Re: Risposte alle pagine lunari

Inviato da  Trystero il 16/4/2008 0:26:43
Citazione:
In una situazione lunare, con i contrasti forti e le ombre nette che abbiamo descritto, diventa praticamente impossibile spiegare da che cosa possa essere illuminata una qualunque zona d'ombra, come avviene in queste foto (Apollo 14), o in tante altre molto simili.



C' è pochissima differenza di esposizione fra la tuta dell'astronauta e il terreno retrostante (ovvero, qui magicamente sarebbe stato risolto il "compromesso impossibile", senza assistenti e senza pannelli riflettenti), e ci sono addirittura, in piena ombra, dei forti riflessi sulle parti metalliche, che non possono in nessun modo originare dalla luce "diffusa" circostante. Ricordiamo infatti che sulla Luna non c'è atmosfera, e non c'è quindi nemmeno quell'effetto di rifrazione atmosferica che troviamo sulla Terra.



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Non avendo a disposizione uno studio fotografico, per la risposta a questa parte dell'articolo ricorrerò a un programma 3D che uso per lavoro: Cinema4D. Ma chiunque abbia un altro software 3D potrà verificare facilmente a sua volta.

Impiegando più tempo avrei anche potuto modellare un suolo più realisticamente "lunare", ma per far prima ho creato un pezzetto di suolo irregolare poi l'ho duplicato. Vi ho appoggiato sopra un manichino e un oggetto chiaro, anche questo irregolare. Poi ho messo la luce all'infinito e le ombre al 100%. Ho ottenuto questo:



Essendovi una sola fonte di luce, molti dei complottisti che sostengono la falsità delle foto lunari si aspettano un effetto del genere, ovvero la parte del corpo o degli oggetti che non è colpita direttamente dalla luce dovrebbe risultare quasi nera non essendovi alcuna atmosfera ed essendo il cielo completamente buio. Sulla Terra invece gli oggetti ricevono luce anche dal cielo chiaro e luminoso e non solo dal Sole.

Ora però proviamo ad aggiungere un altro oggetto, questa volta dorato e riflettente come il Mylar che rivestiva parte del LEM. Ecco cosa succede:



L'oggetto metallico riflette il suolo chiaro che si trova davanti e a lato di esso, sia vicino che molto lontano, e riflette pure il cielo nero e le ombre nere. L'effetto è proprio quello variegato e irregolarmente chiaro-scuro che vediamo in certe contestate foto del LEM sulla Luna. Ma, direte voi, l'uomo e l'altro oggetto sono sempre neri che più neri non si può, non essendo metallici e ricevendo la luce da dietro.
Nella realtà non è così, e proprio per questo i programmi 3D oltre al "Raytracing" (il tipo di illuminazione che ho usato nell'immagine precedente) hanno una funzione chiamata "Radiosity" (o "Illuminazione Globale" in Cinema4D) che simula il comportamento della luce nella realtà.
La luce del sole infatti (ma anche quella artificiale all'interno delle case) quando colpisce gli oggetti viene parzialmente riflessa. Più o meno a seconda del colore: un oggetto bianco riflette tutto lo spettro luminoso o quasi, un oggetto rosso ci appare di questo colore perché riflette solo luce rossa, un oggetto nero non rifletterà la luce ma la assorbirà solo.
Ecco la stessa scena dopo aver attivato anche la funzione "Radiosity"



Gli oggetti chiari ora ricevono la luce riflessa dal suolo e mostrano diversi particolari, mentre le ombre sul terreno rimangono nere in quanto sopra di loro c'è solo il cielo completamente nero. Ma è davvero così nella realtà? No, non è ancora così.
La luce riflessa dal suolo infatti colpisce gli oggetti a 360° e poi se questi non sono neri, viene di nuovo parzialmente riflessa nell'ambiente. Nella scena precedente avevo messo il "bouncing" a 1, quindi la luce veniva riflessa una sola volta. Vediamo allora cosa succede rimettendo il bouncing a 3, come era di default nel programma.



Ecco che la luce riflessa dal suolo colpisce gli oggetti e viene da questi di nuovo riflessa verso il suolo, così otteniamo un debole schiarimento davanti ad essi. Quello dorato riflette verso il terreno una tonalità giallina. Con un valore di Bouncing più elevato l'effetto sarebbe stato più realistico e le ombre più chiare, ma questo avrebbe comportato tempi di calcolo molto lunghi (gìà così ci sono voluti 30 minuti). Ma il Radiosity non è ancora il meglio, sia 3DStudioMax che Cinema4D possono utilizzare un motore di rendering ancora più sofisticato, che calcola con un realismo impressionante gli effetti della luce nell'ambiente e sugli oggetti, è il VRay. Ma io non sono in grado di utilizzarlo, se qualcuno lo ha e vuole fare un test...

Mi ricordo quando studiavo tutto questo a scuola, al Liceo Artistico e ad Architettura, si chiamava "Teoria delle ombre": le ombre proprie sono sempre più chiare delle ombre portate perché ricevono illuminazione dal riflesso dell'ambiente circostante.

A proposito di chiaro e scuro... guardiamo la foto con l'astronauta che scende dal LEM: lo zaino è scuro nel lato che guarda verso il cielo e chiaro nelle parti che guardano verso l'ambiente circostante perché ricevono luce dal suolo chiaro illuminato dal sole.
Ma torniamo al Mylar riflettente che avvolgeva la parte inferiore del LEM. Abbiamo visto come un oggetto irregolare e dorato rifletta sia parti chiare (il suolo lunare sia circostante che lontano) che parti scure (il cielo nero e le ombre sottostanti). Proviamo a mettere nella stessa scena precedente un cielo chiaro e vediamo come si comporta il Mylar...



Ecco che il Mylar dorato riflette il suolo e... il cielo! Molte parti dell'oggetto metallico, non solo quelle che riflettono il Sole, ora sono diventate bianche perché riflettono il cielo chiaro. e sia le ombre al suolo che quelle proprie appaiono molto più chiare a causa della luminosità del cielo. Cosa mi serve questo test? A confutare l'argomento successivo, ovvero la tesi secondo cui le foto e i filmati (non dimentichiamo le centinaia di ore di filmati delle diverse missioni lunari Apollo, disponibili in DVD: http://www.spacecraftfilms.com/ ) sarebbero state realizzate in un luogo desertico sulla Terra e poi scontornate per applicarvi un cielo nero.
Se così fosse TUTTI gli oggetti metallici o comunque riflettenti in quelle foto avrebbero dovuto essere ritoccati, non solo il cielo. Qualunque minuscolo pezzettino lucido, metallico o vetroso, avrebbe dovuto essere accuratamente annerito per cancellare il cielo terrestre. E pure tutti i caschi degli astronauti nelle migliaia di foto lunari, caschi che riflettono un cielo completamente NERO.

Per il momento mi fermo qui, ma i presunti scontorni e ritocchi di cui parla l'articolo di Mazzucco saranno l'argomento del prossimo messaggio. Non riuscirò però a scriverlo a breve perché ho bisogno di più tempo per raccogliere il materiale fotografico d'archivio. Per il momento dico solo: provate a pensare a quali sono le tecniche di fotoritocco fotografico attuali (quelle utilizzate per esemplificare lo scontorno e ritocco nell'articolo di cui si sta discutendo) e quelle che erano in uso tra il 1969 e il 1972, gli anni delle missioni lunari Apollo. Sia in fotografia che nel cinema.

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