Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico

Inviato da  Orione il 13/3/2006 21:20:04
Allora, eccomi qui, su come sia possibile frenare un oggetto nello spazio ha già risposto Rigel in modo direi esaustivo.
Sull'aerofrenata, certo, occorre entrare nel merito di pianeti dotati di atmosfera altrimenti l'effetto non c'è.
Si tratta dunque di entrare parzialmente nell'atmosfera di un pianeta e di sfruttarne l'attrito con l'aria affinchè quest'ultima freni il nostro oggetto.

Lo stesso concetto avviene con tutti quei corpi che raggiungono la nostra atmosfera e per le navicelle al rientro. L'atmosfera infatti è uno dei maggiori problemi per l'uscita e l'entrata di una navicella da e per lo spazio.
E' necessario usare un angolo di uscita e di entrata ben preciso altrimenti sarà impossibile uscire oppure rientrare perchè l'atmosfera si comporta un po' come l'acqua dello stagno sul quale si lancia il sasso. Si rischia infatti o di impattare o di rimbalzare sulla stessa. Allo stesso modo essa offre un attrito enorme quando attraversata ad alte velocità. Ecco la necessità degli scudi termici sulle capsule che rientrano o sullo shuttle. Infatti il principio sfruttato è proprio quello. Lo scudo serve per sopportare l'enorme calore che deriva dall'attrito con l'atmosfera che nel frattempo frena l'oggetto. Solo quando la velocità si sarà ridotta a sufficienza è quindi possibile aprire i paracadute.

Ricordo anche un film, 2010 l'anno del contatto, in cui l'effetto aerofrenata serviva per rallentare un astronave in procinto di mettersi in orbita intorno a giove. Un film secondo me fatto abb. bene dal punto di vista del rispetto leggi fische.

Bon ho scritto abbastanza. Cmq mi piace parlare di queste cose.

Orione

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