Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  ancopietro il 7/12/2009 5:58:23
Agnes Heller

Ricominciamento e non riciclaggio
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Nel corso della manifestazione NO B day si è svolto un invisibile ma forse epocale braccio di ferro tra "il colore viola" cioè la voglia di pulizia, normalità democratica, giustizia sociale, speranza dei convenuti e la linea oramai obsoleta, fuori tempo massimo, di tutti i partiti che hanno ritenuto di parteciparvi, alcuni con il segreto proposito di mettervi in qualche modo cappello, altri per astuzia tatticistica per essere altrove e nella "piazza", altri ancora con la sincera volontà di capire, di confrontare se stessi con l'onda di generazioni cresciute politicamente in internet allo stesso modo dei loro padri che si confrontavano nella sezioni e del tutto lontani milioni di anni luce dai partiti leaderistici che hanno sciolto le strutture copiando
il partito liquido dalla sfatta sociologia che andava di moda qualche anno fa negli ambienti "in" della modernità in tutto (che poi si è disvelata pià vecchia della cucca).
Internet e Facebook sono stati fattori fondamentali di catalizzazione. La comunicazione libera, sciolta e l'aggregazione per affinità elettive che avvengono continuamente e senza fine in internet sono fuori e liberati dal condizionamento massmediatico delle tv e della carta stampata al servizio logistico
della oligarchia in cui è tralignata la democrazia italiana specialmente dopo la brutale amputazione del Parlamento e la sua riduzione ad un bipolarismo in grande parte copertura di un bipartisan in politica sociale, estera, nella amministrazione dei privilegi della partitocrazia e della casta dei politici. Una casta
oramai del tutto separata dall'elettorato privato dei suoi diritti.
La politica ha rivendicato il suo diritto ad essere utopia. Quanti contrappongono alle spregiate "anime belle" la necessità dello "sporcarsi le mani", del partecipare, della riduzione del danno, debbono prendere atto che non c'è futuro e forse neppure presente nel realismo delle grandi volpi
dei palazzi italiani, che debbono farsi da parte e lasciare il passo ad una nuova generazione. Ma è del tutto possibile che prima di andarsene questi con le cosidette "riforme" affosseranno del tutto la democrazia italiana e le sue connotazioni resistenziali e socialiste. Bersani propone alla destra italiana di lavorare con essa se rinunzia al processo breve. Uno scambio ineguale, pericoloso,
che non si realizzerà per la protervia di Berlusconi ma che perderebbe per sempre l'Italia in un presidenzialismo supportato dagli oligarchi. Assai peggiore ed inconfrontabile con il sistema francese
o tedesco peraltro bilanciati da una società civile forte di istituzioni funzionanti ed irriducibili in uno schemino autoritario.
Se si vuole preparare per il popolo del No B Day un grande partito capace di rimettere insieme i
quindici milioni di voti che ha avuto la sinistra italiana fino al 76 deve cessare il riciclaggio dei gruppi
dirigenti dentro contenitori che sono nuovi e come le botti non possono essere riempiti di vino vecchio ed oramai quasi inacidito e si deve segnare una forte rottura con il passato rinverdendone nello stesso tempo gli ideali del riformismo che ha avuto come campioni Riccardo Lombardi o Fernando Santi. Gradualità e saggezza nell'azione, intransigenza nei contenuti! Il riformismo è la realizzazione di una società socialista attraverso la via parlamentare e la lotta sociale. Una delle vie previste dallo stesso Marx come è stato ricordato dalla grande filosofa ungherese Agnes Heller.
La rottura della Bolognina ha portato il PCI ad unificarsi con la DC in un partito che sembra il clone del centro destra. Il PSI di Nencini e prima di lui di Boselli non hanno rotto con il craxismo anti ne hanno rivendicato il valore. Per questo il PSI è morto a differenza del PSI che ruppe con Mussolini e che, dopo il fascismo, era di nuovo il primo partito della sinistra italiana. I partiti della sinistra radicale debbono rompere con l'esperienza del prodismo e con le pratiche riduzionistiche e governativistiche. Insomma
bisogna cambiare pagina e forse libro e cominciare da capo cominciando da una profonda disintossicazione del veleno liberista penetrato profondamente con l'accettazione della riforma del lavoro a cominciare dalla legge biagi e dal concertazionismo subalterno della CGIL.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  PikeBishop il 7/12/2009 10:46:46
Citazione:
Ricominciamento



Cosi' ignorante che i suoi radicul-sinistri-chic lo snobbano e cosi' viene a rompere i coglioni qui.


Citazione:
"il colore viola"

Io facevo gia' parte delle brigate viola, le brigate della piola(osteria, in Torinese che va d'accordo col viola del barbera di oscure origini che veniva coli' servitovi) negli anni '70.

Noi almeno bevevamo vino, tu ti sei bevuto il cervello.

Citazione:
bisogna cambiare pagina

Obbedisco con piacere!

Get me the fuck outta here....

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  Pyter il 7/12/2009 11:32:32
Io so che si dice rincominciamento.

Unione di rinco..., mincia e mento.

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  Lezik85 il 7/12/2009 11:38:45
Citazione:
Se si vuole preparare per il popolo del No B Day un grande partito capace di rimettere insieme i quindici milioni di voti che ha avuto la sinistra italiana fino al 76 deve cessare il riciclaggio dei gruppi dirigenti dentro contenitori che sono nuovi e come le botti non possono essere riempiti di vino vecchio ed oramai quasi inacidito e si deve segnare una forte rottura con il passato rinverdendone nello stesso tempo gli ideali del riformismo che ha avuto come campioni Riccardo Lombardi o Fernando Santi.


La voglia di scarabocchiare schede è piu forte di qualsiasi altra pulsione, persino quella sessuale; tanto che si è cercato un metodo alternativo per impiegare il proprio tempo in vista della prossima votazione. Ma si sa, girarsi i pollici stanca ed allora si scende in piazza colorati, gridando quattro slogan ma non avendo la benchè minima idea di cosa stia succedendo. Pronti soprattutto a vendere il proprio culo al miglior offerente che è dotato della solita retorica del cazzo, la quale imbambola il cervello garantendo un concetto vago di informazione.
E il gioco continua e non ha nessuna voglia di fare un "ricominciamento".

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  Infettato il 7/12/2009 12:52:53
Si si ricominciamento

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  carloooooo il 7/12/2009 14:04:17
Citazione:
Si si ricominciamento


L'ignoranza di Facco è paragonabile solamente alla gravità del suo delirio antisocialista. E che almeno si togliesse il cappello prima di registrare un video.

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  Oldboy il 7/12/2009 14:14:35
Guardate che "ricominciamento" non è un errore.

E' una parola - magari desueta e insolita - della lingua italiana.

Basta chiedere al grande guru di tutti noi (Google), oppure ad un dizionario cartaceo.

A volte capita di sentire una parola desueta - che suona un po' diversa da quelle 4-500 che usiamo di solito - e pensare che sia un errore.
(Per esempio "camminatura", o "saccenza".)
Ma non lo è.

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  carloooooo il 7/12/2009 14:20:15
Ricominciamento

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  Infettato il 7/12/2009 14:21:03
Citazione:
L'ignoranza di Facco è paragonabile solamente alla gravità del suo delirio antisocialista. E che almeno si togliesse il cappello prima di registrare un video.


A parte il cappello cosa non ti quadra in quel video?

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  Oldboy il 7/12/2009 14:31:47
Citazione:

Per questo il PSI è morto a differenza del PSI che ruppe con Mussolini e che, dopo il fascismo, era di nuovo il primo partito della sinistra italiana.

Be', per la verità fu Mussolini a rompere con il PSI...
(Nel senso che, con le sue posizioni interventiste, si era già messo di fatto fuori dal partito prima ancora di essere espulso.)

Comunque secondo me "ricominciamento" - oltre ad essere corretto - suona anche bene.
Ha un che di arcaico (forse di dantesco?), di solenne.

E' un bene rispolverare, ogni tanto, un termine della lingua italiana.

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  carloooooo il 7/12/2009 21:07:40
Citazione:
A parte il cappello cosa non ti quadra in quel video?


Niente. L'analisi è sopraffina e le considerazioni squisite. Ad esempio, l'affermazione di apertura: "il No B-Day rafforzerà Berlusconi." Ottimo, può darsi. Ora dimmi il perché. E invece no, il fine retore ti spiazza con uno sproloquio sulle caste dei parassiti che si contendono il potere, e il motivo per cui Berlusconi uscirebbe avvantaggiato da questa manifestazione resta un mistero.

Ma è per il bene dello spettatore, che non deve essere distratto dal vano argomentare. Lo spettatore ha bisogno di pochi concetti e ben chiari che gli si impiantino nel cranio, ed infatti Facco Retore con una giravolta cade subito sull'argomento "parassiti che partecipano al No B-Day". Che non sono "solo i politici", ma anche "i cantanti" e "associazione di ogni genere che vivono di soldi pubblici". Chi siano tutte queste misteriose associazioni e che cosa c'entri questo con quanto detto prima resta un mistero per cervelli fini.

Ma il colpo finale, l'asso nella manica è l'Italia "repubblica sovietica". Nessuno mi impedirà di dubitare che Facco sappia che cosa sia un Soviet, ma la cosa più squisita è l'utilizzo dell'aggettivo "emblematico" per descrivere l'aspetto per lui più importante di tutta la manifestazione, e sui cui si sofferma per una buona metà della sua accorata orazione. Mi riferisco alla partecipazione di nientepopodimento che... I COMUNISTI!

La partecipazione dei comunisti è "l'aspetto emblematico" della manifestazione. Per cui emblematica, ossia peculiare, rappresentativa, significativa, essenziale del No B-Day è l'deologia comunista. Il problema principale di questo Paese è che alcuni partiti si "riuniscano sotto il simbolo della falce e del martello" e hanno come colore il rosso, il colore "del sangue", il colore simbolo "della morte, dell'odio, dell'invidia, della disgrazia, dell'illiberalità, della disuguaglianza, della disfunzione di stato".

Si termina poi con l'innovativa argomentazione che i politici sono tutti uguali, per cui mamifestare non serve a niente.

In conclusione, che cosa abbiamo ricavato dal commento di Facco sul B-Day? Che la manifestazione rafforzerà Berlusconi (ma non sappiamo il perché), che gli statali e i parastatali sono tutti indistintamente parassiti, che i comunisti mangiano i bambini e che i politici sono tutti uguali.

Che fine argomentare! E che saggezza!

Re: Viola. Ricominciamento e non riciclaggio

Inviato da  Infettato il 8/12/2009 19:31:05
Carlo
Citazione:
In conclusione, che cosa abbiamo ricavato dal commento di Facco sul B-Day? Che la manifestazione rafforzerà Berlusconi (ma non sappiamo il perché), che gli statali e i parastatali sono tutti indistintamente parassiti, che i comunisti mangiano i bambini e che i politici sono tutti uguali.


Nonostante la mia riluttanza verso il B, devo ammettere di trovarmi in sintonia con Facco, ci sono state diverse vicende che avrebbero potuto togliere il B dalla politica, mi sono meravigliato di questa longevità politica, nonostante tutto.

La generalizzazione di Facco è eccessiva ma neanche tanto, se si guarda al futuro, io dico viva il tiranno perchè il prossimo sarà peggiore.

Sono tutti indistintamente convinti che tollto B, magicamente si risolva tutto, ed è lo sbaglio più grande che si possa fare.

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