Re: Risposte alle pagine lunari

Inviato da  Redazione il 21/4/2008 17:16:13
DINO: Questa della gravità non l’avevo mai sentita. Interessante....

Citazione:
“dall'inizio del novecento c'è stato il rapido diffondersi del cinema... lo sbarco sulla luna è stato un vero capolavoro sul piano mediatico e militare...”
Prova a sommare le due cose insieme, e ottieni la più grande campagna pubblicitaria per un film nella storia, che fu però pagata dai contribuenti e non dal produttore. (Curiosamente, Odissea nello Spazio uscì tre mesi dopo lo ”sbarco” lunare. “Và che cù”, direbbe mio nonno).

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JUSTFORFUN: Citazione:
“Di solito, sulla terra, se uno inquadra sia il sole che una zona in ombra, come un paesaggio, se non sta attento avrà il paesaggio troppo scuro o il cielo completamente bruciato.”
Tipo così?



Citazione:
“Il motivo è che non c'è aria.”
La risposta a mio parere non è proprio quella, ma hai sicuramente toccato il cuore del “problema controluce”: molti infatti ragionano come se non facesse nessuna differenza, ma in realtà la maggior parte di quello che si riesce vedere nel controluce è dovuto proprio ai miliardi di particelle sospese nell’atmosfera, che RIFRANGONO la luce incidente attorno all’oggetto, e ne illuminano la parte in ombra.

Questo è un premontato del segmento del film che parla del controluce. L’animazione e la voce (della serie "Volevo essere Piero Angela") sono naturalmente provvisorie, per cui non ridete. (Anzi, cercasi animatore professional per sana collaboratzja).




Se invece togli l’aria, i raggi “passano via” accanto all’oggetto senza colpire nulla intorno, se ne vanno a rimbalzare sul terreno lontano, e INDIETRO non torna praticamente nulla.

Zats the problem, on the Moon.

Il modo migliore che abbiamo noi per replicare quel vuoto è lavorare di notte, usando un potente riflettore da lontano (non una quarza da vicino) dotato di lente Fresnel, oppure di griglia a nido d’ape. In quel modo replichi al meglio i raggi paralleli del sole, ma COMUNQUE i raggi del riflettore, nel passare accanto all’oggetto, illuminano anche l’aria che gli sta accanto, e una certa quantità di luce viene riflessa dall’atmosfera circostante.

On the Moon instead, nisba. Nada de nada.

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TUTTLE:

Aaaaaahhhhhhhhhhhhhhh! Finalmente ho capito. E’ come se di colpo mi avessero tolto un quintale di cerume dall’orecchio. Grazie.

(In realtà non c’era bisogno di essere matematici, bastava aver fatto la terza media con un minimo di attenzione).

°°°

PS: Da questo momento dichiaro la discussione “OPEN” ai diversi soggetti lunari. Di “protezione” Trystero ne ha avuto a sufficienza.

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