Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Notturno il 11/2/2009 9:58:17
Concordo appieno con Florizel.

Anche la magistratura si è arresa.

Guardate cos'hanno combinato quelli del CSM nella disputa Salerno/Catanzaro!

Era l'ultimo baluardo..... e si sta sfaldando miseramente.

E li capisco!!!

Per qualche cazzo di motivo dovrebbero fare gli eroi?

Quelli che fanno il proprio dovere vengono massacrati da azioni disciplinari, avvisi di garanzia, ispezioni ministeriali!

Lo fareste voi???

Sacrifichereste professione, vita agiata, famiglia e tutto il resto, per queste Istituzioni???????

Questa nazione sta davvero scivolando, anzi, precipitando, verso il fascismo e la barbarie.

E questo popolo di merda, rincoglionito dalle tette del Grande Fratello, manco se ne frega più.

Abbiamo il grande onore di assistere da protagonisti alla nascita di un sistema dittatoriale.

Ne saremo protagonisti ogni giorno.

Con i silenzi, con le complicità, con le vigliaccherie.

In compenso, avremo Veltroni che si batte per noi.

Mi viene da piangere.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 11/2/2009 13:26:59
Notturno
Citazione:
Questa nazione sta davvero scivolando, anzi, precipitando, verso il fascismo e la barbarie.

Ed invece, questa è esattamente la "democrazia".
Fascismo sarebbe stato se gli autori della mattanza non avessero subito un processo per quello che hanno fatto. Invece l'hanno subito, e sono stati assolti. Capito qual'è la differenza tra fascismo e democrazia...?

Tra l'altro, non so se ci rendiamo conto dello specifico della motivazione: NON C'E' STATO COMPLOTTO. Cioè, secondo i magistrati le azioni comuni di accerchiamento del corteo, di cariche coordinate, di inseguimento e massacro di singoli manifestanti anche al di fuori del corteo, l'aver messo le molotov alla Diaz, l'aver avuto GARANZIA DI IMPUNITA', e quant'altro richiede una collaborazione GENERALE, non sarebbe stato frutto di un complotto...

Ed ora, subito dopo la deposizione della motivazione di assoluzione, arrivano le prime dichiarazioni circa il prossimo appuntamento alla Maddalena:

G8/ La Russa: Incidenti? Non sono ottimista, occorre prepararsi.

Parla il ministro della difesa. Non quello dell'interno.
E nemmeno questo è un caso.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Notturno il 11/2/2009 13:48:51
Flo.....non cominciamo subito a sparare cose a caso.

Fascismo = senza processo

Democrazia = processo?

A parte che è una distinzione bianco/nero che è così riduttiva da apparire senza senso, ma è pure del tutto falsa.

Ti ricordo che, durante il fascismo, quello "originale", fu assassinato un signore, di nome Giacomo Matteotti.

Il processo, forse, mancò, visto che si era in regime fascista??

Oh no. Proprio no.

Esso "si svolse dal 16 marzo 1926 al 24 dello stesso mese uno dei processi più contestati della storia d’Italia. In totale ci furono 8 udienze e il processo portò a «lievi condanne» a cinque anni, undici mesi e venti giorni di carcere per Dumini, Volpi e Poveromo, i colpevoli materiali dell’omicidio."

Fonte: http://www.primadanoi.it/modules/news/article.php?storyid=266

Quindi ci fu.

Questo ti basta per dire che quello non era "fascismo"?

La democrazia si basa sul presupposto che le sue parti funzionino:

che la funzione informativa, attribuita a giornali, tv, ecc..., venga svolta per davvero e non obnubilando,come si usa fare ora.

che i tre poteri dello Stato vengano tenuti distinti e indipendenti:

non che un magistrato che fa qualcosa di inviso al governo venga perseguitato.

Non che il parlamento venga eletto senza preferenze, sulla base di scelte prese dai partiti e basta.

non che l'opposizione inciuci con la maggioranza al fine di mantenere il potere e lo status di "casta".

non che il governo agisca corrompendo, intimidendo, aggredendo, spugnando soldi dappertutto con leggi ad personam, evitando galera e condanne con altre leggi ad personam.

E infine che il popolo resti sempre all'erta, ad evitare i Berlusconi di turno.

Se tutto questo non funziona, la democrazia, sepure mantiene quel nome, resta un involucro vuoto.

E non mi si venga a dire che questa e' la sua "normalità", perché, magari, c'è stato il processo, perché, con tutto il rispetto per le opinioni altrui, questa è una palese cazzata.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Notturno il 11/2/2009 13:49:46
Per quanto riguarda, invece, la faccenda delle dichiarazioni di La Russa, condivido tutte le tue paure.

Forse ne ho anche di piu'....

Sono spaventatissimo.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 11/2/2009 14:54:02
Notturno
Citazione:
Ti ricordo che, durante il fascismo, quello "originale", fu assassinato un signore, di nome Giacomo Matteotti.

Non voglio iniziare qui una diatriba, ma ti ricordo anche che Giacomo Matteotti era un deputato, non certo un cittadino che partecipava ad una mobilitazione. Fu rapito ed assassinato, non certo "solo" manganellato. Tra l'altro, solo gli autori "materiali" dell'omicidio furono condannati per omicidio preterintenzionale , non certo chi aveva orchestrato il sequestro. Ed ancora oggi restano in sospeso molti lati oscuri di quel delitto, come del resto per l'omicidio Moro.

Nel caso di Genova, i poliziotti ed i dirigenti hanno "subito" un processo per la mattanza nei confronti di cittadini "qualunque": questo in un regime fascista non si sarebbe verificato.
Quello che intendo sottolineare è una tendenza sempre più vistosa a colpire la società civile, i cittadini "comuni", fatto che in un regime di tipo fascista viene percepito come "normale", mentre in una "democrazia" viene denunciato come un'anomalia. Eppure...

Citazione:
La democrazia si basa sul presupposto che le sue parti funzionino

Ed infatti, "funzionano" benissimo: è solo nella percezione di quelle parti che riescono a darne che i tre poteri dello Stato sono "indipendenti, ed è questo che definisco "democrazia": un totalitarismo mascherato.

Durante il fascismo la "la funzione informativa" veniva svolta liberamente? Non mi risulta. Ma in "democrazia" esiste questa opzione, e questo basta a fornire la definizione di "stato democratico".
I partiti vengono "votati" dal popolo sovrano? Questo basta ad assolverli da qualunque loro inciucio sulla base del "mandato".

Sto dicendo che la DEMOCRAZIA, finchè si tratta di questa democrazia parlamentare, ha tutte le carte in regola per distinguersi SOLO apparentemente dai regimi dittatoriali.
Coltivare questa assurda dicotomia "fascismo"/"democrazia" non facilita l'individuazione delle pecche e delle contraddizoni dell'attuale forma di governo.

Leggi qui che sequela di cazzate...

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Notturno il 12/2/2009 15:50:09
Citazione:

florizel ha scritto:

Quello che intendo sottolineare è una tendenza sempre più vistosa a colpire la società civile, i cittadini "comuni", fatto che in un regime di tipo fascista viene percepito come "normale", mentre in una "democrazia" viene denunciato come un'anomalia. Eppure...


E sono d'accordo con te.
Citazione:

Citazione:
La democrazia si basa sul presupposto che le sue parti funzionino

Ed infatti, "funzionano" benissimo: è solo nella percezione di quelle parti che riescono a darne che i tre poteri dello Stato sono "indipendenti, ed è questo che definisco "democrazia": un totalitarismo mascherato.

Durante il fascismo la "la funzione informativa" veniva svolta liberamente? Non mi risulta. Ma in "democrazia" esiste questa opzione, e questo basta a fornire la definizione di "stato democratico".
I partiti vengono "votati" dal popolo sovrano? Questo basta ad assolverli da qualunque loro inciucio sulla base del "mandato".

Sto dicendo che la DEMOCRAZIA, finchè si tratta di questa democrazia parlamentare, ha tutte le carte in regola per distinguersi SOLO apparentemente dai regimi dittatoriali.
Coltivare questa assurda dicotomia "fascismo"/"democrazia" non facilita l'individuazione delle pecche e delle contraddizoni dell'attuale forma di governo.


In questo senso concordo su tutto.

La democrazia può anche avere "apparentemente" le carte in regola, eppure essere sostanzialmente una dittatura.

Non esiste una forma di governo "invincibile", che non possa, cioé, scivolare verso la dittatura.

Questo e' vero.

Per questo si cerca di spiegare come e perché una democrazia funziona.

Se si crea un disequilibrio nei poteri, oppure se una funzione così importante come quella dell'informazione smette di agire correttamente e cade preda di qualcuno, allora si crea una situazione a rischio.

Che cos'abbiamo, noi?

Uno squilibrio dei poteri.

Il potere esecutivo ha fagocitato gli altri.

Il Governo detta legge al parlamento, ne disconosce diritti e dignità.

Il capo di uno schieramento vede, nell'aver ricevuto la maggioranza dei voti, un diritto assoluto su tutto il sistema.

E invece non è così che funziona la democrazia.

I diversi poteri vanno riconosciuti nelle loro funzioni e nelle loro indipendenze, altrimenti la risultante sarà rovinosa. Per tutti.

L'azione di assicurarsi tutte le principali forme di informazione, come quele televisive (in primis, le più fondamentali), ma anche giornalistiche in senso stretto, come di quelle editrici (Mondadori, ecc...) è fondamentale.

Crea i presupposti per i passi successivi, agendo su due fronti: da un lato propone e fa affermare dis-valori (apparenza, immagine, vacuità, ecc...), agendo sugli istinti primari (sesso, potere, possesso, ecc...), portando a convincere le persone che è vincente chi "appare" (in tivu'), chi è bello, chi ha le tette grosse (guarda la 18enne del GF che si porta il seno dalla quarta, che gia' aveva e che tu sai esser non poco, alla sesta! E che risulta,in effetti, "vincente"!!), chi "possiede di più" (auto, case, elettrodomestici, cellulari di ultimissimissima generazione, ecc...), chi va ai quiz e vince milioni, oppure chi, semplicemente, prende i milioni aprendo un pacco!

Questi sono dis-valori.

Come fai a convincere tuo figlio che deve studiare, deve maturare (con fatica) una coscienza critica, se poi è abituato a vedere in tv che un'oca o un sub-normale vince 500.000 euro aprendo il pacco giusto?

Non ci riesci, Flo.... come nessun altro puo' riuscirci....

Il potere mediatico e persuasorio della tv e' mostruosamente più elevato, raffinato, efficace, efficiente del tuo o del mio.

Studiano anni per capire come si fa.

Noi siamo "genitori" impreparati a questo.

E quando un'intera generazione viene bombardata con questi stimoli, con questi disvalori, allora si è pronti per il passo successivo.

Screditare le istituzioni.

Creare il dubbio su tutto e tutti, infangare ogni cosa si opponga ai propri piani.

La Resistenza? Infanghiamo.

Il Fascismo? Non è il "male assoluto".

La magistratura? Comunisti e basta.

L'opposizione? Comunisti mangia-bambini.

I giornalisti? Tutti contro di me.

Se hai una ricchezza tipo Paperon de' Paperoni, infinita e non paragonabile a quella altrui puoi farcela a far passare il messaggio.

E poi cominci a erodere lo Stato alle fondamenta: fai leggi ad personam, impedisci ai tuoi compari di finire in carcere anche se vengono accertate le loro porcate.

Fai leggi che impediscono ai giudici di condannarti per le porcate che (addirittura) vengono scoperte ed accertate in un giudizio (cosa già di per se' difficilissima da farsi).

E nel frattempo il popolo-bue, continua a guardare le tette della Grande Sorella.

E nel frattempo l'opposizione, quando capisce che ha perso la battaglia, pur di partecipare a una fetta del magna-magna, nomina capo un "inetto assoluto" come Veltroni. Il re della "trasparenza". Nel senso che fai fatica a vederlo anche quando c'è.

Oppure nomina come suo leader il re delle porcate. Quello che quando era consulente di una banca d'affari divenne primo ministro e vendette Cirio e mille altre cose a quella stessa banca d'affari.

Quando i giornalisti vengono scippati dei loro giornali (Montanelli) e sostituiti con zerbini arroganti che abbaiano a comando.

Quando a loro si aggiungono schiere di cantori a pagamento. Di killer armati di inchiostro, che a comando alzano polveroni finti come la faccenda Mitrokin.

Quando quelli che si oppongono vengono messi a tacere e viene loro tolto ogni pulpito da cui parlare (Oliviero Bea, Martinelli, o quel poverino di cui non ricordo il nome, che lavorava alla Stampa e che è stato cacciato quando ha parlato "troppo", e tanti altri.... anzi... non tanti.... ahimé), allora anche l'informazione è finita nel tuo carniere.

Quando, infine, la magistratura, ultimo baluardo, si rende conto che la battaglia e' perduta;

che questo popolo di pecore non ha nulla che valga la pena di difendere.

che ogni tentativo di resistere viene punito e sanzionato con la morte civile e con il massacro mediatico, com'è successo ai magistrati di Salerno che avevano beccato i "colleghi" di Catanzaro,

allora è finita, cara Flo.

Nessuno difenderà il debole, perché il governo ha già deciso proprio sulla pelle di quel debole e l'opposizione (che dovrebbe intervenire) e' scomparsa e i giornalisti (che dovrebbero denunciare) fanno finta di niente e la magistratura (che dovrebbe difenderlo) ha paura e tace.

E il debole soccombe.

E non ci son blog che reggano.

Metteranno a tacere anche quelli.

Anche questo.

La legge apposita e' gia' in avanzato stato di gestazione.

Non passerà molto prima che anche questo, che alla fin fine e' soltanto uno sfogo, privo di forza d'urto sulla realtà, finisca e venga reso impossibile.

E quel giorno, cara Flo, i massacri di Genova saranno ripetuti senza più alcun controllo o limite ovunque gli paia e piaccia.

E persino io e te, ultime rotelline, dovremo tacere.

La democrazia non è invincibile.

Basta che ci si addormenti un po' davanti alla tivvu' e al tuo risveglio tutto è finito.

Non e' l'esser "parlamentare" che rende debole questa democrazia.

Siamo noi.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 1/7/2009 21:58:58
Genova, 1 lug. - Due anni per l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro, attuale direttore del Dipartimento per le Informazioni per la sicurezza, e un anno e quattro mesi per l'ex capo della Digos di Genova Spartaco Mortola.

Attualmente De Gennaro è uno dei massimi dirigenti dei servizi segreti.

La prossima settimana sarà la volta delle difese, la sentenza è attesa entro il 17 di luglio.

Di mezzo c'è il G8 a L'Aquila.

I pm: "De Gennaro sapeva".

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  gubbo il 7/10/2009 11:55:02
ASSOLTI DE GENNARO E MORTOLA

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  black il 7/10/2009 12:26:03
che paese di merda

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Lezik85 il 7/10/2009 13:24:39
Citazione:
ASSOLTI DE GENNARO E MORTOLA


Quod Erat Demonstrandum.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  gubbo il 7/10/2009 14:26:12
Citazione:

black ha scritto:
che paese di merda


Come non quotare il tuo commento......e questi
"intoccabili" non hanno nemmeno avuto bisogno
di nessun tipo di lodo.....

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 12/10/2009 11:07:49
Nessun tipo di lodo, appunto. Il lodo è di default, in certe istituzioni.

Mentre invece per 15 ragazzi è stata emessa una condanna sproporzionata.

Tra spaccare vetrine e spaccare teste, pare che sia più grave il danno arrecato agli "oggetti" (leggi FETICCI...) che alle PERSONE.

Un articolo di Doriana Goracci, lucido ed appassionato come solo chi si è visto cambiare la vita da quell'evento può descrivere:

Sui muri di Roma Genova e Napoli 2001-2009.

Riporto un sintomatico stralcio, un commento eloquente: "se crei conflitto VERO non c’è bisogno (quasi mai!) di andare contro le guardie…generalmente sono loro che ti cercano…meditiamo“.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 22/1/2010 21:18:32
Aggiorno con una notizia relativa alla "prova generale" del GF di Napoli, marzo 2001, che precedette Genova:

Global forum Napoli, poliziotti condannati per violenze nella caserma Raniero.

Processo Global forum, la requisitoria del pm: «In caserma fatti inauditi».

Napoli, violenze su no global: poliziotti condannati.

Ovviamente, pene "leggere", e chissà se pure le sconteranno.

Quando si dice che una mano lava l'altra, e tutt'e due lavano lo stesso viso...

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  ivan il 23/1/2010 4:09:01
Citazione:

Notturno ha scritto:
...
La democrazia può anche avere "apparentemente" le carte in regola, eppure essere sostanzialmente una dittatura.
....
Non e' l'esser "parlamentare" che rende debole questa democrazia.

Siamo noi.


Ho letto con molto intresse questo commento .

Concordo con Notturno che nella sostanza nel tunnel in cui siamo finiti nostro malgrado la luce in fondo ad esso ancora non si vede.

Dissento solo sul ruolo dei blog, nel senso che sono proprio i blog che mostrano quanto sia grave la situazione.

Si, ci sono i blog che fanno la controinformazione, quelli che raccontano le cose per come stanno, ma proprio dai blog emerge quel già Pasolini raccontava decenni fa: c'è una omologazione alla volontà del potere che non ha precendenti.

Su un altro 3ad leggevo il comemnto di un utente su alcuni fatti spiacevoli e c'era da restare semplicemente senza parole . Ma il "bello" - si fa per dire - è che quel tipo di pensiero è molto diffuso, lo si percepisce in mille altri blog, lo si percepisce ascoltando quel che si dice in giro .

Ma rispetto a quel che diceva Pasolini c'è un fenomeno nuovo che si nota sempre di piu' in giro: l'idolatria. Si sente dire sempre di piu' di gente che letteralmente adora fino all'inverosimile i personaggi politici che vede proiettati sul tubo catodico, aldilà di qualunque cosa facciano o dicano questi politici.

Il trucco è semplice , basta aggangiare in un qualche modo la psicologia dell'elettore e il gioco è fatto, non ci sono argomenti razionali che possono reggere.

Di questo nuovo fenomeno se ne parla qui: link.

E segnalo anche questo articolo qui - link - sulla situazione in cui versa il belpaese.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 26/2/2010 13:27:21
G8 DIAZ: APPELLO, CHIESTE 27 CONDANNE DA 4 ANNI A 4 E 10 MESI .

"Il sostituto pg Pio Machiavello ha chiesto oggi ai giudici della Corte di Appello di Genova quattro anni e dieci mesi di reclusione per Giovanni Luperi, ex vicedirettore Ucigos e oggi all'Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e per Francesco Gratteri, ex direttore della Sco e attuale dirigente dell'Antiterrorismo: per i due alti dirigenti della polizia di Stato sono state chieste le pene piu' severe nel processo di secondo grado per l' irruzione alla scuola Diaz avvenuta la sera del 21 luglio 2001 a Genova.

Luperi e Gratteri, che erano ai vertici della catena di comando e che in primo grado erano stati assolti, sono accusati di arresto illegale e falsita' ideologica. Per l'allora capo della Digos di Genova e attuale questore vicario di Torino Spartaco Mortola il sostituto pg ha chiesto quattro anni e 6 mesi di reclusione: deve rispondere dei reati di falsita' ideologica."


Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Sertes il 5/3/2010 21:46:02
La sentenza d'Appello per i reati commessi da poliziotti e medici nella caserma della celere

Il primo grado le condanne furono solo 15. Salvati dalla prescrizione, ma dovranno pagare

Violenze a Bolzaneto, 44 condanne
Reati prescritti, le vittime saranno risarcite

GENOVA - A Bolzaneto i prigionieri del G8 subirono violenze, soprusi e torture. Così ha deciso la Corte d'appello di Genova presieduta da Maria Rosaria D'Angelo ribaltando il verdetto di primo grado e condannando tutti i 44 imputati (il 45esimo, nel frattempo, è deceduto). Nella maggior parte dei casi i reati sono prescritti, ma gli imputati dovranno risarcire le vittime.

[...]

Immediata la presa di posizione del comitato "Verità e giustizia" che da anni segue le vicende del G8 di Genova. Il comitato ha chiesto la sospensione per tutti gli imputati: "Il messaggio dei giudici d'appello, con le 44 condanne per i maltrattamenti e le torture su decine di cittadini detenuti nella caserma-carcere di Bolzaneto nel luglio 2001, è chiarissimo e dev'essere colto immediatamente dalle istituzioni. Tutti i condannati nelle forze dell'ordine devono essere immediatamente sospesi dagli incarichi, in modo che non abbiano contatti diretti con i cittadini; gli Ordini professionali devono agire sui propri iscritti con la sospensione: non è più possibile restare nel terreno dell'ambiguità... Se buona parte delle pene è caduta in prescrizione è solo perché in Italia non ha una legge sulla tortura (reato che per la sua gravità non prevede prescrizione), nonostante l'Italia si sia impegnata oltre vent'anni fa ad approvarne una. Il Parlamento ora non ha più scuse: la sentenza di oggi dimostra che abbiamo assoluto bisogno di quella legge".

Repubblica

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  effeviemme il 5/3/2010 22:31:48
sertes cit.:

la sentenza di oggi dimostra che abbiamo assoluto bisogno di quella legge".

Repubblica

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Non capisco se l'articolista si rende conto di che genere di personaggi siano
quelli da cui sollecita "quella legge".
oppure lo sa......?


ciao
effeviemme

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 5/3/2010 23:53:27
Non capisco se l'articolista si rende conto di che genere di personaggi siano quelli da cui sollecita "quella legge". oppure lo sa......?

Lo sa, lo sa... la cosa squallida è che sotto elezioni si gioca a chi è più costituzionally correct, democratico, e "vicino al cittadino".


"La giustizia ha vinto sulla violenza". Il presidente vicario dei deputati di Idv, Fabio Evangelisti, accoglie così la sentenza d'appello che ha dichiarato responsabili civilmente tutti i 44 imputati del processo per le violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 a Genova del 2001. "Questa sentenza - aggiunge l'esponente dipietrista - ripristina la giustizia e la verità sugli inquietanti fatti di Genova. Furono giorni in cui il governo Berlusconi sospese le garanzie costituzionali e violò le regole democratiche. Questa sentenza è positiva perchè accerta responsabilità personali, mentre quegli episodi misero sul banco degli imputati le forze dell'ordine nel loro complesso".

Che ti dicevo...?!

E stiamo certi che SE arrivasse una legge contro la tortura (cosa improbabile, se non altro perchè vedi quanti casi di malasanità potrebbero costituire reato, oltre alle torture per mano poliziotta), il "limite dell'umanamente sopportabile verrebbe spostato all'inverosimile...

E poi mi pare che gli imputati siano stati ritenuti colpevoli civilmente...

http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE6240TJ20100305

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 20/5/2010 0:40:23
G8 GENOVA: ARCI, RICONOSCIUTA RESPONSABILITA' CATENA COMANDO.

G8 GENOVA: CONDANNATI IN APPELLO I VERTICI DELLA POLIZIA.

"I giudici della Terza sezione della Corte d'Appello di Genova, dopo oltre undici ore di camera di consiglio, hanno infatti condannato venticinque imputati su ventisette a pene da tre anni e otto mesi fino a cinque anni, con l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Sono stati ritenuti colpevoli anche i vertici della polizia, assolti nella sentenza di primo grado. Secondo i giudici, anche loro erano a conoscenza di quello che sarebbe accaduto nella scuola Diaz.
Il capo dell'Anticrimine Francesco Gratteri e' stato condannato a quattro anni, l'ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini a cinque, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi (attualmente all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) a quattro anni, l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola (ora vicequestore vicario a Torino) a tre anni e otto mesi, l'ex vicecapo del Servizio centrale operativo Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi.
Molti dei funzionari condannati in appello hanno fatto carriera dal G8 di Genova del 2001 a oggi.

(...)

In primo grado erano stati condannati solo tredici imputati e ne erano stati assolti sedici, tutti i vertici della catena di comando della polizia che agiva a Genova nel luglio 2001."


Tredici su sedici, o 25 su 27, non fanno pensare esattamente alle poche mele marce con cui si tenta di fornire delle giustificazioni all'operato degli agenti coinvolti nel massacro di Genova.

Immediata la replica del Viminale con il sottosegretario Alfredo Mantovano che ha difeso i poliziotti condannati: resteranno al loro posto e hanno la piena fiducia "del sistema di sicurezza e del ministero dell'Interno". Mantovano ha detto in sostanza che quella di appello non è l'ultima parola della magistratura.

Come definire tutto questo, se non "Ubriachezza molesta"?

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  francesco7 il 17/6/2010 16:22:25
Il prefetto Gianni De Gennaro è stato condannato ad un anno e quattro mesi. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Genova nel processo di secondo grado per istigazione alla falsa testimonianza dell'ex questore di Genova. Il secondo imputato del processo per istigazione alla falsa testimonianza, l'ex capo della Digos e attualmente vicequestore vicario di Torino Spartaco Mortola è stato condannato ad un anno e due mesi. La richiesta del pg Pio Macchiavello era stata di due anni di reclusione per De Gennaro e di un anno e quattro mesi per Mortola. In primo grado, nel processo con rito abbreviato, entrambi erano stati assolti poiché "non c'erano prove sufficienti di colpevolezza".

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 20/7/2010 14:37:11
Genova ricorda Carlo Giuliani nove anni dopo la morte.


G8: Genova, condannati in appello 4 poliziotti per arresti illegali.


"Vorrei solo una cosa: che si ricordasse, non si dimenticasse mai che Carlo è stato ucciso dallo Stato”.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 20/7/2010 15:17:39
Vendola precisa su Giuliani...

""Nessun paragone – afferma Vendola in una intervista a 'Radio 24' - era il contrario di un'apologia o di una retorica; era semplicemente ricordare cosa è accaduto nel luglio del '92 e nel luglio del 2001". Erano vicini, i giudici e il no global, nel discorso del leader di Sinistra ecologia e libertà durante la tre-giorni delle "Fabbriche di Nichi" conclusasi domenica scorsa, vicini – corregge il tiro – ma non assimilati tra loro. Eppure "vincere per le donne e gli eroi dei nostri giorni come Falcone, Borsellino e Carlo Giuliani" non è una frase che può lasciare spazi a molte interpretazioni...."

Certo che se Pigi Battista è un opportunista, Vendola è proprio un bel furbetto.

Non è un caso che venga proprio da quella "scuola di partito" che per decenni ha "rappresentato" il disagio sociale, lfacendosene portavoce, salvo fungere da mediatrice e catalizzatrice onde evitare proprio il "cambiamento".

Accostare Giuliani (vittima dello stato) a Falcone e Borsellino (vittime anch'esse dello stato, almeno questa è anche la denuncia negli ambienti degli addetti ai lavori) è un'operazione un tantino subdola, poichè mettendo sullo stesso piano i tre omicidi, annacqua le precise responsabilità AI VERTICI dello stato circa le connivenze con la mafia, impedisce di indagare sulla pianificazione dell'assassinio dei due giudici, pone le differenti questioni tutte quasi come "incidenti" occorsi, o di percorso.

Almeno finchè il "sentire comune" rispetto all'assassinio di Giuliani sarà quello di un incidente. Solo che quell'incidente avrebbe un responsabile, ed una precisa dinamica: quelli degli omicidi di Falcone e Borsellino tardano a venire fuori.

Si avvicinano i tempi elettorale, e ci sono molti consensi da strappare, evidentemente.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  francesco7 il 13/8/2010 16:58:01
Diaz, promosso Mortola....L'ex capo della Digos genovese nei giorni dei pestaggi è stato nominato questore dal ministro Maroni. La Corte d'Appello gli aveva appena inflitto 3 anni e otto mesi per i fatti del 2001

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 14/8/2010 18:35:51
Leggo dall'articolo postato da francesco7:

"Il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, Roberto Traverso, ha duramente contestato la decisione di promuovere Mortola: «Cosa diranno i genovesi adesso? Oltre al danno, è una beffa per la nostra categoria, che per quei maledetti giorni del 2001 sta ancora pagando mediaticamente un prezzo altissimo. L'amministrazione non ha mosso un dito per la 'truppa' ma promuove i vertici condannati». "

E il SIULP deve essersi incazzato non poco, perchè se quella notizia dice il vero, è stata smentita oggi stesso:

La polizia smentisce la promozione di Mortola.

In compenso, Mortola rimane "il numero due della questura di Torino."

Non so cosa cambi, esattamente, in termini di "scandalo", visto che la promozione la ricevette subito dopo i fatti del G8...

Cosa strana questa notizia e la sua smentita, però.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Pyter il 14/8/2010 20:06:44
Sarebbe stato premiato con una medaglia al valore, se fosse Morto la, ma siccome pare che non sia Morto la, allora...

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  francesco7 il 16/8/2010 10:49:16
Citazione:
Cosa strana questa notizia e la sua smentita, però.

Altrettanto inquietante ed assordante mi sembra il silenzio del ministro Maroni a proposito di questa vicenda...ma a quanto pare il suo nome sarebbe in una lista di cinque persone che per questo parteciperanno a maggio al corso di formazione nazionale in programma a Roma.
Quindi la sua promozione è soltanto rinviata....

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 16/8/2010 14:51:15
Citazione:
Altrettanto inquietante ed assordante mi sembra il silenzio del ministro Maroni a proposito di questa vicenda...


Quel silenzio lo trovo perfettamente coerente, francesco7.

Si tratterà della solita campagna
"Adotta un pregiudicato"...

D'altra parte, se nella stessa Commissione "Antimafia" è stata ritenuta "legittima" la presenza di pregiudicati, cosa vuoi che sia la promozione di Mortola, soprattutto se quelli a cui è stata spaccata la testa alla Diaz erano un gruppetto di "pericolosi" blackblock"?

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 22/10/2011 0:22:44
Dichiarazioni shock di un (presunto) poliziotto: "io avrei tritato le ossa a Giuliani" .


Cosa si può dire...? Con la manifestazione del 15 ottobre a Roma, si sono risvegliati i peggiori istinti dei servi.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 2/11/2011 12:56:55
G8, avvocati all'attacco: "Pignorate il questore Mortola".


"Dopo dieci anni ancora nessun risarcimento per le vittime della caserma di Bolzaneto. I legali perrdono la pazienza".

ALCUNI avvocati del Genoa Legal Forum hanno avviato le procedure di pignoramento nei confronti del questore Spartaco Mortola, uno dei condannati per l'irruzione sanguinosa alla scuola Diaz durante il G8 del luglio 2001. E intanto, il comitato "Verità e Giustizia" accusa: "Pagati i risarcimenti del processo Diaz per tutelare i vertici della polizia, mentre le vittime di Bolzaneto sono ancora in attesa visto, che i condannati non hanno cognomi importanti".


Solita Italietta dei servi e dei loro padroni.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  hi-speed il 17/4/2012 11:15:00
Diaz
di Sandro Moiso

Diaz. Armando Diaz.
E’ il nome di colui che fu definito Duca della Vittoria alla fine della Prima Guerra Mondiale, dopo aver sostituito Raffaele Cadorna nella carica di capo di stato maggiore dell’esercito italiano.
Diaz, gran bel pezzo di macellaio che, negli anni seguenti, consigliò di non intervenire militarmente nei confronti della marcia su Roma, entrò a far parte del primo governo fascista sotto esplicito invito del re Vittorio Emanuele III ed assunse, infine, la carica di Ministro della difesa di quel governo, approvando la costituzione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale sottoposta direttamente al comando di Mussolini.

Diaz. E’ il nome di una scuola dove, nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001, si è consumato uno dei più gravi atti di violenza barbarica e poliziesca nei confronti dei movimenti che si oppongono allo sfruttamento capitalistico delle risorse umane e ambientali del pianeta.
E’ un nome adeguato per ricordare le gesta dell’incredibile macchina repressiva fascista messa in atto per stroncare un movimento internazionale di lotta e solidarietà che si era sviluppato dall’opposizione al G7 di Seattle in avanti e, forse, anche prima.

Armando Diaz, classe 1861. Un nome e una data per ricordare uno stato di cui si è recentemente celebrato, in pompa magna e molta retorica, il centocinquantesimo anno dalla nascita.
Avvenuta nel sangue e nella merda in cui è stato soffocato qualsiasi movimento di reale rinnovamento che ne abbia accompagnato la storia e di cui la notte della Diaz non è che uno dei tanti tasselli. Un’unità nazionale celebrata sempre sulla pelle delle classi oppresse, sia che fossero i braccianti di Bronte e i “briganti” meridionali di ieri, sia che fossero gli operai ed i giovani rivoltosi delle lotte degli anni sessanta e settanta o i giovani arrivati a Genova da tutto il mondo per il G8 del 2001.

Diaz. Ricordo di governi di unità nazionale che dalla fine degli anni settanta all’attuale governo Monti hanno sempre segnato i momenti più bui dello scontro sociale e della sua repressione.
Diaz, nei giorni di Fini nella sala operativa delle forze del disordine istituita a Genova per difendere la “zona rossa” e dei governi di centro-sinistra D’Alema e Amato che quelle forze del disordine avevano preparato ed addestrato nell’organizzare l’evento e nelle giornate di Napoli del marzo del 2001. Quei nuovi manganelli li avevano voluti proprio quei governi con il ministro Bianco e il capo della polizia De Gennaro, nominato proprio dal centro-sinistra.

Diaz, Don’t Clean Up This Blood.
E’ il titolo del bel film di Daniele Vicari, vincitore a Berlino del Premio del Pubblico.
Un film dalla cui proiezione il pubblico, tutto, esce turbato e sconvolto.
Un film che mette a nudo la pura funzione repressiva e terroristica delle forze del disordine.
Un film senza ambiguità che proietta lo spettatore dentro alla violenza premeditata e preordinata dello Stato.

segue

hi-speed

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