Inviato da  Calvero il 2/9/2011 21:12:03

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Grazie a un'amica [Pescanoce], oggi ho finito di leggere questa "favola" di Sepùlveda.

E la trovo perfetta per inaugurare il Topic.

La tenerezza dipinta nel surreale, senza nessuna diplomazia in merito a una Natura e alla Vita che non viene nascosta nella sua durezza. Caso più unico che raro in cui una Postfazione fonde il confine tra racconto e realtà e continua, alla sua lettura, a far macinare la forza del messaggio in un vigore inaspettato.

Un occhio sull'uomo, e mille orecchie su un mondo silenzioso (quello degli animali) che attraverso la voce di questa fantasia rischiara le ombre presuntuose del Sapere.

E dove anche l'enciclopedia più fornita manca il bersaglio e nulla può, infondo, spiegare, colui che sente con l'anima riesce a dire tutto ciò che serve sapere; imparare.

Un libricino (*) da buttare giù in uno, massimo due bocconi. E dove, alla fine, le ultime parole lasciano incendiare la benzina che sotto sotto non ci aveva ancora detto del suo potere incendiario.

Buona lettura

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

.. io lo dedico totalmente al mio Misti che se ne è andato e, come sempre purtroppo si dice, ha lasciato un vuoto profondo nel mio cuore

Inviato da  Calvero il 2/9/2011 21:13:23

(*) .. spero non abbiate visto il cartone animato che è stato tratto dal racconto, a confronto è una pacchiana e squallida imitazione. Infantile nella trasposizione e tecnicamente vergognoso

Inviato da  Spiderman il 2/9/2011 21:38:06

Inviato da  gronda85 il 3/9/2011 15:18:00

.........e ho detto tutto

se dovessi scegliere un solo libro dei suoi, mi butterei su "addio alle armi"

Inviato da  astro7 il 3/9/2011 15:24:53

Avevo quasi dodici anni quando mi regalai il mio primo libro .
Ero uscita per delle commissioni …..e passando dinnanzi all’edicola mi fermai proprio davanti ad un espositore di libri, di quelli che gli edicolanti rifilano all’aperto durante l’estate nella speranza di smaltire vecchie giacenze….
Mi colpì… e lo acquistai.
Leggendolo tutto d’un fiato , ho trovato ne Il gabbiano Jonathan Livingstone quella spinta in più che motiva una ricerca , di chi non si accontenta….che mi ha spesso caratterizzata e che troppo spesso oggi mi accompagna.


Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola.

Il segreto consisteva nel sapere che la sua vera natura viveva, perfetta come un numero non scritto, contemporaneamente dappertutto, nello spazio e nel tempo.

Il paradiso non è mica un luogo. Non si trova nello spazio, e neanche nel tempo. Il paradiso è essere perfetti. Tu sei uno che vola velocissimo vero? Raggiungerai il paradiso, allora, quando avrai raggiunto la velocità perfetta. Il che non significa 1000 miglia all'ora, né 1000000 di miglia, e neanche vuol dire volare alla velocità della luce. Perché qualsiasi numero, vedi, è 1 limite, mentre la perfezione non ha limiti. Velocità perfetta, figlio mio, vuol dire solo esserci, esser là.

"Ma dì un po', come fai ad amare una tale marmaglia di uccelli che ha tentato addirittura d'ammazzarti?" "Oh, Fletch, non è mica per questo che li ami! È chiaro che non ami la cattiveria e l'odio, questo no. Ma bisogna esercitarsi a discernere il vero gabbiano, a vedere la bontà che c'è in ognuno, e aiutarli a scoprirla da se stessi, in se stessi. È questo che intendo io per amore. E ci provi anche gusto, una volta afferrato lo spirito del gioco."

Da allora non l’ho più riletto….ma chissà, forse oggi mi sembrerebbe quasi banale….preferisco lasciarlo nel cassetto dei ricordi....

Inviato da  Polonio il 3/9/2011 16:34:20

il libro che mi ha veramente cambiato la vita è il banalissimo siddharta di hesse.
come se mi avesse letteralmente proiettato in un'altra realtà.
prima vivevo in un mondo. questo invece è esattamente lo stesso, ma è completamente diverso da quello in cui vivevo prima di leggere quel libro.

Inviato da  Pyter il 3/9/2011 18:01:02

Inviato da  inquisitor il 3/9/2011 19:33:42

I libri che più ho amato li ho letti da bambino, e continuo a leggerli...

un classico: I ragazzi della via Pàl, e lo splendido Oltre le stelle di una scrittrice / educatrice amica di famiglia dei miei genitori: Angela Latini

Tra gli ultimi letti, durante uno dei miei soggiorni di lavoro all' estero, "Mari maestri ai spionajului international", non so se esista anche in inglese o italiano (il titolo tradotto sarebbe: i grandi maestri dello spionaggio internaziionale). Il libro é di Titu Simion ed è un capolavoro sullo spionaggio internazionale, mi ricorda alcuni libri di Forsyth.

Inviato da  Luxio il 3/9/2011 19:44:35

Semplicemente sincero, l'ho adorato.

Inviato da  Calvero il 4/9/2011 0:27:25

Citazione:

.. bella questa riflessione. Non dice solo del tuo percorso personale. Dice anche che c'è tempo per ogni cosa, e che molto si impara quando è il momento.

Inviato da  Calvero il 5/9/2011 20:41:13

Poetico, intelligente, delicato

Inviato da  vuotorosso il 6/9/2011 15:56:27

E qua uno dei miei "libri bussola"



breve e scorrevole, sempre attuale

Inviato da  Merio il 7/9/2011 21:53:33

Tra tutti quelli che ho letto, il libro che merita il posto più alto della mia classifica personale è questo:


Ogni volta che lo leggo... non vi sono parole per descrivere ciò che provo...
semplicemente magnifico...

Inviato da  Calvero il 7/9/2011 22:39:34

Merio, non so gli altri, ma io l'immagine non la vedo

Inviato da  vuotorosso il 7/9/2011 22:49:50

Calvero , io la vedo
Però in passato con le foto della pizza di Notturno mi era successa la stessa cosa, gli altri le vedevano e io no: prova con un altro browser e controlla, io dovevo aver sminchiato qualcosa con le estensioni di firefox e si era manifestato cosi
buona fortuna

Inviato da  shm il 7/9/2011 22:57:25

Sto finendo di leggere "Il grande Gioco", un libro di Hopkirk che parla della strategia politica nell'Asia Centrale nel diciannovesimo secolo...
Semplicemente illuminante!
L'ho regalato al compleanno di un utente di LC e l'ha apprezzato parecchio dicendomi che in seguito l'ha prestato ad altri...
Il libro parla dello spionaggio inglese e russo nei regni asiatici allo scopo di contenere la strategia militare reciproca finalizzata all'espansione del proprio commercio in seguito all'industrializzazione.

Inviato da  Merio il 7/9/2011 23:16:16

è il Silmarillion, Calvero...il titolo c'è l'hai, ma suppongo sia abbastanza conosciuto...
bello questo topic sui libri... un'idea molto azzeccata...
Pace ai vostri sensi

Inviato da  Calvero il 8/9/2011 1:47:02

Citazione:

Sì, ora la vedo

L'ho letto dopo il Signore degli Anelli (sempre il libro intendo).

Bellissimo il Silmarillion, o meglio, IMPORTANTE.

Inviato da  Calvero il 8/9/2011 17:23:08

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LA METAMORFOSI




Semplicemente un capolavoro.

Disprezzo comunque l'opinione comune dell'allegoria sul tema del "diverso" che vorrebbe essere così intesa nel racconto di Kafka.

Inviato da  Merio il 8/9/2011 21:02:07

In che senso importante Calvero?
Io l'ho sempre considerato bellissimo perché contiene una Mitologia allo stesso tempo complessa e affascinante unita ad uno stile di scrittura eccellente(e tante altre cose), ma forse tu alludi al fatto che tale storia sia un'allegoria di quella umana? Quella è una mia chiave di lettura(suggerita dal libro stesso)... la tua?
Pace ai vostri sensi

Inviato da  Calvero il 8/9/2011 23:28:55

Citazione:

Sappiamo tutti che per Tolkien non basterebbero chissà quante pagine per discuterne. Detto niente. A un certo punto mi sono fermato nel studiarlo .. è cosa infinita

Il Silmarrilion è il fulcro della cosmogonia creata da Tolkien. Tolkien la sapeva lunga. Già l'Occhio che tutto Vede - di Sauron, pone un tipo di accento sul Potere nella "Terra di Mezzo" e il Silmarrilion dà al concetto di creazione un importanza assoluta al suono, alla musica, al canto e, in esse, la POTENZA (la stessa che abbatté le Mura di Gerico?) manifesta una Genesi impeccabile. La forza e la poetica del libro hanno qui un accezione affatto romantica o estetica, e si potrebbe osare chiamarla "scientifica". Si investe, questo Libro, di una carica e di concetti che come direbbero a Roma - stanno avanti - .. se pur una cultura mitologica antica, Nordica e molto altro ne era spina dorsale. Credo che Tolkien abbia lasciato un messaggio potente che ancora deve essere seriamente valutato/decodificato. Tempo al tempo

IMPORTANTE, quindi, poiché è un libro NOBILE di pregiatissimo pensiero perché oltre ad essere Cardine del Corpus della sua "visione" Fantasy, pone anche il lettore in una lettura che evolve concetti "antichi/ancestrali" e che profumano di alto Esoterismo.

Nei primi strati (nel Signore degli Anelli) si può certo rivelare la metafora dell'era industrializzata e maledetta del "Ferro" che distrugge l'Era della Natura (in primis vivificata dal "pensiero" Hobbit), ma anche della "Magia Bianca".... e c'è molto, molto di più.

E così Frodo indossava l'anello d'oro e diveniva invisibile agli occhi umani aprendo un altro "passaggio" per liberarsi [ma anche lo rendeva visibile al Male]; così in "Essi Vivono" (di Carpenter) con l'orologio d'Oro, si apriva un passaggio nei "corridoi/tunnel/temporali" che faceva sì che si fuggisse dagli umani, ma portava al "Maligno"....



.. e per le convergenze ne aggiungo solo un'altra qui sotto e ci fermiamo qui, perché diverrebbe troppo interessante la cosa

Inviato da  Calvero il 9/9/2011 2:35:11

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.. il potere dei Libri

Notavo prima le vostre frasi (*), bellissime.
C'è qualcosa che scavalca molto del solito modo di criticare, esaminare, riflettere.
E molto più di tante altre cose (cinema compreso); è come se si attivasse una parte di noi senza tempo. Come una forza che non si esaurisce. Una sintesi che non ha a che fare con il concetto di riassunto/spiegazione, ma con qualche specie di scintilla che continua a brillare nel buio e che forse un libro ha ravvivato ma anche creato. Che dev'essere.


*Pyter non ha scritto per rimanere coerente al suo controcorrente e l'Uomo Ragno, come tutti i Supereroi, parla poco e agisce molto

Inviato da  Dr-Jackal il 9/9/2011 3:13:00

Senza dubbio il libro che mi ha impressionato e coinvolto di più è ISHMAEL di Daniel Quinn. Mi fu consigliato proprio qui su Luogocomune in un thread simile che avevo aperto due-tre anni fa.



Insieme ai suoi sequel THE STORY OF B, MY ISHMAEL e BEYOND CIVILIZATION, si tratta della cosa più sconcertante che abbia mai letto.

Rivoluziona completamente il modo comune di vedere il mondo, le religioni, la storia e la natura umana. E per modo "comune" intendo quello di chiunque non li abbia letti. Le conclusioni a cui è arrivato Quinn dopo 30 anni di ricerche nei vari campi dello scibile umano sono così uniche e originali che la gente ha cominciato a chiamarlo "l'antropologo marziano", perché ha una prospettiva e un modo di analizzare le cose più ovvie e normali talmente particolare da sembrare un alieno.
Non c'è paragone con nessun altro libro che abbia letto, e ho letto quasi tutti quelli qui elencati, compreso "La via del guerriero di pace". Credo che sia perché le informazioni e teorie in quei libri, per quanto potenti e veritiere, le avevo già sentite altrove prima di leggerli, quindi non mi hanno colto alla sprovvista come ha fatto invece Quinn. I temi del "satori" e dell'unione con la natura, per esempio, sono piuttosto diffusi. Quello di cui parla Quinn invece no, quella è roba solo sua.

I libri di Quinn sono così sconcertanti che per capirli davvero vanno riletti 2-3 volte. Vanno studiati. (Ho scritto la tesi basandomi sul lavoro di Quinn, e ho dovuto leggerli tutti 4 volte prima di assorbire davvero il suo modo di ragionare e farlo mio: è troppo diverso dal normale.)
E come se non bastasse, i romanzi costruiti intorno all'esposizione delle sue teorie sono pure appassionanti!

A costo di sembrare un fanatico, vi dico che chiunque dovrebbe leggerli.
Fortunatamente sono liberamente scaricabili da internet.
Ishmael sono solo 170 pagine. Fidatevi, mi ringrazierete.

Sfortunatamente, solo Ishmael è stato tradotto i italiano (già basta e avanza da solo per sconcertare chiunque, però i sequels sviscerano le idee di Quinn molto più nel dettaglio e sono bellissimi anche loro, quindi è un peccato; sto seriamente pensando di tradurli io).

Inviato da  Calvero il 9/9/2011 4:43:08

Aspetta Jackal, fammi comprendere bene. Perché è interessante quel che hai scritto.

Io ho un "problema". Leggo i libri soltanto secondo DUE logiche.

LA PRIMA: - se so di leggere una favola, un racconto di fantasia, irreale o di fantascienza; qualcosa insomma che comunque in qualche modo mi fa entrare in un mondo nuovo che NON è il nostro e che è veramente DISTANTE dal nostro ... allora leggo.

LA SECONDA: se è univocamente tecnica, giornalistica, storica, scientifica, filosofica, biografica o autobiografica ... allora leggo.

MA

.. se invece mi parli di ROMANZI o se mi parli di racconti che si poggiano ad eventi storici di qualsiasi tipo e natura per raccontarne le vicende, ma anche di racconti che vogliono spiegare la realtà o seguire una determinata indagine con la scusa di un romanzo, o di storie romanzate, allora non ce la faccio, mi dà ai nervi.

Inviato da  Spiderman il 9/9/2011 7:41:20

Citazione:

Un supereroe è in primis un guerriero, e un guerriero affila la spada del pensiero nel silenzio assoluto...

Inviato da  Dr-Jackal il 9/9/2011 14:33:31

Calvero, fidati, questo non ti darà ai nervi.

Quinn ha detto che ha preferito esprimere la sua visione del mondo sottoforma di romanzi perché se avesse scritto un semplice saggio molte delle rivelazioni più sconcertanti sarebbero passate quasi inosservate e non se ne sarebbe compresa appieno l'importanza. Invece usando il dialogo tra due personaggi e facendoli arrivare a una certa conclusione gradualmente, tramite le domande e i ragionamenti giusti, quando finalmente arriva la rivelazione ti colpisce come una fucilata.

Sono solo 170 pagine. Leggine le prime 20 e poi decidi se continuare o no.
Questo è un libro che merita davvero, perderselo solo perché pensi che ti darebbe ai nervi sarebbe una bestemmia. Concedigli almeno mezz'ora.

Inviato da  Calvero il 9/9/2011 14:44:24

... il tuo sentimento dice quello che mi serviva e non sarebbero comunque state "tante pagine in più" a essere un ipotetico ostacolo. Comunque lo leggerò, tutto. Inizio stanotte. Ma non avrò remore a dirti se non mi piacerà, sappilo

Inviato da  Dr-Jackal il 9/9/2011 16:21:43

Ahahah, ok! Voglio un giudizio onesto.

Inviato da  Pispax il 9/9/2011 16:53:24

E' in assoluto uno dei libri più belli che abbia mai letto.

Sia chiaro che io NON vi consiglio di leggerlo.
Quindi se decidete di farlo e poi rimanete perplessi (perché l'unica cosa certa è che rimarrete perplessi), non prendetevela con me.



Sono circa 1400 pagine, scritte quasi tutte nell'Anno della Saponetta Dove in Formato Prova.

Inviato da  Spiderman il 9/9/2011 17:25:17

Mi hai stuzzicato la curiosità Dr-J, che tu sappia si trova in cartaceo (in Italiano)? Ho fatto una ricerca veloce ma nulla in rete...