Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da fiammifero il 3/7/2007 22:46:04
Sinceramente,quello che dice la scienza non mi tange,preferisco ascolatare me stessa.
Tutti abbiamo un'anima o meglio siamo anime con un corpo che a volte non ci corrisponde,e dire che chi si comporta da demente,da cocainomane o da guerrafondaio non abbia anima lo trovo "razzista" per il semplice fatto che loro hanno fatto scelte diverse e non sappiamo in base a quali parametri.
Secondo un fondamentalista religioso ,essendo a-tea non avrei anima,ma solo istinto animale,o sai una sanatista perchè contravvengo a regole stabilite da un presunto divino che ha parlato per interfono all'eletto di turno
Citazione:
purtroppo la massa è quella che ti ho descritto,e quando ci siamo resi conto di ciò,abbiamo iniziato a cercare di andarcene;
certamente è quella che è ma ti sei chiesto perchè esiste ed in così gran numero?
La risposta è nelle dottrine religiose e laiche,perchè è il numero che muove opinioni e le opinioni devono essere manipolate secondo gli interessi del momento. La massa serve quale carne da macello,quali limoni da spremere e,anche se ci sentiemo fuori,siamo nostro malgrado nell'ingranaggio,solo che ne siamo consapevoli e proviamo più contraddizioni e conflitti interiori di chi beatamente si pascia nel suo orticello
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da davy il 3/7/2007 23:26:58
Non si tratta del cocainomane o del guerrafondaio...
Era un semplice e generico esempio.
Non si tratta di certo di razzismo,ma più tosto di distinzione reale tra poli con differente base psitica,dovuta allo scompenso generale,il quale ho già approfondito all'inizio della discussione.
Ho spiegato perchè esiste in termini comprensibili,e la risposta non è di certo nelle religioni,ma sono daccordo con Fiammifero nel dire che siamo tutti parte dell'ingranaggio... è la filosofia che cambia.
P.S.
Al limite sono carne da maciello per me stesso...
Attendo commenti dal mio amico Calvero come da Cassandra,kalpoterni,Intilla,Timor e Linucs (che deve ancora dire la sua.!.)
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Cebete il 4/7/2007 9:19:32
Fiammifero ha detto:
Citazione:
Sinceramente,quello che dice la scienza non mi tange,preferisco ascolatare me stessa.
Questa è un'affermazione che andrebbe giustificata. Su quali basi non credi alla scienza. Per dogma?
Citazione:
Secondo un fondamentalista religioso ,essendo a-tea non avrei anima,ma solo istinto animale
Un fondamentalista di quale religione? Cristiano, per esempio? Per la dottrina cristiana anche gli atei hanno un'anima, sennò come andrebbero all'inferno?
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da kalpoterni il 4/7/2007 9:51:15
Citazione:
davy ha scritto:
Amore ed intelligenza è una qualità che pochi hanno,ed i fatti lo dimostrano...
Amore e intelligenza è una dote che tutti hanno/abbiamo,che poi non tutti ne facciano uso è vero,è poi però difficile giudicare il perchè,spesso la rabbia e la frustrazione offuscano i bei sentimenti,ma è anche vero che esisitono persone che provocano la rabbia e la frustazione negli altri dando dimostrazione di non usare amore e intelligenza,però una frase come quella che hai scritto è un po' come "sparare nel mucchio".
Per quanto riguarda la parte scientifica religiosa non so che dire,conosco troppo poco i due argomenti,e ho poca stima nei confronti di entrambi.
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Timor il 4/7/2007 13:02:35
Ciao Davy, sinceramente non capisco perchè introdurre un concetto così indefinibile e aleatorio qual'è quello di anima.
Credo di intendere che con un simile concetto l'umanità abbia sempre voluto sottolineare la propria immortalità e sopravvivenza rispetto alla caducità del vivere.
Ma questa è metafisica ed è solo usare termini vuoti privi di contenuto.
Esiste la coscienza, esisti tu Davy e le storie che ti hanno- ti sei raccontato.
Fuori del tuo percepire cosa potrà mai esistere? Ci hai mai pensato?
Quanto segue è altamente opinabile e non verificabile se non esperenzialmente dal singolo. Non avrebbe senso parlarne se non fosse che ciò mi procura una dannata soddisfazione
Gli enti, ma parliamo pure di umani, hanno un lato consapevole che si identifica con certi codici (o programmi) misteriori, quali la forma, lo spazio e il tempo, i nessi fra i codici (intelligenza), la coloritura emotiva nell'assorbirli (emozioni-sentimenti) e un abisso inconsapevole in attesa di svegliarsi.
Quell'abisso appartiene a Tutto e a Tutti, è la fonte unica originale ed anche il tuo vero Sè.
E questo Sè contiene la vita e la morte, la luce e l'ombra, la gioia e la sofferenza, la passione e l'indifferenza, la creazione e la distruzione, il dharma e la perversione.
Anche se forse la sensazione più coerente del suo percepirsi è quella dell'infinita passione (Amore) per lo svelarsi di se stesso attraverso gli opposti.
Ma nel Suo Sogno, che tutto contiene e che continumente si modella pur essendoci sempre stato, si è diviso negli enti o meglio si è dato dei codici che conosce attraverso la consapevolezza inerente al mondo.
Il mondo è un cattedrale di occhi (consapevolezza) che guardano se stessi, un'apparente moltitudine.
La matrice è cosciente, è una rete di coscienza su cui si disegnano i sogni dell'Uno; sogni di morte e dolore e sogni di amore e gioia.
Per questo bisogna ritornare alla coscienza e al presente se si vuole tornare alla propria Unità primigenia.
Niente muore, tutto perdura per sempre, tutto è esistito da sempre e tutto ha un'anima perchè niente esiste al di fuori di Lui.
Ps
Consiglio un nuovo libro da leggersi col cuore: Il Palpito dell'Uno di Angelo Bona
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Calvero il 4/7/2007 15:49:45
Citazione:
Cebete ha scritto:
Calvero, errori ortografici a parte, qual è il messaggio che volevi comunicare?
Non ne ho capito niente.
Caro Cebete non mi piace il tuo modo di chiedermi le cose . E questo va al di là di quanto non hai compreso tu o di quanto non mi sono saputo spiegare io.
Dico soltanto che nel momento in cui affermi - Non ne ho capito niente - ravviso, nel tuo essere così perentorio, una certa (e voluta, secondo me) chiusura mentale.
Se ci applichiamo con più dolcezza nell'arte della discussione (al di là degli errori), può essere più piacevole e costruttivo di quanto non si creda.
Saluto
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Calvero il 4/7/2007 16:52:04
Partiamo da un concetto espresso come - minimo comune denominatore - nella cosmogonia di Guerre Stellari, per poi arrivare a un videogioco e in ultimo a noi e all'uscire fuori dal corpo. Porterò due metafore. Per poi coniugarle nel fine della nostra discussione.
Prima Metafora
Ricordiamo tutti che al vero Cavaliere Jedy quello che NON è concesso è l'attaccamento e non l'amore.
Lo Jedy può innamorarsi, può provare attrazione, e può uccidere. Il lato oscuro della Forza non è l'opposto del Bene, ma è lo squilibrio nella forza.
Ma perchè non è concesso l'attaccamento ai cavalieri Jedy? Perchè fondamentalmente l'Amore incondizionato è la frequenza più alta su cui ci si può connettere così da evolverci; quindi imbrigliarlo (per quanto le intenzioni siano le migliori) in un desiderio, significa precludere alla consapevolezza la sostanza che la compone. Il dualismo, il bene, il male, sono inganni. Questa matrice si manifesta per quanto noi crediamo in lei. Se "vibriamo" in quell'amore, allora sfasiamo la matrice (si legga ci disconnettiamo) e ci sintonizziamo sù più alte frequenze. Ed è così che i cavalieri Jedy sfruttano la Forza (quantistica) con l'energia che in tutto vive, e spostano gli oggetti appunto con i campi di forza. E' quello che Gesù Cristo chiamava.. trovare - il Regno dei "cieli" - che è in noi, e in noi può dare, a questo piano di realtà, risultati (poteri) straordinari.
Seconda metafora
Ipotizziamo che i personaggi di un videogioco (mettiamo dentro anche l'eroe di uno sparatutto) siano inconsapevoli di essere videogiochi ma sufficentemente senzienti per riconoscersi in quella "realtà".
Si trovano così all'interno di quel mondo (matrice) ove le forze del "bene e del male" combattono.
Il nostro eroe (gli Uomini) spara, ammazza, salta, salva, e muore. Ma quando la partita ricomincia lui non sa che era già morto (la matrice non gli dà consapevolezza).
Ora ipotizziamo una cosa per noi banale ma per il nostro eroe assolutamente incredibile.
Ad un certo punto il nostro computer "cade" nel così detto - bug - (un errore del programma) e il nostro eroe "inspiegabilmente" per lui, invece di saltare mezzo metro nello scenario del gioco, salta 10 metri, e sorpassa i muri in un sol balzo.
In quel loro piccolo "mondo" i personaggi faranno/reagiranno come "qui" la gente fa da noi quando si scopre che qualcuno sposta con il pensiero un oggetto o levita come gli asceti concentrandosi, o vede i fantasmi.. e.. grida: al miracolo! Oppure: Vade retro Satana! Ma quali miracoli !? Quali stregonerie !?
Si tratta per noi "umani" di sfasare, svelare, interagire, plasmare la Matrice, e tutto può essere possibile.
Tutto.
Questo benedetto miracolo noi possiamo raggiungerlo tramite la consapevolezza o tramite una serie di forze contingenti che si manifestano perchè proprio la Forza ci compenetra (ci cerca) e le possibilità sono infinite. Come l'Amore. (Si pensi a quel che dice Timor << il mondo è una cattedrale di occhi>>, bellissima espressione per rappresentarci).
"Epilogo"
Io credo nella realtà nella misura in cui la stessa mi dà la possibilità di essere accettata come tale.
Quando come nel film Matrix capiremo anche noi che il cucchiaio non esiste, solo allora potremo piegarlo.. perchè saremo noi a piegarci e non il cucchiaio.
Evidentemente (personalmente) la mie fede in questo mondo, purtroppo, è una zavorra per la mia coscienza. Ho paura perchè non sono un Cavaliere Jedy.
L'attaccamento e i desideri mi dicono che sono di questo "mondo" (il mio Regno non è di questo Mondo - diceva Gesù) e quando una briciola, quella piccola briciola, quella scintilla di Amore incondizionato mi pervade.. ecco che mi sento strappare dal mio involucro.
Quando la dolcezza di quelle frequenze mi chiama, mi sento - uscire -..
..e chissà, forse anche io un giorno cadrò nell' "errore del programma" più bello di questa matrice e salterò 10 metri, oltre i muri di questo mondo.. oltre le mie paure..
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Calvero il 4/7/2007 18:02:00
Citazione:
davy ha scritto:
Amore ed intelligenza è una qualità che pochi hanno,ed i fatti lo dimostrano...
I frutti che il mondo dà li abbiamo tutti sotto gli occhi. E' innegabile quanto, in una visione di insieme, se si respira, si osserva questo pianeta, questo mondo; i pensieri più lontani che ci salgono alla mente siano proprio - Intelligenza e Amore - . E' vero, i fatti lo dimostrano.
Stiamo mirando alto con i nostri discorsi (ma così è bello
), e per quanto siamo piccoli vicino alle verità che cerchiamo sono sempre convinto che il sorriso di un bambino o la sua mano che si tende a cercarmi è la cosa più potente dell'Universo. E mi dice che forse questo potrà trascendere un giorno. Ma forse quel giorno sarà un giorno senza tempo. Forse proprio di questo parliamo..
Siamo partiti tutti insieme in qualcosa che collettivamente ci fa respirare una certa unità.
E ti dirò: si è parlato di razzismo. Beh non siamo tutti uguali. Affatto. E non lo siamo nella ricerca che su questo piano ci ha divisi. Ci mancherebbe. E addirittura non riconoscerlo significa essere faziosi perbenisti. Che è peggio di un genuino "razzismo".
Mi viene in mente la Canzone di Cyrano di Guccini.. che dopo aver urlato al mondo la sua rabbia contro le ipocrisie, il qualunquismo, i dogmi, il materialismo, il perbenismo, la sciatteria, la saccenza..
..si ferma e "risolve"; stempra la sua irruenza ove anche tutti noi ogni tanto ci fermiamo a rimirare, sia esso un tramonto, un fiore, un libro, o una canzone:-
<< ..ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un'Amore..>>
Ecco, io credo che siamo un po' così
consapevoli di quanto ci circonda
con un richiamo verso qualcosa di Puro, di bello, che sentiamo, che viviamo un po' in solitudine,
ma poi.. ogni tanto, come qui, ci troviamo e ne parliamo
e non è poco
proprio non lo è
grazie a tutti voi
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Dorian il 4/7/2007 18:35:03
I frutti che il mondo dà li abbiamo tutti sotto gli occhi. E' innegabile quanto, in una visione di insieme, se si respira, si osserva questo pianeta, questo mondo; i pensieri più lontani che ci salgono alla mente siano proprio - Intelligenza e Amore - . E' vero, i fatti lo dimostrano Ma di quale pianeta stai parlando..?
Tutto sulla terra è basato sulla sopraffazione: l'uomo può cercare di sottrarsi a questo destino e magari anche illudersi di riuscirci ma ciò non cambia la realtà dei fatti. Non a caso l'amore è più legato allo spirito che non alla materia.
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da kalpoterni il 4/7/2007 19:23:25
Citazione:
Calvero ha scritto:
E ti dirò: si è parlato di razzismo. Beh non siamo tutti uguali. Affatto. E non lo siamo nella ricerca che su questo piano ci ha divisi. Ci mancherebbe. E addirittura non riconoscerlo significa essere faziosi perbenisti. Che è peggio di un genuino "razzismo".
Ciao calvero,quando dici che non siamo tutti uguali ti riferisci alla mentalità...?
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da kalpoterni il 4/7/2007 19:29:24
Citazione:
Dorian ha scritto:
Tutto sulla terra è basato sulla sopraffazione: l'uomo può cercare di sottrarsi a questo destino e magari anche illudersi di riuscirci ma ciò non cambia la realtà dei fatti. Non a caso l'amore è più legato allo spirito che non alla materia.
L'amore è un sentimento,non tangibile ovviamente,però se ami una persona,un luogo o anche la terra stessa ami materia,è legato sia allo spirito che alla materia.
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Dorian il 4/7/2007 20:31:38
L'amore è un sentimento,non tangibile ovviamente,però se ami una persona,un luogo o anche la terra stessa ami materia,è legato sia allo spirito che alla materia.
Panta Rei
avrebbe detto Eraclito..
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Calvero il 4/7/2007 20:58:42
Citazione:
Dorian ha scritto:
I frutti che il mondo dà li abbiamo tutti sotto gli occhi. E' innegabile quanto, in una visione di insieme, se si respira, si osserva questo pianeta, questo mondo; i pensieri più lontani che ci salgono alla mente siano proprio - Intelligenza e Amore - . E' vero, i fatti lo dimostrano
Ma di quale pianeta stai parlando..?
Tutto sulla terra è basato sulla sopraffazione: l'uomo può cercare di sottrarsi a questo destino e magari anche illudersi di riuscirci ma ciò non cambia la realtà dei fatti. Non a caso l'amore è più legato allo spirito che non alla materia.
Guarda che forse hai capito o mi sono spiegato male..
ho scritto - i pensieri più lontani -; quindi per fugare ogni dubbio, il senso era che i frutti sono negativi.
Sul discorso spirito/materia invece non sono d'accordo. L'Amore è legato alla Materia. Lo spirito di questo Post (almen all'inizio) è teso proprio in questa ricerca.
L'Amore, il Pensiero, plasmano la materia. Questo è quanto io, Davy, Timor, e altri stiamo "saggiando"..
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
Inviato da Calvero il 4/7/2007 21:17:11
Ciao calvero,quando dici che non siamo tutti uguali ti riferisci alla mentalità...?
Non mi riferisco alla mentalità. Ma alla completezza dell'Essere. Compreso anche quello che definiamo razza. Però bisogna precisare bene cosa intendo.
Io ho anche scritto che non siamo uguali nella ricerca che su questo piano ci ha divisi.
Non dobbiamo scordare il punto focale. E cioè: in qualche maniera stiamo cercando il nesso della consapevolezza, e quanto questo ci possa condurre in altri "luoghi", e su come tutti discendiamo dalla medesima - Fonte -. Le connessioni di quella che chiamiamo Matrice (o velo di Maja) hanno con la nostra ricerca spirituale (ne stiamo parlando appunto qui) la possibilità di riscontrare questa "scissione"; cosa che forse si comprova in un certo modo nell'uscire fuori dal corpo. Quindi dico:
Non siamo tutti uguali perchè a questo piano di realtà NON lo siamo. Un cinese è un cinese, un marocchino è un marocchino, e così via ognuno con il suo retaggio culturale, ognuno con peculiarità fisiche e attitudinali diverse nè meglio nè peggio, ma tanto è, tanto consta. Idem ovviamente nella mentalità e negli atteggiamenti.
Ed è proprio questa ricerca del Sè che puo dimostrare che fondamentalmente nel gioco (e nel giogo) della Vita, l'amore (inteso come energia vivificante, come pass-partout, come energia vibrazionale) ci connette tutti insieme. Se rileggi i miei post, di fatto ho dato il senso di questa cosa. E' solo il mio pensiero ovviamente.