Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Manfred il 16/3/2010 21:55:20
E i dollari della CIA ,non sono come i botteghini di cambio in nero legalizzato a Berlino prima e durante il muro! Anche la DDR aveva in mano la stampante. Anche se questo scenario è un po differente.

ciao

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Paxtibi il 16/3/2010 21:58:46
E i dollari della CIA ,non sono come i botteghini di cambio in nero legalizzato a Berlino prima e durante il muro!

Magari se provassi ad essere un attimino meno ermetico discutere sarebbe più facile... comunque credo di aver capito cosa intendi, e ti dico che quello di cui parli è una conseguenza della perdita di valore della valuta dovuta all'inflazione monetaria, e non la causa.

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Manfred il 16/3/2010 22:12:30
Di economia non capisco niente osservo solamente gli effetti a terra e cerco di cogliere le analogie o le contraddizioni.
Domanda:
perché hanno stampato il marco occidentale in America e lo hanno portato in nave fino ad Amburgo? Qui mi pare si travalichino le normali leggi dell'economia? Inoltre abbiano volutamente atteso e poi confuso il risultato del sondaggio interno l' SPD sui fratelli comunisti prima di rendere il nuovo marco legale.

ciao

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  sitchinite il 20/3/2010 12:51:38
Intanto pare che stia finendo in Cina...

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/03/19/visualizza_new.html_1734869611.html


Non è chiaro da dove venissero esattamente gli attacchi informatici subiti da Google, ma in molto pensano ad un coinvolgimento, anche se indiretto, del governo di Pechino. Tra le vittime degli hacker emergono infatti diversi dissidenti (dei quali sono state aperte le caselle di posta elettronica), oltre a grandi multinazionali, molte delle quali statunitensi. Sostenendo che gli attacchi provenivano dalla Cina, la società americana aveva minacciato in un primo tempo di smettere di usare i 'filtri' richiesti dalla censura cinese oltre a voler chiudere il suo sito web in cinese se non fosse stata messa in grado di garantire la sicurezza ai suoi clienti. La scorsa settimana, il Financial Times aveva scritto che la decisione di chiudere Google.cn è stata presa al 99,9% e la compagnia sta ora studiando un modo per non danneggiare i suoi dipendenti cinesi, che sono alcune centinaia. Sempre la scorsa settimana il numero uno della Google Eric Schmidt si era dichiarato ottimista sul futuro del gruppo in Cina, senza dare però maggiori precisioni. Le autorità di Pechino esercitano uno stretto controllo su Internet e dalla Cina sono inaccessibili oltre ai siti politicamente sgraditi a Pechino anche i principali social network come YouTube (che appartiene a Google), Facebook e Twitter, il servizio di microblogging


Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  GgCc il 31/3/2010 23:06:15
Incominciamo a vedere come si comportano quelli di Wikipedia, per esempio. Ho appena fatto una modifica alla loro pagina relativa a Mohamed Atta, aggiungendo un paragrafo nel quale cito l'esistenza di solo 3 voli da Portland, nessuno diretto a Boston. Vediamo come si comportano!

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  PikeBishop il 1/4/2010 0:05:40
Secondo Jacques Vallee, che e' stato uno dei precursori (lavorava ad uno dei primi due computer collegati via telefono), non si puo' regolare, inibire o spegnere internet. Si possono beccare delle persone, rendere la vita impossibile ai providers ecc. ma finche ci saranno linee telefoniche di qualsiasi tipo e gente che vuole avere i computers in collegamento nessuno potra' impedirlo: internet e' nato apposta per quello, per non essere impedito.

Io non e' che ci capisca molto, ma se lo dice il vecchio Jacques mi fido abbastanza: e' una delle poche persone che non abbia mai deluso.

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  edo il 9/5/2010 12:13:33
byoblu

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  sitchinite il 9/5/2010 13:57:01
Citazione:

PikeBishop ha scritto:

Io non e' che ci capisca molto, ma se lo dice il vecchio Jacques mi fido abbastanza: e' una delle poche persone che non abbia mai deluso.


In realtà internet attualmente si regge su meno di un centinaio di punti di accesso principale, molti dei quali non sono ridondanti e stanno sotto pochi (all' inizio degli anni 2000 si diceva fossero 11 di cui 6 negli stati uniti) 'controller' che hanno accesso alle dorsali sottomarine.
Basterebbe fare fuori 2 o 3 di questi controllers e internet sarebbe danneggiato molto gravemente se non compromesso del tutto.

http://expertvoices.nsdl.org/cornell-info204/files/2008/02/network2.jpg

questa immagine mostra la struttura delle dorsali... anche solo eliminando i punti di accesso dorsale di seattle losangeles e newyork il danno sarebbe alucinante.

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  ahmbar il 11/5/2010 11:58:48
Appena letto dal blog di Grillo

Attenzione, APPROVATO IERI: articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione... COMPIUTA A MEZZO INTERNETCondividi

NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.

Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta......


www.newsphera.it[/i]

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  sitchinite il 11/5/2010 13:46:27
Citazione:

ahmbar ha scritto:

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.



l istigazione a delinquere era già regolamentata e punita, che male c' é a regolamentarla pure su internet?
Basta non istigare a delinquere e non si corrono rischi...

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Red_Knight il 11/5/2010 16:33:40
@Sitchinite

La struttura fisica non coincide con l'Internet con la I maiuscola che conosciamo noi: se anche Internet venisse spezzata in due facendo saltare le dorsali atlantiche, ogni troncone preso singolarmente continuerebbe a funzionare. Va da sé poi che basterebbe ricostruire i nodi... per un paio di giorni se non erro si verificò un'interruzione intercontinentale, e non fu una tragedia.

Inoltre, Internet rimane in continua espansione, anche se più lenta rispetto al passato: in un futuro a garantire la ridondanza saranno i satelliti o, magari, costruire i nodi principali sarà abbastanza economico da piazzarne uno ovunque...

Credo in ogni caso che PikeBishop si riferisse all'eventuale possibilità, in caso di emergenza, di costruire internet clandestine sopra le linee telefoniche.

Citazione:
l istigazione a delinquere era già regolamentata e punita, che male c' é a regolamentarla pure su internet?
Basta non istigare a delinquere e non si corrono rischi...


Appunto, era già regolamentata... prova a indovinare perché improvvisamente fanno una legge extra appositamente per Internet...

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Floh il 11/5/2010 17:00:49
Signori, con l'approvazione di questa legge mi sa che il qui presente thread ha ricevuto la sua risposta....

Era troppo strano che si permettese al popolino di Informarsi da qualche parte...
Dobbiamo sorbirci le menzogne e i falsi problemi di Vespa e Santoro...

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  sitchinite il 11/5/2010 20:31:24
Citazione:

Floh ha scritto:
Signori, con l'approvazione di questa legge mi sa che il qui presente thread ha ricevuto la sua risposta....

Era troppo strano che si permettese al popolino di Informarsi da qualche parte...
Dobbiamo sorbirci le menzogne e i falsi problemi di Vespa e Santoro...


ma smettila... la legge non permette di istigare a delinquere, non vieta di esprimere opinioni. Mi sembrate i 2012isti...

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  sitchinite il 11/5/2010 20:35:30
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Sitchinite

La struttura fisica non coincide con l'Internet con la I maiuscola che conosciamo noi: se anche Internet venisse spezzata in due facendo saltare le dorsali atlantiche, ogni troncone preso singolarmente continuerebbe a funzionare. Va da sé poi che basterebbe ricostruire i nodi... per un paio di giorni se non erro si verificò un'interruzione intercontinentale, e non fu una tragedia.



dipende, se i tronconi risolvono i dns appggiandosi a tronconi non comunicanti il tutto si blocca...
quando si ruppero i cavi dorsale di taiwan ci misero settimane a riprisinare il tutto, setimane in cui le due parti rimasero senza nessun tipo di accesso.

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Floh il 12/5/2010 12:07:07
ma smettila... la legge non permette di istigare a delinquere, non vieta di esprimere opinioni. Mi sembrate i 2012isti...

bisognerà vedere con che arbitrarietà decideranno se hai istigita delinquere o no.
Io non sono per nulla fiducioso nella correttezza di chi dovrà decidere.

Ad esempio dire di non andare a legittimare, con il proprio voto, una banda di delinquenti (quelli si che sono delinquenti!) sarà considerato trasgredire la legge.
Fai un po tu dove va a finire la libertà di esprimere opinioni.

Che centra il 2012 poi scusa?

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  sitchinite il 12/5/2010 22:28:56
Citazione:

Floh ha scritto:


Che centra il 2012 poi scusa?


come i 2012isti pigliano fischi per fiaschi scambiando una cosa per l' altra facendo allarmismo tu stai scambiando l' istigazione a delinquere o a disobbdire alle leggi con la libertà di opinione... creando allarmismo.

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Fessoteric il 3/8/2010 0:17:07
Mi auguro a breve una dittatura del pensiero ordinata dai rettiliani. Forse però rimarrà solo un'utopia....

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  benitoche il 18/9/2010 10:49:56
Veniamo tutti schedati

http://tv.repubblica.it/le-inchieste/veniamo-tutti-schedati-da-internet/51691?video=&pagefrom=1

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  redna il 18/9/2010 15:46:07
Citazione:

come se non lo fossimo già e in mille altre maniere....

E allora che dobbiamo fare ?
da quando si incomincia ad usare internet si sa di questo....
non è certo da farsene una meraviglia.

Citazione:
Tutto per vendere pubblicità personalizzata

e uno si mette li a controllare tutto e tutti SOLO per vendere pubblciità personalizzata?


La sola impressione che se ne ricava è che
ogni tanto ci intimoriscono ...questo gratuitamente, aggiungo.

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  benitoche il 19/9/2010 4:01:20
Citazione:

redna ha scritto:

come se non lo fossimo già e in mille altre maniere....


Io non la farei così facile
Una cosa è schedare,un'altra è arrivare a conoscere ciò che la gente pensa
Oggi su un sito come LC io posso trq sapere se sei un antisemita(o antisionista,meglio)oppure no
Ti sembra poco?

Citazione:


E allora che dobbiamo fare ?
da quando si incomincia ad usare internet si sa di questo....
non è certo da farsene una meraviglia.


Non lo sapevo,solo dopo un pò ho capito


Citazione:
e uno si mette li a controllare tutto e tutti SOLO per vendere pubblciità personalizzata?


Appunto

Citazione:


La sola impressione che se ne ricava è che
ogni tanto ci intimoriscono ...questo gratuitamente, aggiungo.


mai,cito la tua firma

Citazione:
Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del pericolo, e tuttavia l'affrontano. Tucidide


Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  redna il 19/9/2010 10:30:09
Citazione:
Una cosa è schedare,un'altra è arrivare a conoscere ciò che la gente pensa
Oggi su un sito come LC io posso trq sapere se sei un antisemita(o antisionista,meglio)oppure no
Ti sembra poco?


da quando il sistema 'imposto' si basa sulla propaganda/pubblicità per forza di cose siamo TUTTI schedati (per sapere meglio come la gente la pensa e quindi 'preventivamente' correggere 'iniziative' non consone...)

Infatti non occorre che le cose siano reali ma è importante che qualcuno le percepisca come tali.Hanno dato il nobel per la pace a Obama quando in realtà non ha ancora concluso guerre da nessuna parte del mondo.

Infatti internet (è sempre il caso di ricordarlo) è stato un 'dono' dei militari.
Resta il fatto che ci si può anche sbagliare nel ritenere qualcuno antisemita antisionista o antiamericano. Ma certamente è facile puntare il dito contro chi scrive qualcosa, in un contesto, anche se assolutamente vero, ed è il il gioco dell'anti.....di turno.

Mi sembra proprio poca la superficialità che esiste in genere in QUASIASI sito che bolla uno o l'altro senza conoscerlo e questo deriva anche dal timore che qualcuno reputi (lui stesso) anti.....qualcosa, e si para (preventivamente) il culo.


Citazione:
Non lo sapevo,solo dopo un pò ho capito



Intimoriscono qualcuno ogni tanto questo è vero. Altrimenti non ci starebbero a dire in quale maniera su internet ci controllano se non avessero un tornaconto che camuffano sotto l'aspetto pubblicitario (che è una emanazione della propaganda).

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Ingmar il 18/2/2011 16:52:58
In effetti il reato di istigazione a delinquere esiste già ed è previsto per qualsiasi mezzo compreso internet. Che bisogno c'è di una legge ad hoc?
Ma ci difenderemo in ogni caso e rivendicheremo il nostro diritto ad esprimerci. Non dimentichiamoci che esiste anche la disobbedienza civile.

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  Spiderman il 18/2/2011 19:18:23
NWO, prove generali? Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale americano chiude 84.000 siti web “per errore”

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  paolello il 9/4/2011 11:13:21
mmm...le belle notizie non finiscono mai!

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  benitoche il 31/5/2011 12:19:55
50 mila blog chiusi per stampa clandestina?

Fonte: Trucchi dell'informazione - Legno Storto - Il Fatto quotidiano

All’inizio di maggio una sentenza della prima sezione penale della Corte di Appello di Catania ha equiparato un blog ai giornali di carta. Dunque commette il reato di stampa clandestina chiunque abbia un diario in Internet e non lo registra come testata giornalistica presso il tribunale competente, come prevede la legge sulla stampa n 47 del 1948.

La vicenda è paradossale e accade in Italia. Lo storico e giornalista siciliano Carlo Ruta aveva un blog: si chiamava Accadeinsicilia e si occupava del delicato tema della corruzione politica e mafiosa. In seguito a una denuncia del procuratore della Repubblica di Ragusa, Agostino Fera, quel blog è stato sequestrato e chiuso nel 2004 e Ruta ha subito una condanna in primo grado nel 2008. Ora la Corte di Appello di Catania, nel 2011, ritiene che quel blog andava considerato come un giornale qualsiasi – ad esempio La Repubblica, Il Corriere della Sera o Il Giornale – e dunque doveva essere registrato presso il “registro della stampa” indicando il nome del direttore responsabile e l’editore. La notizia farà discutere a lungo la blogosfera italiana: cosa succederà ora?

Massimo Mantellini se la prende con Giuseppe Giulietti e Vannino Chiti per aver presentato in Parlamento la Legge 62 sull’editoria, che è stata poi approvata, con la quale si definisce la natura di prodotto editoriale nell’epoca di Internet. Ma il vero problema, a mio avviso, è la completa o scarsa conoscenza di cosa sia la Rete da parte di grandi pezzi dello Stato, incluso la magistratura. Migliaia di burocrati gestiscono quintali di carta e non sanno quasi nulla di cosa accade in Internet e nei social network. Questa sentenza, quindi, è un regalo alla politica cialtrona che tenterà ora di far chiudere i blog scomodi. Proveranno a imbavagliarci.

In Italia ci sono oltre 50 mila blog. Soltanto BlogBabel ne monitorizza 31 mila. Nel mondo esistono almeno 30 milioni di blog e forse sono anche di più. I blog nascono come diari liberi on line, può aprirne uno chiunque. Una casalinga. Uno studente. Un professore universitario. Un operaio. Un filosofo. Chiunque. Ma adesso in Italia non è più possibile e possiamo dire che inizia il Medioevo Digitale. Nel mondo arabo i blog e i social network hanno acceso il vento della democrazia, il presidente americano Barack Obama plaude il valore di Internet e la libertà d’informazione, Wikileaks apre gli archivi segreti delle diplomazie, e noi, in Italia, in un polveroso palazzo di giustizia, celebriamo la morte dei blog.

(...) Vogliamo innalzare una grande scritta davanti alla Corte Costituzionale con lo slogan “Io bloggo libero, non sono clandestino!”. Eggià: perché gli avvocati di Ruta faranno appello in Cassazione e a quei giudici bisognerà far sapere che in Italia ci sono 50 mila persone libere che hanno un blog e confidano nell’articolo 21 della Costituzione, che permette la libertà di espressione con qualunque mezzo.

Che ne dite? Ci proviamo?

Fonte originaria: “Il Fatto” (edizione on-line), 28 maggio 2011

via http://attiliofolliero.blogspot.com
CDC

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  AFrayn il 1/6/2011 6:57:57
La libertà su internet é dura a morire, mi blocchino questo se ci riescono: Freenet

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  starchild il 26/6/2011 23:57:41
Questo lo sapete?

http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=15180

Comincia sempre così, poi...

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  benitoche il 27/6/2011 21:47:50
Dalla settimana prossima l'Autorità delle comunicazioni avrà il diritto arbitrario di oscurare siti senza un processo.

Una norma che non esiste in nessun Paese libero.

Fortemente voluta da Berlusconi e da Mediaset (27 giugno 2011)

Il 6 luglio arriverà una delibera Agcom, sulla tutela del copyright online, e sarà una forma di censura del web, in nome degli interessi di Mediaset e delle lobby dell'audiovisivo, con il beneplacito del centro destra. E' questo l'allarme lanciato da un gruppo di associazioni (Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio, Studio Legale Sarzana). Avevano già fatto una campagna contro i rischi di quella delibera, ma speravano ancora di cambiare le cose. Speranze fallite venerdì, dopo aver incontrato Corrado Calabrò, presidente Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). «Abbiamo appreso che non c'è spazio per la mediazione e che Agcom intende approvare la delibera-censura in fretta e furia», dice Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale, associazione di area Radicale. Nel testo definitivo dovrebbe insomma restare il principio di fondo, già presente nell'attuale bozza della delibera: Agcom avrà il potere di oscurare siti web accusati di facilitare la pirateria. Senza passare da un regolare processo, ma solo a fronte di una segnalazione da parte dei detentori di copyright.

Ma perché gridare alla censura? Come motivate quest'allarme?
«La questione alla base è che il diritto d'autore sul web ha tantissimi ambiti ed è possibile che l'industria del copyright metta in piedi interi uffici dedicati a segnalare presunte violazioni all'Autorità, come avvenuto in altri Paesi. L'Autorità non avrà i mezzi per gestire le decine di migliaia di segnalazioni che arriveranno. Sarà il Far west, ci saranno decisioni sommarie, ai danni di siti anche innocenti. Siamo il primo Paese al mondo a dare ad Agcom questo potere. Calabrò stesso ci ha detto che sa di muoversi in un territorio di frontiera... ».

Però ci si potrà difendere opponendosi all'oscuramento del sito.
«Secondo la delibera, potrà farlo il gestore del sito web, ma non l'utente che carica il contenuto in questione. Sarà un salto nel buio. Il nostro colloquio con Calabrò ci ha confermato che l'Autorità non è preparata a questo».

Perché non lo è?
«Per esempio: abbiamo detto a Calabrò che i provider Internet avranno grosse spese per rimuovere i contenuti dal web e lui ci ha risposto che non lo sapeva, che non gliel'avevano detto. Non ci ha mai risposto con numeri e criteri oggettivi alle nostre critiche».

Ma la censura avrà anche un colore politico?
«Sì e questo rende la cosa ancora più grave. Siamo in un Paese in cui la denuncia per diffamazione è facile ed efficace, per mettere a tacere media. In un sistema politicizzato come il nostro, questo nuovo potere che Agcom potrebbe aggravare il fenomeno. Dalla denuncia per diffamazione all'oscuramento d'Autorità di un sito il passo è breve».

Perché vi è sembrato che Calabrò avesse molta fretta di completare la delibera?
«In precedenza Agcom ci aveva promesso, per tenerci buoni, tanti incontri di mediazione e che il testo definitivo non sarebbe stato subito esecutivo ma che sarebbe stato messo in consultazione. Adesso invece ha deciso che già prima dell'estate, probabilmente il 6 luglio, arriverà a una delibera fatta e compiuta».

Come ti spieghi questa fretta?
«Siamo in un contesto di grossa instabilità politica. In questo momento il clima è ancora favorevole agli interessi di Mediaset, ma Agcom teme che non sarà presto così e quindi vuole chiudere in fretta la vicenda. E' un altro effetto del conflitto di interesse del presidente del Consiglio».

L'interesse delle lobby del copyright è evidente. Ma di Mediaset? E' solo quello di tutelare il proprio diritto d'autore sul web (ha denunciato in passato Google per video su YouTube, del resto)?
«Non solo. Lo scopo è forgiare il web in modo simile al mercato che loro conoscono e depotenziandone la minaccia al loro business. Hanno fatto così anche con la delibera sulle web tv».

Che farete se la delibera passa così com'è?
«Faremo ricorso al Tar del Lazio. Se necessario a Bruxelles, ma crediamo che il Tar bloccherà la delibera, che secondo molti esperti è illegittima, poiché viola diritti fondamentali del cittadino. Ma visto che ci sono forti interessi del Presidente del Consiglio a far passare quelle norme, il governo potrebbe intervenire direttamente con un decreto, in caso di blocco al Tar».


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/6-luglio-muore-il-web-italiano/2154694
*************

La Rete si organizza contro la censura Agcom


Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet senza giusto processo


Come preannunciato a marzo, l'Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni) sta per ordinare agli Internet Service Provider (Isp) di rimuovere contenuti per via amministrativa sulla base di semplici segnalazioni dei detentori dei diritti, senza passare per il sistema giudiziario. Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet, senza che ne' gli utenti ne' i proprietari dei siti ne sappiano nulla, visto che saranno notificati solo gli Isp.
Sarebbe un provvedimento che poggia su basi giuridiche estremamente dubbie e senza precedenti in altri paesi sviluppati, che apre la strada a una potenziale censura su Internet generalizzata perchè senza il vaglio del sistema giudiziario.

In sintesi, secondo la delibera Agcom se il titolare dei diritti di un contenuto audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito (senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere. Cinque giorni per il contraddittorio. Se ciò non dovesse avvenire, il richiedente potrebbe, secondo la delibera ancora in bozza, rivolgersi all'Authority che «effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio con le parti da concludere entro cinque giorni», comunicandone l'avvio al gestore del sito o del servizio di hosting. E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe disporre la rimozione dei contenuti. Per i siti esteri, «in casi estremi e previo contraddittorio», è prevista «l’inibizione del nome del sito web», prosegue l'allegato B della delibera, «analogamente a quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora per i casi di pedopornografia».

Il popolo della Rete si sta attrezzando per respingere il provvedimento, nella speranza di convincere l'Agcom a rivederlo. Qui una pagina che raccoglie le informazioni e i vari link, come la raccolta di firme, i flashmob e le pagine di Facebook.

Tutto questo mentre l'Olanda invece per prima in Europa si schiera a favore della neutralità della Rete...

Leggete su LaStampa.it l'editoriale di Juan Carlos De Martin.

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1218&ID_sezione=&sezione=

Fonte CDC

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  benitoche il 30/6/2011 5:36:48
Agcom,modifica diritto di autore spetta a parlamento

Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  emilio79 il 30/11/2011 15:51:20
Citazione:

UnderminE ha scritto:
Pultroppo non ho prove di quel che dico , io mi ricordo questo fatto ma non mi ricordo che parole cercavo , sono sicuro pero' che i risultati sono diversi....Ora non sono qui per sollevare polemiche tra censura cospirazione ecc , la mio voleva essere solo un commento personale niente di piu' anche perche' non ho prove a mio favore in quanto sinceramente non mi ricordo..


E' capitato anche a me ma non penso dipenda dalla censura.
Sicuro che non cercassi con Google Irlanda?

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=534