Re: Analisi foto lunari 2

Inviato da  ivan il 21/10/2006 10:46:32
In ogni caso, a scanso di spiacevoli sorprese, ecco che hanno preso le opportune contromisure:

http://italy.indymedia.org/news/2006/10/1169061_comment.php#1169082

Citazione:


WASHINGTON - Anche lo spazio va negato alle "forze ostili", in tempi di comunicazioni in tempo reale e informazioni satellitari. Bush ha firmato un documento nel quale si afferma che "la libertà di azione nello spazio è importante per gli Stati Uniti come la potenza aerea e marittima". Secondo quanto rivela il "Washington Post", si stabilisce il diritto a negare l'accesso allo spazio a chiunque sia "ostile agli interessi americani" e respinge futuri accordi sul controllo delle armi che possano limitare la flessibilità degli Stati uniti nello spazio.

Bush afferma: "Bisogna rafforzare la leadership spaziale della nazione, assicurare che le capacità nello spazio siano disponibili per gli obiettivi della sicurezza nazionale americana, della sicurezza interna e di politica estera e per fare in modo che operazioni americane nello spazio per difendere i nostri interessi non siano in alcun modo ostacolate".

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Frederick Jones ha spiegato: "Lo spazio è diventato una componente più importante della sicurezza economica e nazionale". Ma l'amministrazione Bush vuole anche sgombrare il campo da possibili richiami alle 'guerre stellari' di reaganiana memoria: "Questa politica non riguarda lo sviluppo di armi", chiarisce un funzionario della Casa Bianca.

La precisazione non basta però a Michael Krepon, cofondatore di un think tank che si occupa di questi temi, l'"Henry L. Stimson Center", secondo cui i cambiamenti introdotti rafforzeranno i sospetti della comunità internazionale sulle intenzioni degli Stati Uniti di sviluppare, testare e dispiegare armi nello spazio. Sospetti amplificati dal rifiuto dell'amministrazione di entrare in negoziati o anche in trattative informali sull'argomento. "La politica di Clinton ha aperto la strada allo sviluppo di armi nello spazio - ha sottolineato Krepon - ma l'amministrazione non ha mai fatto niente. La politica di Bush va oltre".

Dello stesso parere Theresa Hitchens, direttore del Centro per le informazioni sulla difesa di Washington, secondo cui la nuova politica "tiene la porta aperta un pò di più a una strategia di guerra nello spazio ed ha un tono molto unilaterale". Interpretazioni di questo tipo vengono fortemente contestate dall'amministrazione, che ha fatto passare senza troppa pubblicità la firma del documento avvenuta il 6 ottobre scorso. I collaboratori di Bush sottolineano piuttosto come la nuova dottrina incoraggi la diplomazia internazionale e la cooperazione, pur chiarendo che nuovi accordi sul controllo delle armi non sono necessari, perché non c'è nessuna corsa alle armi nello spazio.

"Gli Stati Uniti si opporranno allo sviluppo di nuovi regimi legali - sancisce il documento - o ad altre restrizioni che tentino di proibire o limitare l'accesso americano all'uso dello spazio". La Politica nazionale dello spazio, ricorda quindi il "Washington Post", segue precedenti dichiarazioni dell'amministrazione che invocavano un più ampio uso militare dello spazio. Nel 2004, per esempio, l'Aeronautica pubblicò la dottrina sulle operazioni nello spazio con cui si sottolineava tra l'altro la necessità di proteggere i satelliti e le navicelle spaziali americani.


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