PD+PDL: il Grillo è servito

Inviato da  padegre il 16/6/2013 18:51:15
- PD+PDL: il Grillo è servito -
di Paolo De Gregorio, 16 giugno 2013

Sento dire che è ingiusto prendersela con gli elettori italiani perché hanno penalizzato il 5stelle giudicandolo implacabilmente, dopo solo due mesi e mezzo di opposizione parlamentare, unico partito ad aver restituito allo Stato 42 milioni di euro di finanziamento pubblico alla politica, unico partito che si è reso disponibile all’applicazione della legge 361 del 1957 per l’ineleggibilità di Berlusconi, unico partito pronto a votare in aula per l’abrogazione del “Porcellum” e far riemergere la vecchia legge elettorale detta “Mattarellum” che almeno non è incostituzionale.
Invece io me la prendo proprio con gli elettori, a cominciare da quel 50% che non è andato a votare, e soprattutto con quegli imbecilli che hanno votato PD, un partito la cui parola vale zero, capace di prendere in giro gli elettori al punto di fare esattamente il contrario di ciò che aveva promesso in campagna elettorale (mai al governo con Berlusconi) offrendo uno spettacolo politico in cui le elezioni appaiono veramente inutili e il “popolo sovrano” una illusione per i gonzi.
Non solo, ma i responsabili maggiori dello sfascio e della crisi, i falsi antagonisti PD e PDL, sono soprattutto impegnati a spaccare il Movimento di Grillo, promettendo soldi e ricandidature, contando su infiltrati e fragilità umane, manovra che sarebbe impossibile se esistesse una norma di legge che impedisce durante la legislatura il passaggio da un partito ad un altro, in nome del rispetto della volontà degli elettori, che dovrebbe essere prevalente sulle scelte personali del singolo eletto.

Ma lo spettacolo più immondo degli elettori imbocconi e sudditi ce l’ha dato la campagna elettorale di Berlusconi, vissuta comodamente nelle sue televisioni e in quelle compiacenti della RAI, in cui, due promesse farlocche e prive di copertura economica, l’abolizione dell’IMU, addirittura la restituzione di quella già pagata, la cancellazione dell’aumento dell’iVA, e una velata promessa di condono edilizio, lo hanno fatto passare in poche settimane dal 10 al 25% dei consensi, resuscitandolo per l’ennesima volta.

Questi sono gli italiani, non tutti forse, ma in maggioranza infinocchiati da PDL e PD, che sono così furbi da mandare al potere chi li ha messi nei guai, con la complicità attiva di Re Giorgio Napolitano,e si dimenticano di punire i protagonisti di 20 anni di fallimenti, di ruberie, di malgoverno, di sprechi, dove il debito pubblico è sempre aumentato e il suo costo blocca qualsiasi possibilità di ripresa.
Nell’immediato il cemento del governo dell’inciucio è rappresentato dall’obbiettivo di espellere dalle istituzioni parlamentari il corpo estraneo che si chiama M5S, con ogni mezzo, affinchè la politica rimanga “cosa loro”, ben chiusa nel Palazzo e negli studi televisivi, foraggiata dallo Stato e dalle lobby private, impermeabile alle esigenze di disoccupati, senza casa, pensionati al minimo, problemi che nessuno vuole più affrontare.
La cosa triste è che questa lotta senza quartiere al M5S sta avendo successo e rialzarsi sarà dura,
Italiani “brava gente”.
Paolo De Gregorio

Re: PD+PDL: il Grillo è servito

Inviato da  DjGiostra il 17/6/2013 13:02:44
Condivido in pieno !!!!!

Re: PD+PDL: il Grillo è servito

Inviato da  LoneWolf58 il 17/6/2013 15:46:43
Si ma i conti li presenta l'oste...


Re: PD+PDL: il Grillo è servito

Inviato da  padegre il 23/6/2013 21:03:24
- la sai l’ultima? giornalisti indipendenti… -
di Paolo De Gregorio, 22 giugno 2013


“Contro Grillo e Casaleggio montaggi demoniaci nei telegiornali. Tutti possono sbagliare, ma la lapidazione mediatica è vergognosa”. Queste sono le parole colte e alte di Dario Fo, che però non danno il senso del bieco materialismo che arma le penne e le telecamere degli addetti ai media. In estrema sintesi, essi temono soltanto due punti del programma dei 5stelle: la fine del finanziamento pubblico all’editoria, e la RAI con un solo canale, senza pubblicità, con i cittadini che pagano il canone azionisti a tutti gli effetti, con il diritto di eleggere il presidente (ogni 5 anni) con tutti i poteri.
Moltissimi pennivendoli sanno che perderebbero il loro posto, ottenuto rinunciando a fare giornalismo per fare contenti i loro padroni privati o politici, e quindi attaccano con le unghie e con i denti il M5S in una battaglia senza quartiere, destra e sinistra unite, perché si tratta della loro sopravvivenza, e non già perché si preoccupano della poca democrazia interna nel Movimento5stelle o del livello di preparazione dei suoi parlamentari.

Una democrazia degna di questo nome vive di pesi e di contrappesi, di separatezza e autonomia dei poteri istituzionali e di informazione. Non è assolutamente possibile sopportare ancora l’assenza totale di un contrappeso al monopolio mediatico privato, sceso in politica per fiancheggiare (vittoriosamente) la carriera politica del suo padrone, che deve essere costituito da una RAI sottratta all’indecente controllo dei partiti, e messa nelle mani dei cittadini azionisti che pagano il canone.
Tra l’altro il canone non deve essere obbligatorio. Deve essere pagato solo da quelle persone che pensano che una democrazia non consente monopoli né duopoli né che si affermino posizioni radiotelevisive dominanti, e ha bisogno di essere controllata e difesa anche con una rete televisiva indipendente, senza pubblicità, che offra alle persone informazioni utili alla propria salute, sul reale stato della economia e dei conti pubblici, che parli un linguaggio chiaro e comprensibile e che dia visibilità a quelle persone e a quei problemi che oggi vengono oscurati.
Paolo De Gregorio

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