Re: I libri di Kaysing e Renè et similia.

Inviato da  ivan il 12/10/2006 0:26:16
L'altra sera ho preso l'aereo per motivi di lavoro.

Era un volo in tarda serata, comunque mi tornava comodo per gli orari.

Ho avuto la fortuna di beccare sia un posto vicino al finestrino, sia una notte limpida e senza nubi.

Ho approfittato della situazione ed ho dato un'occhiata fugace al cielo, nei limiti di quello che era possibile osservare dall' oblo dell'aereo.

Il caso ha voluto che di fronte si trovassero le costellazioni dello Scoprione e del Sagittario: spettacolo stupendo da quella quota.

Quello che però mi ha soprpreso di più era la luminosità e l'evidenza della stella Anatares, stelal posta nella costellazione dello Scorpione.

Era di un bel colore rosso vivo e si distingueva pertanto nettamente dalle altre stelle limitrofe.

Confesso che ad occhio nudo, giù dalla terraferma, non avevo mai notato la differenza.

In effetti, gli antichi, che ci vedevano molto bene, avevano dato il nome Antares a questa stella propio per il suo colore rosso e per la sua luminosità che la rendevano molto simile a marte.

Pare che in greco il termine "Anatres" significhi propio "simile a marte".

Anche con Anatres il creatore è stato generoso: è una stella diecimila volte più brillante del sole in termini assoluti e il suo diametro è enorme: si è stimato ben 750 volte quello del nostro sole (giusto per avere un'indea delle sue dimensioni, se Anatres fosse posta al centro del nostro sistema solare, occuperebbe tutto lo spazio fino al pianeta Giove).

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