all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  pietroanco il 12/6/2009 13:46:55
all'indomani del voto alla Camera
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All'indomani del voto della Camera che ha approvato senza discutere e senza emendare il decreto governativo detto delle intercettazioni ma che riguarda la limitazione della libertà di stampa v ittima
di pesanti sanzioni per gli editori ed i giornalisti mi aspettano (illuso!) che l'informazione
radio televisiva desse conto di ciò che è realmente accaduto.

Stamane Corradino Mineo leggeva e commentava i giornali a RaiNew 24 per circa quaranta minuti, fino alle 7,30.
Ebbene per una buona mezzora ha ignorato del tutto la notizia e quando ne ha parlato lo ha fatto molto di malavoglia e citando con sottolineature i commenti dei favorevoli alle legge molto di più delle opposizioni.

Comunque se ne è occupato soltanto per pochi secondi ed ha mostrato la pila dei giornali in modo da fare quasi scomparire la notizia.

Grande importanza hanno per quanti "leggono" i giornali alla TV o alla Radio due testate: Libero di Feltri ed il Giornale di Berlusconi. Vengono citati quali parametri della confezione delle notizie. Ieri questo ruolo di capofila era dato al "Foglio" che continua ancora ad essere citato quale autorevole opinion leader ma pare che Feltri sia diventato assai più importante di Ferrara. C'è insomma una accelerazione nella campagna di imbarbarimento e di involgarimento della informazione.
Si è molto chiacchierato stamane di Gheddafi, della Libia, di quanto l'Italia dei "diritti civili"guardi di malocchio al "bizzarro! dittatore.
Naturalmente nessuno dei giornalisti che ho sentito ha parlato delle atrocità commesse dall'Italia prefascista e fascista in Libia, atrocità che il nazismo ha poi copiato ed applicato alle sue vittime.
Il famoso editorialista del Corriere della Sera Sergio Romano ha ritenuto di dover sottolineare quanto di "buono" abbiamo fatto in Libia oltre ai massacri e si nota una insofferenza diffusa verso ogni critica ai crimini del colonialismo.
Non vengono risparmiate ingiurie al "dittatore" Gheddafi ma non si dice mai una parola di biasimo per le agghiaccianti dittature di tanti paesi alleati dell'occidente come l'Egitto e sulla prigionia della popolazione palestinese chiusa in gabbia a Gaza dal superalleato Israele e lasciata morire di stenti. Ma tanti cosa sono i palestinesi? Che cosa contano difronte ad un israeliano o ad un europeo (specie se dell'Ovest ed anglosassone?)

Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  PikeBishop il 12/6/2009 14:32:10
Citazione:
all'indomani del voto alla Camera

Perche', dovevano prendersi una settimana di ferie?

Citazione:
voto della Camera che ha approvato senza discutere e senza emendare il decreto governativo detto delle intercettazioni

Il Parlamento e' la libera espressione della Sovranita' Popolare e lo Stato siamo noi. Se passano leggi e' perche' il popolo sovrano, nella sua lungimiranza, ha disposto che i suoi rappresentanti avessero liberta' di intervenire o non intervenire e di votare secondo coscienza. Pietro Ancona si rivela per quello che e': Antidemocratico e Fascista!!!!!!

Citazione:
Stamane Corradino Mineo leggeva e commentava i giornali a RaiNew 24 per circa quaranta minuti

Chi sta a sentire per 40 minuti Corradino (piccolo Corrado, tesoro della mamma) Mineo che legge e commenta i giornali di regime dovrebbe essere ficcato a forza dalla neurodeliri in una cella imbottita.

Citazione:
pare che Feltri sia diventato assai più importante di Ferrara.

Come fanno gli scarafoni ad essere piu' o meno importanti degli stercorari????

Citazione:
C'è insomma una accelerazione nella campagna di imbarbarimento e di involgarimento della informazione.

Pietro Ancona si rivela cosi' un fan di Ferrara: non capisce cosa Ferrara scriva, ma era membro del Partito Comunista (compagno tu lavori io magno) e Fassino diceva che era intelligente, percio' DEVE essere meno barbaro di Feltri. O no?

Citazione:
Naturalmente nessuno dei giornalisti che ho sentito ha parlato delle atrocità commesse dall'Italia prefascista e fascista in Libia, atrocità che il nazismo ha poi copiato ed applicato alle sue vittime.

Non ne ho mai sentito parlare da nessuno, in Italia, prima che qualcuno parlasse male di Gheddafi, un qualcuno che non deve esprimere opinioni.
I nazisti non hanno imparato dagli Italiani: ambedue avevano un esempio grandioso nell'Unione Sovietica. I Russi arrivano prima in tutto e Popov ha inventato il telefono, non lo sapevate (mica quel fascista di Meucci)?

Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  ahmbar il 12/6/2009 14:35:58
Pietro, scusami ma stai davvero esagerando

hai aperto una 15 di discussioni in 10 gg, e sei intervenuto si e no una decina di volte, quasi sempre per commentare insulti e mai per approfondire quanto da te postato, mai per commentare le (pochissime) risposte che hai ricevuto

Forse la cosa non ti e' chiara, ma lo scopo di aprire una discussione e' "scoprire" una notizia, pubblicarla con i tuoi commenti e vedere se tramite altri utenti puoi approfondire la tua conoscenza dell'argomento (ammesso che ti interessi) e ragionarci sopra

Ma tu non fai niente di questo, scrivi continuamente nuovi articoli, esponendo ed obbligando chi legge a perdere tempo almeno per aprire il thread e vedere cosa c'e' scritto, di fatto togliendolo ad altre cose quasi sempre piu' interessanti delle tue elucubrazioni senza confronto che ci "obblighi" a leggere


Non mi piace offendere, non lo faccio (quasi) mai con nessuno, ma se non la smetti di prendere Luogocomune come una bacheca per te faro' piu' di una eccezione
Per favore, cambia registro e cerca di comprendere lo scopo di questo sito

Ciao

Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  sitchinite il 13/6/2009 2:12:33
Citazione:

pietroanco ha scritto:

All'indomani del voto della Camera che ha approvato senza discutere e senza emendare il decreto governativo detto delle intercettazioni



succede questo:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200706articoli/22562girata.asp


Protestano, intanto i Ds. Il senatore Guido Calvi denuncia: «A Milano il Tribunale si è trasformato in una sorta di circo mediatico illegale nel quale il nostro sistema di garanzie è stato travolto da una farsa indecorosa».


e questo:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200706articoli/22512girata.asp


A meno che non siano dotati di prodigiose doti mnemoniche, gli avvocati che da lunedì avranno voglia di curiosare tra le 73 intercettazioni telefoniche dei sei parlamentari (i Ds Fassino, D’Alema, Latorre e i forzisti Grillo, Comincioli e Cicu) captati nell’inchiesta Antonveneta-Unipol, avranno ben poco da raccontare ai giornalisti famelici che li aspetteranno fuori dalla porta della cancelleria del gip Clementina Forleo.

Con una nota che molti hanno letto come una retromarcia rispetto alle intenzioni iniziali, il giudice dell’inchiesta ha comunicato infatti ieri ai presidenti delle Camere che le trascrizioni di quelle telefonate, pur non essendo più coperte dal segreto d’indagine, non verranno consegnate ai legali, che potranno soltanto prenderne visione. Tra l’altro: in una stanza apposita della cancelleria vigilata da carabinieri, senza portare con sè cellulari o microlettori scanner o registratori di sorta e solo per tre giorni. Al termine dei quali verrà fissata l’udienza con la quale si deciderà quali telefonate meriteranno di essere inviate alle Camere per ottenere l’autorizzazione alla loro utilizzabilità come atto processuale. Norme rigide e «blindate». D’altronde, scrive il gip nella sua nota alle Camere, trattasi pur sempre di atti giudiziari di cui, di norma, «è vietata la pubblicazione ai sensi dell’articolo 114 c.p.».


Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  Fabyan il 13/6/2009 15:39:26
Utilizzo questo post per non aprirne un altro sull'argomento.
Segnalo questo bel articolo di Alessandro Tauro che entra riassuntivamente nel merito della legge e ne spiega alcuni passaggi importantissimi:

Il 15 giugno del 1993 il Senato della Repubblica modificava la nuova legge sull'immunità parlamentare uscita in prima lettura dalla Camera dei Deputati il luglio precedente.
Nella lettura al Senato la legge, che andava a disintegrare ogni retaggio di quella che era l'allora immunità parlamentare, venne completamente stravolta, reintroducendo tante e tante garanzie parlamentari eliminate dai colleghi deputati. Garanzie che ritroviamo ancora oggi, come l'autorizzazione a procedere per gli arresti e le varie richieste preventive per il controllo di posta, telefonate ed altro ancora.

Nel passaggio al Senato il trittico DC, PSI e PLI propose la reintroduzione (poi approvata) dell'autorizzazione preventiva per l'intercettazione delle telefonate e della corrispondenza.
I contrari? Pds, Rifondazione, La Rete, Verdi e Pri. Lo stranoto storico conclave bolscevico. Ma non solo.

A far compagnia a questi "campioni del giustizialismo" c'erano MSI (poi divenuto AN) e Lega Lombarda (in seguito Lega Nord).

Si trattava non di ridurre o vietare lo strumento delle intercettazioni, ma solo di avvisare preventivamente i deputati sottoposti al provvedimento.
Bossi e Fini non ne volevano sentir parlare.
Speroni, allora capogruppo della Lega Nord, nel motivare il suo voto contro l'avviso preventivo, dichiarava: "Per le perquisizioni domiciliari e le intercettazioni non ci deve essere alcun beneplacito se non si vuole che il provvedimento perda efficacia".

Ora, improvvisamente, non solo è giusto avvisare preventivamente un deputato o un senatore sottoposto ad intercettazione telefonica, ma è ancora più giusto proibire de facto l'utilizzo di questo strumento.

318 sì, 224 no. Questi i numeri utili sull'approvazione del disegno di legge che limita drasticamente l'uso e la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche. Utili perché in essi è racchiusa la scomoda verità dei 21 deputati dell'opposizione favorevoli al provvedimento. Voto favorevole che era legato alla dichiarazione di fiducia al governo. Uno straordinario segnale.

Il segnale è ancora più straordinario se si pensa che poche ore prima i capigruppo Soro (PD), Donadi (IDV) e Vietti (UDC) avevano scritto una lettera congiunta al Presidente Napolitano per segnalare la privazione dei poteri parlamentari attraverso l'uso sistematico della fiducia.

I franchi tiratori dell'opposizione sono ben noti, in ogni caso. E' sufficiente leggere la dichiarazione di Vietti sulla fiducia per capire dove cercarli...
"Porre la fiducia in questo momento è profondamente sbagliato. Il Parlamento viene umiliato per l'ennesima volta e si impedisce a chi non era contrario a modificare l'attuale disciplina sulle intercettazioni, come l'Udc, di dare un contributo".

Enigma risolto. E sono stati sufficienti 2 minuti di ricerca e lettura. E un brevissimo nesso logico con la vicenda dei 3 parlamentari UDC indagati per concorso in corruzione e favoreggiamento ad organizzazione di stampo mafioso: Salvatore Cuffaro, Salvatore Cintola e Saverio Romano.

I punti chiave del provvedimento parlano da soli:

* Divieto di intercettazioni per reati con pene sotto i 5 anni, per i reati con pene al di sopra è necessario possedere "evidenti indizi di colpevolezza". Ovvero ciò che basta per procedere ad un arresto (e probabilmente ad una condanna). Le intercettazioni diventano insomma uno svago di qualche magistrato curioso che non sa come ammazzare il tempo libero.
* Fanno eccezione le intercettazioni per mafia o terrorismo, per cui bastano "sufficienti indizi di reato". Ma come ben sappiamo nella stragrande maggioranza dei casi si finisce per incriminare qualcuno di mafia o terrorismo una volta che li si è intercettati per reati legati a rapina, spaccio di droga, ricettazione, estorsione...
* Le intercettazioni raccolte per il reato A non potranno essere utilizzate per un procedimento relativo al reato B. Quindi se un PM intercetta qualcuno per spaccio, deve sperare che l'ascoltato non sia anche un serial killer, perché se ciò emergesse dalle intercettazioni, non potrebbe fare assolutamente nulla.
* Divieto di pubblicazione dei nomi dei magistrati inquirenti e giudicanti, così come per i PM è vietato il rilascio di dichiarazioni sul procedimento affidatogli. Pena: rimozione e denuncia per "rivelazione del segreto d'ufficio".
* Divieto di pubblicazione delle intercettazioni, anche non segrete, finché non è terminata l'indagine preliminare, che quasi sempre dura qualche anno. Le pene per i giornalisti che non si atterranno al divieto sono: interdizione dall'albo per tre mesi e carcere da 6 mesi a un anno.
Come se questo non fosse sufficiente, è prevista una multa che va da 64.500 a 465.000 euro per gli editori che permettono un tale "affronto alla censura". Un enorme incentivo per i proprietari dei quotidiani a mettere bocca sulle libere scelte editoriali dei giornalisti.
* Limite di intercettabilità di un indagato: 60 giorni di tempo. Allo scadere del sessantesimo giorno l'ascolto terminerà obbligatoriamente. Un espediente per aumentare la suspense nel lavoro del magistrato inquirente.

Ma di chicche ce ne sono tante altre ancora.

E' difficile esprimere un giudizio su un provvedimento simile che non necessiti di parole "scontate" come censura, bavaglio alla libertà di informazione, controllo dall'alto, criminalizzazione di magistrati e giornalisti e regalo per il crimine.
Perché oltre alla censura giornalistica, al bavaglio e alle pene spropositate per le violazioni, qui si parla di un enorme terribile segnale in termini di contrasto alla criminalità. Organizzata o disorganizzata che sia.

Basti pensare agli orrori della clinica Santa Rita di Milano, alle partite truccate di Calciopoli, al terribile caso del sequestro di Abu Omar, le scalate dei furbetti del quartierino, a Vallettopoli, ai reati da puttaniere truffatore contestati al signor Di Savoia (puro fascismo chiamarlo "principe"), all'affare Total, all'indagine Why Not, alle tangenti Inail.
Nulla di tutto questo sarebbe mai e poi mai emerso se questa legge fosse stata in vigore.

E il clou dello stupro della Caffarella. Gli innocenti Loyos e Racz sono stati catturati ed incriminati grazie ai "classici metodi d'indagine" tanto esaltati dal governo. I due veri stupratori sono stati individuati grazie alle intercettazioni. Se non fosse stato per queste, starebbero ancora a piede libero.

Ma questa osservazione pochissimi italiani potranno farla. Gli altri sono già passati ad interessarsi ad un nuovo tormentone. E quando ritornerà la psicosi "rumeni", il tema intercettazioni sarà già passato di moda...

Alessandro Tauro
Fonte: http://alessandrotauro.blogspot.com/
Link: http://alessandrotauro.blogspot.com/2009/06/la-rapida-condanna-morte-del-terzo-e.html

Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  Sandman il 13/6/2009 16:14:02
Per i nostalgici del Ventennio linko questa succosa notizia

Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  ivan il 13/6/2009 20:23:50
All'indomani del voto pare si stia prospettando questo:

Citazione:


Il disegno di legge sulle intercettazioni può far chiudere la Rete. Se questo succederà, la responsabilità di ciò che verrà dopo sarà del Governo e del Parlamento. La Rete è lo strumento, lo spazio, il media che ha permesso a milioni di italiani di credere a un cambiamento democratico. Di illudersi di essere cittadini e non sudditi. Senza la Rete, con le televisioni e gran parte dei giornali in mano allo psiconano e ai suoi amici piduisti e mafiosi questo Paese si avvia verso una dittattura senza controllo e dagli esiti sociali imprevedibili.
I gestori di siti informatici dovranno procedere entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altro genere di contenuto pubblicato. Non dar corso alla richiesta da parte di blogger, gestori di newsgroup, piattaforme di condivisione di contenuti e di chiunque sia definibile "gestore di sito informatico" avrà come conseguenza una sanzione da 15 a 25 milioni di vecchie lire. Si potrà richiedere a questo o a un altro blog, per ogni commento, per ogni video pubblicato su YouTube, per ogni fotografia, una rettifica. Più informazione pubblichi, più rettifiche puoi ricevere e dover pubblicare. Ci potrebbe essere il caso di chi invia un commento con un nickname e poi chieda lui stesso la rettifica.
E' una legge insensata e chi l'ha scritta è un analfabeta di Internet o uno che vuole metterle il bavaglio. I blog di liberi informatori come Martinelli o Byoblu chiuderanno dopo le prime multe e con loro centinaia di altri. Solo per gestire le richieste di rettifica entro 48 ore dovrei assumere 10 persone, e forse non sarebbero sufficienti. In un anno dovrei pagare probabilmente alcuni milioni di euro di multa. Una legge che non esiste neppure in Cina o in Birmania, concepita per fottere la libertà di espressione. Se passa, sarà la morte della blogosfera italiana






link

La fine della libertà su Internet pare stia per arrivare.

Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  alberto78 il 14/6/2009 12:51:26
Citazione:

Sandman ha scritto:
Per i nostalgici del Ventennio linko questa succosa notizia


Tanto succosa da spronare qualcuno a lavorare di domenica...

Re: all'indomani del voto alla Camera

Inviato da  SpikeZ il 14/6/2009 13:53:47
Ma fatemi capire...

Se a qualcuno non garba come viene trattato l'argomento 11/9 in questo sito, può costringere Massimo Mazzucco ad eliminare tutte le voci che riguardano il fatto? Perchè per retifica s'itende questo, no?

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=5070