipenderà dalla scelta del costumista.


.. è quasi una vita che lavoro per la gloria e adesso non lavoro sempre per la gloria, com'è sta cosa?

.. solidarietà intesa come sostentamento, rifiuterei un centesimo di più ma, detto 'sto penoso approfondimento, proprio oggi - pensa tu - riflettevo col babbo che chiedeva qualche lume sulla nouvelle vague e, quasi in un parallelo concettuale, col nostro neoralismo e, vista la caduta del cinema italiota che almeno un po, un periodo, ha fatto scuola.. direi che ... insomma, che voglio dire (?) ..

... che l'italiano funzionava con l'acqua alla gola, artisticamente, cioè quando gli schemi erano in un qualche modo alla mercé (in accezione nobile) del non-professionismo, del non-moralismo .. tra documento e tragedia; tra sogno (inteso come speranza) e amor fati...

.. nel frattempo tra i GALLI d'oltralpe, ho respirato più, in quelle pellicole, una sorta di dispettoso e viziato anti-conformismo, di improvvisazione più dedita sotto sotto alla frustrazione e, per quanto più geniale, la trovo non poco antipatica. Rimango innamorato di Truffaut ma più per quello che è diventato a seguire, grazie [anche] alla nouvelle vague.. che puzza comunque di snobberia nascosta tra i veli di una rivoluzione culturale, credo che sia quella cosa, per usare sempre quel famoso francesismo che cade giusto giusto, che mi fa stare i francesi abbastanza sulle palle..

.. in realtà, era proprio un conformismo intellettualoide e iper-morale...

... quindi, caro Pyter, fossi in te - e sia mai tu fossi così serio (scusa per l'epiteto), consiglierei di portare a nuovi gradi quest'arte a puttane, quasi morta o giù di lì..

Questa la Ricetta.

.. propongo una rivisitazione umana che tenga le sue fondamenta nella genialità costruttiva di:

- Operazione San Gennaro;
- I soliti ignoti;
- quella vena dannatamente inquietante che infetta di sana cattiveria la struggente malinconia di Amici Miei;
- una spruzzatina de I 400 colpi;
- il colore, la metafisica di Fanny e Alexander;
- la spietatezza morale fotografata da Il commissario Pepe...

.. un ossessione come cardine, un vaffanculo come finale, un bimbo come catarsi, una risata per seppellirli tutti.

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