Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  toussaint il 20/9/2012 15:19:35
Il progetto PEAR (Princeton Engineering Anomalies Research) è nato in un laboratorio dell’Università di Princeton nel 1979, promosso dall’ingegnere Robert Jahn.
Il progetto ha avuto lo scopo di mostrare come effettivamente esista un confine poco definito tra le proprietà soggettive (in questo caso proprio i pensieri) e quelle oggettive (misurabili quantitativamente) della realtà, preoccupandosi di rinforzare in modo quantificabile la concezione secondo la quale la coscienza sia in qualche modo capace di intervenire in modo proattivo sul mondo fisico.
In particolare il suo fine era quello di osservare se la volontà umana potesse avere qualche influenza su determinati dispositivi ingegneristici che producevano output casuali di tipo binario (tali dispositivi vennero chiamati REG, che sta per Random Events Generator).
Questi apparecchi erano stati costituiti in modo da sfruttare le interazioni fisiche tra particelle microscopiche in una giunzione tra semiconduttori, in modo tale che la macchina emettesse una serie di impulsi positivi e negativi, appropriati per il calcolo statistico. Essi inoltre erano forniti di dispositivi di sicurezza, studiati per garantire che il normale andamento producesse strettamente risposte casuali la cui distribuzione tendeva ad uniformarsi e ad ottenere una media tra i due eventi.
L’idea fu allora quella di rilevare cosa sarebbe accaduto qualora dei soggetti “desiderassero” semplicemente produrre una variazione dalla media statistica in favore prima di uno dei due eventi (il primo, chiamato High Intention, HI), poi dell’altro (il secondo, o Low Intention, LO) e successivamente senza manifestare alcuna intenzione (Baseline, BL).
Migliaia di esperimenti condotti in 28 anni di ricerca hanno prodotto circa 12 milioni e mezzo di risultati che hanno evidenziato come, mentre la distribuzione della BL era assolutamente coincidente con la curva Gaussiana, quelle della HI e della LO se ne discostavano, in misura lieve ma altamente significativa (valore di significatività = 3.81).
Quindi, è stato assolutamente dimostrato che i partecipanti all'esperimento sono riusciti a modificare, seppur leggermente, gli output del dispositivo con la sola forza di volontà. La cosa interessante è che la positività dei risultati risulta amplificata in compresenza di due o più partecipanti all'esperimento e ancor più se questi sono legati da vincoli affettivi. Non solo, si sono confermati anche quando l'espressione di volontà veniva esercitata a distanze dal dispositivo anche considerevoli.
Per quanto riguarda l'intensità della variazione indotta c'è da dire che i partecipanti esprimevano una volontà "fredda" senza un reale interesse emotivo in gioco.
L'argomento è molto interessante e sembra estendere clamorosamente i risultati della quantistica anche in ambito macroscopico, lasciando intendere che almeno a livello del cervello non sembra agire la cosiddetta "decoerenza quantistica" il che sembra avvalorare l'idea di un cervello come sistema quantico, appunto il famoso "cervello quantico".
I risultati del PEAR sono a questo link:
PEAR

Il laboratorio ha chiuso la sua attività, avendo raggiunto lo scopo delle proprie ricerche e avendo pubblicato i risultati su diverse riviste scientifiche, risultati mai confutati.
Guardate ora come interpreta questa cosa il CICAP:
CICAP, Quando non sai cosa dire

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  alroc il 20/9/2012 16:58:58
Citazione:

toussaint ha scritto:
Il progetto PEAR (Princeton Engineering Anomalies Research) è nato in un laboratorio dell’Università di Princeton nel 1979, promosso dall’ingegnere Robert Jahn.
Il progetto ha avuto lo scopo di mostrare come effettivamente esista un confine poco definito tra le proprietà soggettive (in questo caso proprio i pensieri) e quelle oggettive (misurabili quantitativamente) della realtà, preoccupandosi di rinforzare in modo quantificabile la concezione secondo la quale la coscienza sia in qualche modo capace di intervenire in modo proattivo sul mondo fisico.


Molto interessante!

Tempo fa ascoltai una conferenza di Malanga sulla PNL e la fisica quantistica. In quel contesto spiegava come, essendo la materialità un ologramma, si potesse "piegare" la realtà a proprio vantaggio. Tali risultati si ottenevano solo credendo fermamente nella propria capacità di ottenere le cose desiderate. Fece l'esempio del trovare parcheggio per andare in banca, mi sembrò un'assurdità e volli provare personalmente. Immaginai l'indomani il posto auto desiderato in un luogo ad alta densità di traffico e questo si materializzò davanti ai miei occhi ...Coincidenza? Francamente non lo so, ma a distanza di due anni da allora non ho più avuto problemi di parcheggio . Statisticamente trovo il posto immaginato nove volte su dieci. La decima volta lo trovo lo stesso, solo che non lo vedo perchè distratta...

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  ByB il 20/9/2012 19:49:17
mi ricorda un po la tecnica psich-k cui ne parla in parte il libro che ho appena letto:

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-cammino-sottile-verso-la-liberta.php

dove si cerca di interagire con la parte inconscia del cervello, che essendo molto più veloce di quella conscia è quindi molto più potente,
anche gli studi di Bruce Lipton hanno ha che fare con questa tecnica, relativamente nuova dato che risale al 1988 con il promotore Rob Williams, CICAP no comment è già troppo impiegare la parte conscia per simili

ciao By B.

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  ahmbar il 20/9/2012 23:58:17
la concezione secondo la quale la coscienza sia in qualche modo capace di intervenire in modo proattivo sul mondo fisico.


Questa e' una delle finalita' della ricerca sulla /psicodinamicai., un metodo costituito da 16 tecniche fondate sullo sviluppo del pensiero creativo-immaginativo. L’utilizzo di questo potenziale mentale, attualmente focus della ricerca scientifica più avanzata, è connesso all’attività dell’emisfero cerebrale destro preposto all’emissione di onde Alfa.

La ricerca del parcheggio era proprio uno dei primi "giochini" con cui facevano esercitare i neofiti per evidenziarne l'efficacia, ma ora siamo ben oltre queste divertenti dimostrazioni

Diverse universita', infatti, stanno proprio studiando quello che e' conosciuto comunemente come "effetto placebo", e stanno per aprire la porta al vero mondo delle meraviglie: la nostra mente

Ho scritto al proposito un articolo su illporticodipinto dopo aver visto Lo strano potere dell'effetto placebo, un video dove mostrano alcuni degli esperimenti che stanno conducendo per cercare di capire dove possa essere il limite delle nostre (sconosciute) capacita' mentali.

Chi non conosce l'inglese puo' leggere l'articolo che ho linkato, dove descrivo gli esperimenti del video



La nostra e' una realta' fondata sul concetto azione/reazione, e' curioso vedere come invece la natura e la realta' se ne freghino altamente dei nostri concetti e producano le piu' svariate "reazioni" malgrado manchino le "azioni"

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  fefochip il 21/9/2012 1:29:56
in una mia mail a malanga focalizzai quello che a mio avviso mancava nella sua teoria del "superspin".
ho fatto una ricerca e ho trovato la mail è datata 4/11/2004.

ho prodotto uno scritto "la volontà".

successivamente capii che l'unica cosa reale nell'universo è la volontà che è la manifestazione della coscienza .

malanga mi è stato molto utile come spunti di riflessione e in quel caso ho notato con piacere che gli è tornato utile il mio di spunto di riflessione tanto che poi ritoccò la sua teoria e visione dell'universo integrando appunto questo elemento.

il cicap? ma vale la pena ancora parlare di questi poveracci?

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  incredulo il 21/9/2012 5:54:13
@ahmbar

Citazione:
La nostra e' una realta' fondata sul concetto azione/reazione, e' curioso vedere come invece la natura e la realta' se ne freghino altamente dei nostri concetti e producano le piu' svariate "reazioni" malgrado manchino le "azioni"


E se le azioni ci fossero?

E se le azioni fossero determinate da una VOLONTA' SUPERIORE alla nostra?

La "mente" NON cambia il mondo, è la COSCIENZA che si rende conto del mondo acquistando maggiore consapevolezza quel mondo che è DENTRO di noi.

Se CREDIAMO qualcosa, quel qualcosa per noi è VERO.

TUTTI noi siamo CONVINTI della NOSTRA REALTA', ognuno di noi è SICURO di quello che sa o che CREDE di sapere, ognuno vive nel SUO di mondo, quel mondo che è illuminato dalla propria consapevolezza

Ci vuole molto tempo alla coscienza per accorgersi che è immersa nel TUTTO e non è una persona fisica, per ACCETTARE questa realtà, è la PAURA della morte che ci impedisce di prendere COSCIENZA di questo.

Annullare la CONSAPEVOLEZZA di quello che si CREDE di essere, una persona fisica, è una operazione che viene RIFIUTATA dalla nostra mente perchè la dissoluzione di questa VISIONE della realtà, viene associata alla morte.

Capire che siamo in grado di INFLUENZARE la realtà, non è una scoperta recente.


Infine, il prigioniero liberato sarebbe capace di vedere il sole stesso, invece che il suo riflesso nell'acqua, e capirebbe che:« è esso a produrre le stagioni e gli anni e a governare tutte le cose del mondo visibile e ad essere causa, in certo modo, di tutto quello che egli e suoi compagni vedevano. » (Platone, La Repubblica, libro VII, 516 c - d, trad.: Franco Sartori)

Saluti

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  ohmygod il 21/9/2012 11:14:42
@ahmbar
La nostra e' una realta' fondata sul concetto azione/reazione, e' curioso vedere come invece la natura e la realta' se ne freghino altamente dei nostri concetti e producano le piu' svariate "reazioni" malgrado manchino le "azioni"

Penso che ,come scrivi anche tu, in natura sia sconosciuto il rapporo azione - reazione.
E' un concetto che per natura è limitante e dall'esito incerto.
Natura è un algoritmo e l'algoritmo non è natura.

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  toussaint il 21/9/2012 11:17:37
Chiunque ha un certo grado di "shining" sa che il rapporto tra coscienza e realtà è strettissimo, ma finora non era mai stato dimostrato scientificamente e per "scientificamente" intendo con milioni di trials, forse la ricerca scientifica più imponente che sia mai stata realizzata. E pensare che la ricerca si è conclusa nel 2007, già 5 anni fa. Qualcuno di voi ne ha mai sentito parlare su qualche media? Io l'ho scoperto ora, questo incredibile progetto di ricerca, e a me sembra una nuova "rivoluzione copernicana", anche più delle scoperte della quantistica che ovviamente sono collegate a questi risultati.
Il coordinatore della ricerca ha affermato "se di fronte a questi risultati si continua a far finta di nulla, allora è inutile fare ricerca".


Edit: e stiamo parlando della Princeton University, mica dei raeliani...

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  bauer il 21/9/2012 18:45:27
che io sappia l'esperimento sta continuando da anni su larga scala:
http://gcp.grama.co/

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  toussaint il 24/9/2012 14:44:10
Per bauer:
non so se l'esperimento stia continuando in altri lidi (non me ne stupirei affatto) ed ora leggerò bene i tuoi link, io mi riferivo all'esperimento della Princeton University, quello è terminato nel 2007, i risultati sono chiarissimi e nessuno in 5 anni ha confutato nè quei risultati nè la metodica con la quale è stato ocndotto l'esperimento. E considerata la veemenza con la quale i vari CICAP di questo pianeta si fiondano su rivelazioni di questo tipo, direi che proprio l'assenza di qualsiasi contestazione è la prova provata dell'assoluta e sconvolgente certezza di quei risultati. E ancora una volta sorprende che nessuno abbia dato il dovuto risalto a questi risultati (cosa che ha fatto dubitare lo stesso coordinatore della ricerca sul senso che ha oggi il fare ricerca).

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  bauer il 24/9/2012 15:07:09
L'esperimento è continuato in modo indipendente. In fondo al sito si può leggere:

The Institute of Noetic Sciences provides a logistical home for the GCP. It is directed by Roger Nelson from his home office in Princeton, but is not a project of Princeton University

Immagino che è condotto sempre dallo stesso tizio che ha lavorato fino al 2007.

Nel vecchio sito sono visualizzabili i dati degli ultimi anni:
http://noosphere.princeton.edu/
Devi andare su data access e poi Current Results page.

Re: Il Progetto PEAR: come la mente influenza la realtà

Inviato da  toussaint il 25/9/2012 13:50:54
Sì sì, Roger Nelson era nel progetto. Dunque, probabilmente ci sono state pressioni sul CDA della Princeton University per cui hanno chiuso e riaperto come indipendenti. Ottimo. Da leggere sicuramente.
Grazie

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