Re: Vicenza: la gara dappalto per il raddoppio della Base USA vinta da Coop. rossa

Inviato da  BigLie il 1/4/2008 15:03:50
Se le Coop rosse sono veramente rosse,
io sono una ballerina polacca di lap dance.

Re: Vicenza: la gara dappalto per il raddoppio della Base USA vinta da Coop. rossa

Inviato da  BlSabbatH il 1/4/2008 14:53:00
Citazione:
mi sa che il 13 aprile il masochismo dei voto-dipendenti si appresta a raggiungere vette inesplorate.

ieri ho comprato il kit di tafazzi.. sta letteralmente andando a ruba.

Re: Vicenza: la gara dappalto per il raddoppio della Base USA vinta da Coop. rossa

Inviato da  Freeman il 31/3/2008 18:34:51
Ecco cosa succede, a forza di votare il "meno peggio".
Certo che tra Uolter e Zilvio, stavolta è difficile anche scegliere il meno peggio... mi sa che il 13 aprile il masochismo dei voto-dipendenti si appresta a raggiungere vette inesplorate.

Re: Vicenza: la gara d'appalto per il raddoppio della Base USA vinta da Coop. rossa

Inviato da  Sertes il 31/3/2008 14:23:29
Citazione:

Pausania ha scritto:
Andiamo a votare, mi raccomando! Vedrete che cambieranno le cose, oh se cambieranno...


La voglio come voce del sito!!!

Re: Vicenza: la gara d'appalto per il raddoppio della Base USA vinta da Coop. rossa

Inviato da  Pausania il 31/3/2008 13:46:49
Giusto il discorso sulle coop rosse, però insomma, mettere nel titolo "vinto l'appalto" e nel testo "per appiattirsi sul mercato e sulla competizione liberista" fa ridere anche i generali del Dal Molin.

Parassiti, altro che libero mercato. Parassiti di cui, dopo opportuno trattamento chimico, potremmo agevolmente disfarci con fugace spazzolata.

Andiamo a votare, mi raccomando! Vedrete che cambieranno le cose, oh se cambieranno...

Vicenza: la gara d'appalto per il raddoppio della Base USA vinta da Coop. rossa

Inviato da  padegre il 31/3/2008 13:25:42
-Vicenza: gara d’appalto per il raddoppio della Base USA vinta da Coop. rossa-
a cura di Paolo De Gregorio, 29 marzo 2008

In questo fatto si riassume tutta la parabola discendente di una sinistra che non c’è più, finita anche nel movimento cooperativo, che recentemente ha espresso personaggi come Consorte, la cui unica ideologia sono gli affari e il mercato, fatti anche in modo poco trasparente e pulito.
La Cmc di Ravenna ha vinto l’appalto messo sul tappeto dagli americani per 245 milioni di euro e se ne strafrega del movimento “No del Molin” e tanto meno interessa ai nostri pacifici e democratici cooperatori se da questa base partiranno missioni aeree di morte e distruzione.
Ricordo sommessamente ai più giovani che il movimento cooperativo aveva una storia gloriosa, fu perseguitato dal fascismo poiché proponeva la sostituzione della schiavitù del lavoro salariato con la libera iniziativa dei cooperanti, senza padroni, che se condotta coerentemente avrebbe potuto sostituirsi a gran parte della imprenditoria capitalista.
Purtroppo il movimento cooperativo ha seguito il declino e l’abbandono della ideologia di sinistra. I dirigenti provenivano tutti dal vecchio PCI, e piano, piano è stata abbandonato il terreno antagonista per appiattirsi sul mercato e sulla competizione liberista.
Voglio anche ricordare che coloro che oggi si autodefiniscono riformisti di sinistra, PD e Sinistra Arcobaleno, appartengono tutti a quella classe dirigente che non ha alzato un dito per fermare lo snaturamento della cooperazione, anzi, chiedevano a Consorte di andare avanti, sullo stesso terreno dell’intreccio “affari-politica-Banca d’Italia” su cui si muovevano Ricucci, Coppola, Fiorani.
La sinistra si è fatta centro, le differenze programmatiche e di politica internazionale con la destra sono quasi inesistenti, e chi vuole una nuova sinistra, identitaria e profondamente ambientalista, deve punire con il non voto questi falsi, voltagabbana, che hanno portato negli ultimi 30 anni le classi subalterne alla emarginazione sociale, alla precarietà, alla impotenza.
La strada è in salita. Non si illudano Ferrando e Turigliatto che si presentano per il “partito comunista dei lavoratori” e con “sinistra critica”, prenderanno dei decimali.
L’antagonismo nasce dai movimenti di massa, organizzati dal basso, con obiettivi credibili, la cui unica forza è la mobilitazione, la partecipazione, la lotta dura.
Abbiamo visto che qualche deputato di sinistra in Parlamento non serve a niente.
Paolo De Gregorio

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