Re: Analisi delle foto lunari - Sintesi

Inviato da  franco8 il 2/2/2006 17:27:10
Me lo devo rileggere, ma l'impostazione mi pare corretta... tranne alcuni punti ... anzi solo uno.

Considera che l'impostazione cui facevo riferimento nell'ultimo post mi pare che ha poco a vedere con le impostazioni di rigel (con i calcoli degli integrali e coi segmenti, per intenderci).
In effetti io facevo l'approssimazione di considerare la macchina praticamente un punto...
Quindi, in efetti, non ho considerato dA... (ovvero considero molto più piccole le dimensioni di A rispetto al resto)
L'angolo solido di cui parlavo nella mia seconda formula è quello sotteso dalla superficie emittente dS, quindi non dw della formula cui hai fatto riferiemnto tu .
Penso che le mie considerazioni siano corrette lo stesso, ma, in effetti il dubbio me lo hai fatto venire.... vista l'approssimazione non "esplicitata" (?!)

Per metterle con la stessa terminologia le due formule che io consideravo corrisponderebbero:

la prima "mia" corrisponde alla terza ponendo theta praticamente costante ovvero come se il flusso associato al "raggio" che passa in un punto...
(la terza) dF = K cos(phi) dS /r^2

(Il punto dubbio è questo)
Credo che l'area illuminata che dovresti considerare non sarebbe la pellicola nella macchina fotografica, ma l'apertura dell'obiettivo della macchina.
E allora integrando in A, credo che il theta si può considerare che non vari...

Citazione:

Ciò che mi interessa è calcolare I(S) di porzioni di superfice che sottendono all'obbiettivo sempre lo stesso angolo solido. Dunque, una volta fissato arbitrariamente un angolo solido finito, io andrei a determinare sul suolo lunare il contorno della superficie che lo sottende per mezzo di semplici considerazioni di geometria proiettiva (se sulla foto si considera un circoletto, sul suolo la figura equivalente sarà una specie di ovoide tanto più allungato quanto più il circoletto sulla foto è vicino al bordo dell'orizzonte).


A me pare, le considerazioni di geometria proiettiva di cui parli dovrebbero corrisponde alla mia "seconda formula" , cioè quella che lega l'angolo solido che intendevo io... con la superficie "illuminante"
( Che non è il dw di cui sopra ma sarebbe proprio :

cos(phi)dS/r^2 (corrisponde alla "mia" "seconda formula)

Quindi ... a voler tener conto delle dimensioni della macchina, si dovrebbe considerare l'integrale che hai detto tu, se però consideriamo che la luce che proviene la superficie illuminata che devi considerare è l'obiettivo della macchina (anzi l'apertura del diaframma) credo che sia lecito considerare theta uguale per tutti i dA.
Credo che sia lecito fare quelle approssimazioni, ovvero: considerare la lente come se fosse un punto in cui convergono i raggi che poi vanno a finire sulla pellicola.
Per valutare i raggi si può considerare puntiforme. Le dimensionsioni vanno poi considerate per valutare effettivamente la luce che entra..

Credo si possa calcolare poi, analogamente, (vista "da dentro la macchina" )quanta luce, che parte dall'obiettivo, colpisce la pellicola...
Ma credo ancora che non sia necessario fare un integrazione... Anche se , se la fai tanto meglio....

Vabbè, scusa la poca chiarezza.. Volevo fare un disegno, ma sia capisce ancor meno...
Ciao.

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