Ti e` sfuggito i riportare la critica a Tesla.
fino a quando Meyl o altri non metteranno in pratica la trasmissione di potenze degne di nota (ovvero non ottenibili dalla banale ricezione di campi elettromagnetici), saro` sempre dell'idea di trovarmi di fronte ad illusionisti.
Gli eterni incontenti: non appena viene dimostrato qualcosa vogliono sempre di più :)
Meyl è riuscito a dimostrare
packz ha scritto:
Io aspetto ancora delle formule che mostrino cosa sono le onde scalari ma che non siano errate al secondo passaggio...
è inutile rispondere con formule se i ragionamenti iniziali delle tue sono sbagliati
cmq aspetto la tua replica ad un mio post di anni (?) fa se non ricordo male...
caracolla ha scritto:
perche` non fanno muovere (anche solo di qualche metro) una elettromotrice? Vanno bene anche un trapano, un tostapane, un fornetto, un ferro da stiro. I neon o le lampadine no, e` troppo facile imbrogliare. Basta andare con un neon in mano sotto un traliccio anche di media tensione e il gioco e` fatto. Wireless neon Enel powered (Tesla based mi raccomando).
Ritieni le formule errate per ipotesi o per calcolo? Mi pare che Vortex avesse fornito osservazioni interessanti, alle quali non a caso hai risposto di comodo:
-citazione-
è inutile rispondere con formule se i ragionamenti iniziali delle tue sono sbagliati
secondo perchè è inutile parlare con una persona che ritiene Einstein un genio di elettromagnetismo piuttosto che Tesla (senza parole).
Della mancata risposta ti diedi spiegazione tramite messaggio in pm.
packz ha scritto:
P.S: Sfido chiunque a spedire un articolo che abbia delle formule scritte in un linguaggio matematico moderno in cui viene spiegato agli ignoranti e non cosa cavolo sono le onde scalari, come le misuro e cosa diavolo centrano con l'etere...
Teknomaker ha scritto:
Quella non mi sembra una critica, al più un'osservazione, una conclusione potenzialmente erronea basata su presunte certezze acquisite e considerate immutabili.
Cento anni gli scienziati credevano nel calorico.
E credevano anche che gli uomini non potessero viaggiare a velocità superiori ai 50Km/h
Divertente, non trovi? :)
Vedrai che fra cento anni gli scienziati futuri sorrideranno degli scienziati attuali così come quelli attuali possono sorridere di quelli passati. A patto di non perdersi qualcosa lungo la strada.
quanto per il costo molto elevato della costruzione di un tale apparato.
Questo problema non è affato di poco conto.
Vortex ha scritto:
http://www.etzs.de/go/40_Projekte/Film1_Flugzeug.gif
Te lo riscrivo pubblicamente
inviami nome cognome e indirizzo
ci troviamo e guardiamo, analizziamo, misuriamo alcune cosucce...poi ritorniamo qui a confrontarci.
Vortex ha scritto:
Continuo infischiandomene degli interventi fuorvianti e non degni di risposta, il mio intento è identico a quello di Teknomaker, riportare dati, fatti etc, nel mio caso sto cercando volutamente di evitare di citare Tesla nella relazione storico-scientifica, per dimostrare che comunque Tesla non è stato l'unico ad esser messo in disparte fisicamente e peggio ancora intellettualmente.
Tra la fine dell'800 e gli inzi del 900 grandi scienziati e ricercatori sono stati oscurati (cosa che prosegue ancora oggi) e i motivi sono scritti tra le righe di quanto segue....
1900
Parigi. Congresso Internazionale di Fisica. L'ipotesi di Maxwell nel 1864 sulla natura elettromagnetica della luce può ormai ritenersi sperimentalmente fondata sulla base della sostanziale identità degli ordini di grandezza delle numerose misure della costante di Maxwell e delle nuove misure cinematiche della velocità della luce, eseguite tra il 1864 e il 1900.
Abraham è incaricato di svolgere una relazione sullo stato delle misure della costante di Maxwell.
Cornù è incaricato di farne una sullo stato delle misure cinematiche. Abraham deve scegliere tra le misure elettromegnetiche effettuate, le più corrette dal punto di vista sperimentale.
Anche lui ne ha fatta una scarsamente attendibile. Ma non ha il buon gusto di AUTOESCLUDERSI.
Per rendere plausibile la propria presenza nella lista associa alla sua una misura di Thomson e riporta ERRONEAMENTE il risultato della misura di Perot e Fabry. Questo ERRORE DI TRASCRIZIONE non altera tuttavia il valore medio finale di C0 che risulta essere: C0 = 300.100 Km/s. Abraham suggerisce comunque, correttamente, che le misure siano ripetute.
D'altra parte rispetto all'insieme delle misure elettromagnetiche, quelle cinematiche erano meno numerose e attendibili.
Cornù decise di manipolarle in modo tale da far risultare il valore medio di CM esattamente uguale a quello di C0: CM = 300.100Km/s.
Questa manipolazione era tuttavia così smaccata e grosolana che i fisici dell'epoca rifiutarono di adottare il valore definitivo stabilito da Cornù. Dal 1900 al 1924 il valore accettato e usato fu: CM = 299.800 Km/s, ottenuto da Newcomb e riconfermato da Perrotin nel 1902.
1902
Michelson nota la differenza tra il valore delle misure elettromagnetiche e il valore delle misure cinematiche: sembra dunque chiaro che nel prossimo futuro le misure elettromagnetiche dovranno essere effettuate con lo stesso alto grado di precisione con il quale si ottiene la velocità della luce. In tal caso una eventuale discrepanza tra i valori risultanti non ci indurrà a dubitare della teoria elettromagnetica.... Al contrario tale discrepanza si può sicuramente predire ed essa getterà probabilmente una notevole luce sul problema della struttura dei dielettrici.
La sua attenzione è tuttavia concentrata sul progetto di un nuovo esperimento volto, come quello del 1887, a misurare la velocità assoluta della terra.
Questo fatto, insieme alla sua inadeguata preparazione teorica, vanificano la sua intuizione sperimentale: Michealson perde non solo l'occasione di misurare la velocità assoluta della terra, ma anche di scoprire, con quasi trent'anni di anticipo, che la velocità del moto di traslazione della Terra è molto più grande della sua velocità di rotazione attorno al Sole.
1904
Michelson concretizza il suo nuovo progetto di misura della velocità di rotazione della Terra nella proposta di un esperimentocapace di mettere in evidenza sia la velocità di rotazione della Terra attorno al suo asse che la velocità di rivoluzione attorno al Sole nell'etere di Mxwell, attraverso i rispettivi effetti sulla velocità della luce.
L'unico esperimento immediatamente fattibile risulta essere la misura dell'effetto, sulla velocità della luce, della velocità di rotazione della Tera. Michealson comincia a cercare i soldi necessari per realizzare il suo esperimento. Non li trova e rinuncia.
1905
I falliti tentativi di constatare un moto della tTerra relativamente al mezzo luminoso (l'etere) conducono Einstein a formulare la teoria della relatività fondandola su due postulati: il primo postulato (principio di relatività) afferma che l'etere non esiste e di conseguenza non può essere dotato di particolari proprietà fisiche. E' come far credere a dei pesciolini che il mezzo in cui stanno nuotando non esiste, quindi l'acqua non c'è!!! Ora tornando a noi, possiamo constatare (vedi 1864) che questo primo postulato è caratterizzato da due precise assunzioni, che sono in contradizione con la teoria di Maxwell:
1) mentre secondo Maxwell, la velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche (della luce) dipende unicamente da due proprietà, definite, misurabili, nel mezzo in cui la propagazione ha luogo (l'etere);le proprietà epsilon zero e mu zero; secondo Einstein il mezzo non esiste e quindi non può essere dotato di particolari proprietà. Di conseguenza mentre per Maxwell la velocità della luce è C0 = 1/ radice quadrata di epsilon zero x mu zero; secondo Einstein la velocità della luce è per definizione, C = percorso della luce diviso il tempo che la luce impiega a percorrerlo.
29 mentre secondo Maxwell, le onde elettromagnetiche si propagano con perdite di energia trascurabili, quanto meno per distanze stellari (vedi 1864); secondo Einstein le onde elettromagnetiche , propagandosi in un mezzo che non c'è, non incontrano resistenza, dunque non perdono energia e il loro moto è PERPETUO e incorruttibile come i cieli di Aristotele!
In termini scientifici ciò equivale ad affermare che, mentre per Maxwell sigma zero è molto piccola, ma diversa da zero, secondo Einstain sigma zero è ovviamente uguale a zero, perchè, semplicemente, non esiste.
Di queste contraddizioni la prima viene dunque salutata omettendo, puramente e semplicemente, di definire C zero in termini di epsilon zero e mu zero. La seconda invece non costituisce particolari difficoltà. almeno fino al 1929.
In termini di pesciolini, quelli che hanno già bevuto il fatto che l'acqua non esiste, sono pronti a berne un'altra: il pesciolino Albert Einstain dice che ha scoperto anche il moto perpetuo. E che, in un certo senso, loro lo avevano sotto gli occhi da sempre: la luce!
<<geniale!>>, <<bravo!>>, <<bis!>>.
Bene, eccovi il secondo postulato.
Immaginate un treno di vetro che sta scorrendo sotto il vostro naso da sinistra verso destra e, in questo treno, dentro uno scompartimento realizzato con vetri fumees, un viaggiatore con un laser in mano. Il viaggiatore, appoggiato con la schiena alla parete di sinistra (parete A) spara un colpo di laser alla parete di destra (parete B). Poi avanza fino alla parete di destra, si gira e spara un colpo di laser verso la parete di sinistra.
Secondo Maxwell, poichè la velocità di questi particolari proiettili ( le onde elettromagnetiche) non dipende dalla velocità del treno, ma solo dalle proprietà dell'etere (epsilon zero e mu zero); e l'etere filtra liberamente attraverso il treno senza essere trascinato, il colpo psparato da sinistra (parete A) verso la parete di destra (parete B) impiega, ad arrivare, più tempo di quello che occorre al colpo sparato da destra per arrivare alla parete di sinistra. Perchè la parete di destra, nel tempo che occorre al raggio laser per raggiungerla, si allontana. La parete di sinistra invece, si avvicina 8viene incontro al proiettile).
Il nostro Einstein, che ormai a stupire i pesciolini ci ha preso gusto, afferma invece che i due proiettili, ad arrivare, impiegano lo stesso tempo: per definizione il tempo delta T uno che la luce impiega ad andare dalla parete A alla parete B posta ad una distanza L è uguale al tempo delta T due che la luce impiega per tornare dalla parete B alla parete A: delta T 1 è uguale delta T 2. Indichiamo con delta T il tempo di andata e ritorno: delta T = deltaT 1 + delta T 2, e stabliamo che , per definizione la grandezza 2L/ delta T = C è una costante universale che chiameremo velocità della luce nel vuoto.
Ora questo Einstein come è noto, era un impiegato dell'ufficio Brevetti di Berna che aveva scarsa dimestichezza con la Fisica Sperimentale, e ami ne ebbe per il resto dei suoi anni. Talchè egli può ritenersi a buon diritto il precursore di una nuova figura di Fisico, che potremmo definire post-galileiano o post-newtoniano o, meglio ancora, neo-aristotelico: il Fisico Teorico.
Tantomeno dunque costui era sensibile a finezze sperimentali quali la distinzione METODOLOGICA tra C0 e CM.
Così tornando al nostro treno, se nella teoria di Maxwell, si avrebbe delta T 1 = L/(C0-v); delta T 2 = L/(C0+v) così che: delta T = delta T 1 + delta T 2 = 2L/C0(1-beta al quadrato); ove beta = v/C0 mentre: delta T = 2L/CM così che: CM = C0(1- beta al quadrato); per Einstain C è C, ed egli legge: C= C(1- beta al quadrato). il guaio è che i fisici suoi contemporanei hanno, come suol dirsi, perso il palato, e anch'essi, costernati leggono:
C= C (1- beta al quadrato)
Paradossale!!! Paradosso!!!
Ma il pesciolino Albert non si lascia scoraggiare: la soluzione è semplice, poichè chiodo scaccia chiodo, per scacciare un paradosso bastava trovarne un altro ancora più grosso. Ora: se C + v = C e C - v = C così che risulta C al quadrato - v al quadrato = C al quadrato, perchè stupirsi? Dio, nella sua imperscrutabile saggezza, ha semplicemente disposto in modo tale per cui C, che pure è una velocità finita, è alllo stesso tempo una velocità infinita: perciò, la nostra Teoria (della Relatività) la velocità della luce ha fisicamente il ruolo di una velocità infinita. Non insegnano le MATEMATICHE CHE: infinito + v = infinito; infinito - v = infinito? Dunque, a maggior ragione, infinito al quadrato - v al quadrato = infinito al quadrato, e CM = C0.
Una velocità finita è infinita
I pesciolini sono annichiliti. Alcuni si ostinano a non capire. Capiranno, e se non capiranno, gliela faremo capire.
La relatività è fatta.
Vortex ha scritto:
Citazione:
Io non sono uno storico, visto che gli articoli degli scienziati sono scritti rispecchiando la cultura del tempo: prova a leggere gli articoli originali di Einstein e vedi se non sono "strani"... ammetto che Tesla è studiato poco, ma evidentemente era troppo criptico da capire; aggiungici il fatto che si parla di brevetti e non di leggi fisiche... ci sarà qualche diavolo di principio dietro le sue macchine o funzionano per fede (funzionano?)
Primo appunto: anche se ti dicessi che le equazioni di Whittaker sono sbagliate tu saresti capace di contraddirmi? non capisco cosa ti convince di queste teorie se non le capisci....
Secondo appunto: ma le onde longitudinali le capti solo con un insieme di apparecchiature montate ad hoc oppure anche una singola carica può sentirle? e la forza che espressione ha?
Gentile Packz, a volte bisognerebbe essere un po storici e un po critici, ma soprattutto bisognerebbe dubitare anche di molte cose che ci vengono ormai propinate da quasi (anzi senza il quasi) 100 anni, mi piacciono molto i tuoi interventi, ma a mio modesto modo di vedere, mancano di una seria criticità soprattutto nell'analisi storica, non degli eventi ma delle dimostrazioni di molte....molte teorie....
Hai ragione quando (forse con fare minaccioso dici che non puoi scrivere in mathML e quindi non puoi riportare qualche bella formula, o è solo una scusa?
Se qualcosa vuoi riportare o dimostrare con un piccolo sforzo magari ci riesci....
Proviamoci assieme, magari qualche semplice e logica formulina ci viene fuori:
1856
I fisici dell'epoca immaginano che le forze elettriche e magnetiche si propaghino da un corpo all'altro attraverso un mezzo denominato ETERE.
Le due proprietà fisiche dell'Etere sono:
elasticità (epsilon zero) e densità (mu zero) sono definite (a partire dalla legge di Coulomb) e misurabili.
In seguito Epsilon zero verrà denominata: pemittività elettrica del vuoto e Mu zero: permeabilità magnetica del vuoto.
Weber osserva che l'inverso della radice quadrata del loro prodotto, ha le dimensioni di una velocità (metri al secondo). Weber si associa ad un fisico sperimentale Kohlrausch, ed insieme effettuano la prima misura di questa grandezza che da ora in poi chiameremo C0 (Ci zero = 1/ radice quadrata di epsilon zero x mu zero).
Il risultato della misura è : C0 = 310.000 Km/s.
1864
Maxwell, con le sue equazioni che riassumevano tutte le leggi conosciute sull'elettricità e il magnetismo è in grado di dedurre l'esistenza di onde elettromagnetiche che si propagano con velocità C0 = 1/ radice quadrata di epsilon zero x mu zero.
Queste onde elettromagnetiche sono descritte matematicamente da un'equazione, che si chiama equazione d'onda, nella quale, oltre alle due proprietà dell'etere epislon zero e mu zero, compare un'altra proprietà: sigma zero definita: conducibilità elettrica dell'etere.
Maxwell nota che il valore di C0 misurato da Weber e Kohlrausch, è dello stesso ordine di grandezza di quello della velocità della luce. Già misurata da altri sperimentatori (Frizeau, Foucault etc...) dividendo la lunghezza 2L di un percorso di andata e ritorno della luce tra due punti per il tempo delta T impiegato (dalla luce) a percorrerlo. Chiameremo questa misura:misura cinematica della velocità della luce. Chiameremo la velocità 2L/delta T velocità cinematica della luce e indicheremo con CM (CM = 2L/delta T; velocità cinematica = spazio diviso tempo).
Maxwell avanza una ardita ipotesi: la luce è un'onda elettromagnetica
La sua equazione d'onda è matematicamente un po complicata per via del termine che contiene sigma zero e che rappresenta la dispersione dell'energia dell'onda elettromagnetica dovuta alla resistenza opposta dall'etere alla propagazione dell'onda elettromagnetica. Egli osserva tuttavia che l'etere trasmette la luce a grandissime distanze (distanze stellari, ai suoi tempi le galassie non c'erano ancora senza apprezzabili perdite di energia per dispersione. Di conseguenza il termine di smorzamento (quello che contiene appunto sigma zero) può essere trascurato nella trattazione di tutti gli esperimenti di laboratorio senza pregiudicare i risultati sperimentali. L'equazione d'onda senza il termine di smorzamento (senza il pezzo di equazione che contiene sigma zero) consente una trattazione matematica molto semplificata dei problemi sperimentali: più rispondente dunque alle esigenze di una teoria che sta muovendo i suoi primi passi.
1864-1889
In questi anni le misure della costante di Maxwell: C0 = 1/ radice quadrata di epsilon zero x mu zero assumono un ruolo centrale nelle attività di ricerca sull'elettromagnetesmo, e sono ripetute più volte da numerosi sperimentatori. Chiameremo queste misure: misure elettromagnetiche della velocità della luce e la costante di Maxwell: velocità elettromagnetica della luce.
1887
Michelson progetta un esperimento volto a mettere in evidenza gli effetti della velocità orbitale della Terra nell'etere, supposto immobile (cioè non trascinato dal moto della Terra) sulla velocità della luce. Voleva quindi misurare la cosidetta velocità assoluta della Terra nell'etere immobile mediante esperimenti ottici (elettromagnetici).
Michelson era un guardiamarina divenuto fisico, aveva un grande talento sperimentale ma scarse capacità analitiche. E' come si suol dirsi, un po debole in matematica. Così la shematizzazione e la conseguente analisi matematica che egli fa del suo esperimento è alquanto grossolana. E' su questa base tuttavia che insieme al chimico E.W.Morley, realizza il suo famoso esperimento:due raggi di luce nascono in uno stesso punto. Percorrono traiettorie perpendicolari una al'altra. Tornano al punto di partenza dove sovrapponendosi, danno origine ad un fenomeno detto "interferenza", che si manifesta con la comparsa di righe chiare e scure sullo schermo di uno strumento che si chiama interferometro. Michelson si aspettava che, ruotando il suo interferometro, le righe chiare e scure dovessero spostarsi. Dall'entità di questo spostamento, secondo la sua teoria, egli avrebbe potuto essere in grado di risalire alla velocità assoluta della Terra. In pratica lo sopstamento delle righe avrebbe dovuto essere proporzionale alla velocità della Terra.
Senonchè dovette constatare che le righe non si spostavano afatto. Questo risultato negativo conteneva una incredibile quiantità di informazioni (come vedremo e leggeremo alla fine).
Egli fu incapace tuttavia di spiegare il perchè di questo risultato negativo. E in questa misura, considerò il suo esperimento un esperimento fallito.
1890
Hertz produce in laboratorio onde elettromagnetiche diverse dalla luce visibile che saranno chiamate "ONDE HERTZIANE" o più comunemente onde radio (che appunto non si vedono).
1900
... dici che non puoi scrivere in mathML e quindi non puoi riportare qualche bella formula ...
Così tornando al nostro treno, se nella teoria di Maxwell, si avrebbe delta T 1 = L/(C0-v); delta T 2 = L/(C0+v) così che: delta T = delta T 1 + delta T 2 = 2L/C0(1-beta al quadrato); ove beta = v/C0 mentre: delta T = 2L/CM così che: CM = C0(1- beta al quadrato); per Einstain C è C, ed egli legge: C= C(1- beta al quadrato). il guaio è che i fisici suoi contemporanei hanno, come suol dirsi, perso il palato, e anch'essi, costernati leggono:
C= C (1- beta al quadrato)
packz ha scritto:
Senti Vortex, quella merda che hai scritto non vale niente
Citazione:
costernati leggono:
C= C (1- beta al quadrato)
Grazie per lo sforzo ma non mi sembra il caso di sbattersi così tanto per loro: appena riesco faccio uno script che crei il MathML a partire dal codice TeX in Php e lo metterò nella mia home page (a livello prestazionale/impegnativo creare il codice TeX, fare le immagini, convertirle-hostarle è uno sbattimento troppo eccessivo).
caracolla ha scritto:
Fallita dimostrazione di Orbo il 5 Luglio:
caracolla ha scritto:
Fallita dimostrazione di Orbo
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Nikola Tesla 1932 La Sorgente Eterna dell\'Energia dell\'Universo, Origine e Intensità dei Raggi Cosmici.pdf | 24.83 KB | 7548 |
Sulla questione "copia dei files" invece, bè, va detto che McKinnon usava un 56k (ebben si), e che se anche i computer militari avevano tale collegamento stavan messi male... :D
Dusty ha scritto:
Citazione:Sulla questione "copia dei files" invece, bè, va detto che McKinnon usava un 56k (ebben si), e che se anche i computer militari avevano tale collegamento stavan messi male... :D
Ciao Tekno,
non sarebbe stato necessario scaricare nulla, sarebbe stato sufficiente salvare qualche screenshot del suo monitor con qualunque programmino adatto all'uso che conoscono anche i bambini (e, quindi, si suppone anche un hacker del calibro di McKinnon...).
Tale operazione non avrebbe rallentato nessun collegamento e ci avrebbe potuto mostrare esattamente le stesse cose che ha visto lui.
Ma non è stato fatto, per cui... permettimi quantomeno di dubitare (fortemente) su tutto quello che ha detto
Wintermute ha scritto:
peraltro mi chiedo: come fa ad essere così sicuro di quello che ha visto?
Dusty ha scritto:
e se fossero semplicemente riusciti a rendere pratica e sicura la fusione a freddo?
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